«La Via del Sentiero»: prime recensioni, tra parole e musica

John Burroughs

John Burroughs si cucina una bistecca.

Segnaliamo qui su Giap tre recensioni de La Via del Sentiero, antologia per camminatori curata da Wu Ming 2, con allegato il CD L’alfabeto delle Orme – reading musicale di alcuni brani del libro, suonati da Frida X e Wu Ming 2.

La prima, firmata da Filo Sottile e pubblicata sul blog di Alpinismo Molotov, si concentra sulla musica (cioè l’aspetto al quale teniamo di più).

«Il distintivo della musica nera è far muovere il culo. A lungo, prima di impossessarsene, le élite bianche hanno giudicato di cattivo gusto l’ancheggiamento. Qui Frida X offre un tappeto funky per far correre sculettanti parole feroci e irridenti. John Burroughs punta il dito ai suoi connazionali americani. “Abbiamo il cuore pesante – dice – siamo camminatori svogliati» e soprattutto «trasformeremmo il pagamento a usura in una legge naturale”.»

Il resto è qui.

John Burroughs sul ghiacciaio Muir

John Burroughs sul ghiacciaio Muir.

La seconda recensione l’ha scritta Luca Gianotti, instancabile animatore di progetti a passo d’uomo, sulla newsletter Il Cammino, che cura ormai da quindici anni.

«…non possiamo non parlare dei Frida X, gruppo che vive nell’ombra underground bolognese, e che da anni ha maturato grande esperienza nell’accompagnare scrittori nei loro reading creativi. Fantastici. Sanno essere delicati, non sono primedonne, la musica non vuole toglier spazio al parlato, ma ci sono, e danno al CD la qualità di un oggetto artistico.»

Continua su Il Cammino n.125 – 14 maggio 2015 – Anno XV

Infine, su Tuttolibri di sabato 27 maggio, il pezzo è di Mario Baudino:

«Il curatore italiano tende a distinguere le forme storiche dell’andare a zonzo: solo col Novecento, infatti, si afferma in modo definitivo il camminare come svago condivisibile. Prima c’era una distinzione di classe, in sostanza fra ricchi e poveri, accettati gli uni come eccentrici o magari pensatori, guardati con sospetto gli altri in quanto vagabondi, accattoni, fuggiaschi, insomma tipi sospetti. Tutti i testimoni qui convocati appartengono necessariamente alla prima categoria, anche se le pagine del David Copperfield, per esempio, ci raccontano la faticosa camminata di un reietto.»

Il resto è qui.

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