Gli uomini pesce, speciale n.5 | Sogni misteriosi ed ex libris, fantasie virili, Igor il russo, l’Homo saurus e altre storie

I due ex libris de Gli uomini pesce

Il duplice ex libris. Dettaglio di una foto di Grazia Perrone, che ringraziamo.

Si moltiplicano gli avvistamenti di uomini pesce, creature di fiume che appaiono su e giù per la Penisola. A primavera toccherà anche alle isole: Elba, Sardegna e, benché non abbia corsi d’acqua, Ventotene.

Siamo a poco più di 1/3 del tour: quaranta date all’attivo, domani ad Aulla la quarantunesima, altre sessantanove lungo la strada. Ricordiamo che gli ultimi appuntamenti di febbraio sono nel calendario qui. Quelli di marzo-aprile li pubblicheremo nei prossimi giorni.

Gli uomini pesce è uscito da quattro mesi e continuano ad arrivare recensioni, interviste, spin-off e contributi vari. Tanto che si è reso necessario un nuovo speciale. Ma prima di aggiornarvi sullo stato del dibattito intorno al libro, crediamo utile mettere in fila alcuni promemoria e consigli per chi sta organizzando le presentazioni. Prosegui la lettura ›

«Fiume o morte!» Nello straordinario film di Igor Bezinović, il racconto decolonizzante di una città aggredita

La locandina di Fiume o morte!

La locandina del film. Il trailer è qui.

[WM: Fiume o morte! di Igor Bezinović, fresco vincitore del Festival di Rotterdam, è un’opera extra-ordinaria sotto ogni aspetto. Il film ricostruisce la cosiddetta «Impresa di Fiume» del 1919-1920 da una prospettiva finalmente non italocentrica, mettendo in atto a sorpresa il «talking back» della letteratura anticoloniale e decoloniale: il rovesciamento del punto di vista, la contronarrazione, qui affidata alle memorie – familiari, d’archivio, urbanistiche, architettoniche – della città stessa, la Fiume/Rijeka che allora fu invasa.
Gabriele D’Annunzio e i suoi legionari agirono in avanscoperta, da punte di lancia dell’imperialismo italiano nei Balcani. Il blitz intendeva rimediare alla cosiddetta «vittoria mutilata» nella prima guerra mondiale. «Mutilata», perché alle trattative di Parigi il Regno d’Italia non era riuscito a prendersi tutte le terre ex-austroungariche a cui puntava. Mancavano all’appello Fiume e il Quarnaro (o Carnaro, come un tempo si diceva), nonché la tanto agognata Dalmazia.
A partire dagli anni Novanta è stato in voga rivalutare “da sinistra” o in senso “libertario” l’occupazione di Fiume. Di tali letture, nella puntuale recensione che oggi pubblichiamo, il gruppo di lavoro Nicoletta Bourbaki rileva l’infondatezza e l’angusto italocentrismo. L’ignoranza delle fonti non italiane è tutt’uno con l’indifferenza per gli abitanti di Fiume/Rijeka di lingua croata, ungherese, tedesca, ma anche italofoni contrari all’annessione. Non viene proprio alla mente, soggettività escluse a priori, tacitamente dichiarate inesistenti. Quel che provarono e subirono non ha importanza.
A essere rimosso dal quadro è l’aspetto imperialista e soprattutto razzista di quell’invasione. Per fare un solo esempio, ecco come si esprimeva D’Annunzio nella Lettera ai Dalmati, 1919:
«Il croato lurido s’arrampicò su per le bugne del muro veneto, come una scimmia in furia, e con un ferraccio scarpellò il Leone alato […]. Quell’accozzaglia di Schiavi meridionali che sotto la maschera della giovine libertà e sotto un nome bastardo mal nasconde il vecchio ceffo odioso…»
Contro gli odiati «s’ciavi» i legionari di D’Annunzio compirono aggressioni squadristiche e veri e propri raid, come quello contro il villaggio di Baška, sull’isola di Veglia/Krk.
Quando, tra grandi sospiri di sollievo dei fiumani, i legionari dovettero levare le tende, Fiume/Rijeka divenne una città-stato autonoma, ma durò poco. La fuga in avanti di D’Annunzio aveva anticipato le ulteriori espansioni a est dell’imperialismo italiano: nel marzo 1922 un colpo di stato di ispirazione fascista rovesciò la giunta autonomista di Riccardo Zanella e nel gennaio 1924 Fiume/Rijeka fu annessa all’Italia. Quanto alla Dalmazia, fu presa nel 1941, con l’invasione nazifascista della Jugoslavia. Che D’Annunzio, morto nel 1938, non poté vedere. Fece però in tempo a celebrare come coerente prosecuzione della sua «impresa» – e aveva ragione – l’invasione fascista dell’Etiopia.
Fiume o morte! talks back, ci rimpalla il discorso. Lo fa da Oltreadriatico e da angolature inattese, squadernando stereotipi e, soprattutto, lo fa collettivamente. L’effetto è vivificante.
In occasione dell’arrivo – ormai imminente – del film in diverse città italiane, la Federazione delle Resistenze sta organizzando iniziative e dibattiti. Consigliamo di tenere d’occhio il sito e/o il canale Telegram.
Buona lettura, buona visione, buoni incontri.]

