Pubblicato il 17.05.2011 Wu Ming

Wu Ming Nabat Ensemble, «Live at Bartleby’s!» – #AaAM

« ‘STI FREGNONI CE DEVONO DA’ ‘N SACCO DE SORDI!!! »

Wu Ming 2 – Vocals
Yu Guerra (Nabat) – Guitars
Wu Ming 5 – Guitars
Riccardo (Nabat) – Guitars
N.B. Gli ultimi due, da più di undici anni, occupano la stessa massa corporea.

Registrato al Bartleby, Bologna, il 15 maggio 2011.

Registrazione e produzione: Yu Guerra & Wu Ming 1

1. CHI È SOLO NON USCIRÀ DAL DESERTO – 11:19
1. CHI È SOLO NON USCIRÀ DAL DESERTO – 11′ 19″
(Introduzione parlata di Wu Ming 4)

2. COME IL GUANO SUI MACCHERONI – 17:03
2. COME IL GUANO SUI MACCHERONI – 17′ 03″
Storia di una mansarda bolognese “finemente ristrutturata”.

3. BENVENUTI A ‘STI FROCIONI 3 – 15:11
3. BENVENUTI A ‘STI FROCIONI 3 – 15’ 11″
Er boschetto.. Li regazzini…

4. BOLOGNA SOCIAL ENCLAVE – 27:10
4. BOLOGNA SOCIAL ENCLAVE – 27′ 10″
Una sera di maggio, dieci anni fa.

Racconti tratti da:
Wu Ming, Anatra all’arancia meccanica, Einaudi, Torino 2011.

RESPECT IS DUE TO:

YUGUERRA! (SITO UFFICIALE)

NABAT (SU MY SPACE)

BARTLEBY (SITO UFFICIALE)

WILLIE SINDACO (GRAZIE PER IL TENTATIVO!)

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12 commenti su “Wu Ming Nabat Ensemble, «Live at Bartleby’s!» – #AaAM”

LauraCip says:
17/05/2011 alle 11:37 pm
naaaah, la registrazione non rende per niente le risate del pubblico…ce stavamo a sbraca’! :)
grazie ragazzi, grande serata
sweepsy says:
18/05/2011 alle 12:49 am
Mi sono rotolata! Grazie…
jumpinshark says:
19/05/2011 alle 1:02 pm
Molto bello! Ma una domanda sorge spontanea: i bini Riccardo e Wu Ming 5 devono quindi suonare una double neck, tipo la Gibson EDS-1275 di Jimmy Page, o, se questa soluzione viene scartata perché tira troppo al guitar hero, come fanno?
Wu Ming 1 says:
19/05/2011 alle 1:05 pm
Ma se stanno in due nello stesso corpo, non hanno mica quattro mani! :-)
jumpinshark says:
19/05/2011 alle 1:19 pm
ah giusto! Mi ha tratto in inganno la copertina di Free Karma Food:)
Pappocicc says:
23/05/2011 alle 1:18 am
Molto bello
Wu Ming 1 says:
23/05/2011 alle 4:26 pm
@LauraCip
guarda che nelle cuffiette le risate risultano squarcianti! :-D
LauraCip says:
24/05/2011 alle 3:00 pm
@WM1
ma scherzavo :)
non è che per caso qualche simpatico guascone dell’ufficio stampa di striscia la notizia si mette a lurkare anche da queste parti? No, è solo che magari si fa un’idea di cosa può essere la satira, sai quella con gli scoppi di risa non registrati…
Wu Ming 1 says:
24/05/2011 alle 3:02 pm
Sì, secondo me lurkano. Ci studiano, in attesa di decidere se (e capire come) romper le balle anche a noi :-D
Yu Guerra says:
27/05/2011 alle 6:56 pm
Secondo me, duri!
Wu Ming Nabat Ensemble, Live at Bartleby’s! – Audio says:
31/05/2011 alle 12:32 am
[…] link all’articolo: http://www.wumingfoundation.com/giap/?p=4152#more-4152 […]
NABAT-JOUR! Una luce punk nella notte pre-referendum | Giap, la stanza dei bottoni di Wu Ming says:
09/06/2011 alle 7:43 pm
[…] Nella Bassa Bolognese. Una due-giorni di mitopoiesi, zanzare, punk-rock e smatafloni (con guantoni e arbitro, ovviamente!). Se sei in zona […]

Gli uomini pesce. In libreria dal 15 ottobre 2024.

Calendario delle presentazioni.

«Il plot è straripante: fascismo, crisi climatica, pandemia […] Una vera passione per i documenti, veri e