di Nicoletta Bourbaki *

Il regista fiumano croato Igor Bezinović racconta che il suo film di imminente uscita intitolato Fiume o morte! documenta la prima volta in cui un saluto romano venne ripreso e impresso su pellicola. Era il settembre 1919, la scena si svolgeva nella città di Fiume/Rijeka e a tendere di fronte alla cinepresa il braccio destro nel saluto che appena tre anni dopo sarebbe diventato il marchio distintivo del fascismo italiano, e poi anche del nazismo tedesco, era il poeta e drammaturgo italiano Gabriele D’Annunzio. Prosegui la lettura ›

«La valle ferita». Un documentario sul torrente Enza, l’acqua, la crisi climatica, gli ecosistemi.

Clicca sull’immagine per vedere il trailer del documentario

Succede in Emilia-Romagna. Succede nella regione italiana più colpita dalla crisi climatica. Quella delle alluvioni, delle frane, della siccità. Al secondo posto dopo il Veneto per l’incremento del consumo di suolo nel 2024. Succede che venga rispolverato il progetto di un grande bacino artificiale nell’Alta Val d’Enza, tra le province di Parma e Reggio Emilia, con l’obiettivo di regolare il flusso d’acqua del torrente, distruggendo il suo ecosistema.

Nel tardo autunno del 2023, Wu Ming 2 ha risposto alla chiamata dell’Università Verde di Reggio Emilia e delle associazioni ambientaliste del territorio, desiderose di suscitare quantomeno un dibattito su un’opera così impattante e anacronistica. Fin dai primi incontri è nata l’idea di realizzare un documentario, con il regista Alessandro Scillitani, da finanziare attraverso un crowdunding. Intanto, partivano i primi sopralluoghi, le prime riprese e i primi abbozzi di testo, grazie alla collaborazione scientifica di Daniele Bigi e Duilio Cangiari. Nonostante sia difficile avere dubbi sull’insensatezza della diga, si è cercato il più possibile di suscitare interrogativi, perché le proiezioni diventino un’occasione per discutere, non solo della Val d’Enza, ma più in generale di come affrontare il cambiamento del clima, evitando di puntare su “soluzioni” desitinate solo ad aggravarlo: le classiche pezze peggiori del buco.

Qui di seguito, pubblichiamo il testo scritto da Wu Ming 2, la cui lettura è alla base della voce off che accompagna le immagini, insieme a molte interviste sul campo e con persone esperte di clima e territorio.

L’appuntamento per l’anteprima è lunedì 3 febbraio, alle ore 21, al cinema AlCorso di Reggio Emilia, in Corso Garibaldi, 14. Prosegui la lettura ›

Gli uomini pesce, speciale n.4 | Un fall-out di recensioni, interviste, incontri e memorie smosse dal libro

Copertina de Gli uomini pesce con post-it.

Foto di Elena de Concini.

Cominciamo col dire che, se prosegue di questo passo, prima che termini l’inverno Gli uomini pesce andrà alla terza ristampa la terza ristampa è partita oggi, 20 gennaio 2025, dunque ancor prima di quanto si ipotizzava. La tiratura complessiva raggiunge le 30.500 copie. Dopodiché diciamo grazie. Grazie per le risposte, le reazioni, le ripercussioni, le convergenze, gli incontri.

Nessuno ci avrebbe messo la mano sul fuoco. Libro tutt’altro che facile, e il suo essere così padano – per giunta di una padanità marginale, lontana dalle strade più familiari – poteva limitarne la ricezione. A quanto pare il rischio è scongiurato, le risonanze arrivano anche molto lontano.

In questo speciale numero quattro diamo conto di quanto s’è detto del romanzo nelle ultime settimane, o almeno ci proviamo. Buona lettura.

Le recensioni

«Mi è difficile trovare un aggettivo adatto a descrivere Gli uomini pesce, l’ultimo romanzo di Wu Ming 1 uscito per Einaudi da qualche settimana. Ne ho letti tanti su giornali e riviste specializzate – “monumentale”, “maestoso”, “straripante”, “travolgente”, “tentacolare” – e, proprio per questa ragione, mi rendo conto di quanto sia alto il rischio di sembrare stucchevole o ridondante. Preferisco quindi raccontare un aneddoto.»

Comincia così la recensione uscita su Doppiozero a firma dello storico Pasquale Palmieri. Prosegui la lettura ›

Calendario generale di Wu Ming, gennaio-febbraio 2025 + una nota sul tour de «Gli uomini pesce»

In realtà prendiamo quasi sempre il treno.

Da giovedì 2 a lunedì 6 gennaio
ROMA
Se dico circo. Gran gala internazionale di circo contemporaneo
con testi di Wu Ming 2
h.21, Auditorium Parco della Musica «Ennio Morricone»
via de Coubertin 30.
Info e biglietti qui.

Giovedì 2 gennaio
BOLOGNA
Si aprono le iscrizioni al 12° laboratorio di scrittura collettiva meticcia
dell’Università di Bologna, condotto da Wu Ming 2.
Gratuito, aperto a tutti e tutte. Le informazioni e il modulo sono qui.

Giovedì 9 gennaio
VERONA
Presentazione del romanzo Gli uomini pesce
Wu Ming 1 in dialogo con Beppe Muraro
h.21, La Sobilla
Salita Santo Sepolcro, 6/b
A cura della Biblioteca Giovanni Domaschi
in collaborazione con la libreria Gulliver.

Venerdì 10 gennaio
MANTOVA
Presentazione del romanzo Gli uomini pesce
con letture di Marco Manfredi.
h. 18, Arci TE Brunetti
Via Gian Battista Visi 5
A cura di Spazio sociale La Boje.
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Gli uomini pesce, speciale n.3. Recensioni, interviste, mappe, playlist e i luoghi del tour 2025

Ex libris de Gli uomini pesce

L’ex libris usato per firmare Gli uomini pesce e, prima ancora, l’opuscolo Tornare nel Delta al tempo della crisi climatica. Immagine realizzata da Cassandra Fontana, ispirata allo stemma del non più esistente comune di Formignana (FE).

È tempo di un nuovo speciale dedicato a Gli uomini pesce. Il terzo ad apparire su Giap, il quarto considerando quello sul sito di Giulio Einaudi Editore, che include una mappa di (alcuni) luoghi letterari e, come già per Ufo 78, una playlist ispirata al romanzo.

Cominciamo dal tour. Stasera, 13 dicembre, saremo a Pisogne, Valcamonica. Sarà la diciannovesima presentazione. I dettagli, insieme a quelli delle ultime date del 2024, sono qui.

Per quanto riguarda il 2025, tra gli appuntamenti fissati e quelli “orbitanti” – nel senso che c’è il contatto, ma la data è in attesa di conferma – siamo a settantaquattro settantasei. Infatti stiamo già fermando date a settembre. Tra le presentazioni già fatte e quelle a venire siamo ormai vicinissimi a quota cento e tra poco chiuderemo il calendario. Chi vuole organizzare qualcosa si muova subito, c’è ancora un po’ di spazio da fine settembre a metà ottobre. Prosegui la lettura ›

No Passante e parco Don Bosco: a Bologna il dissenso costa.


Tra aprile e luglio dello scorso anno, il Ministero dell’Ambiente metteva insieme le scartoffie per prorogare fino al 2029 il decreto di compatibilità ambientale del Passante di Bologna: diciotto corsie di autostrada urbana nella periferia nord del capoluogo emiliano, a circa tre chilometri dal centro città.

In quello stesso periodo, a maggio, l’Emilia-Romagna si trovava coinvolta in una drammatica alluvione, con lo straripamento di ventitré corsi d’acqua, più di 250 frane, diciassette vittime umane e danni per oltre dieci miliardi di euro.

Nel frattempo, al Tribunale Amministrativo di quella stessa Regione, pendeva il ricorso dell’associazione AMO Bologna contro il decreto favorevole al Passante (del 2018) e soprattutto contro la sua proroga, in fase di approvazione. Troppi elementi erano cambiati in cinque anni e le analisi di Autostrade per l’Italia non ne tenevano conto. Basti pensare che nel chiedere la proroga, – con una relazione di quaranta paginette, – il responsabile del procedimento, Fabio Visintin, presentava i dati sulla qualità dell’aria del 2020, l’anno del confinamento per la pandemia! Prosegui la lettura ›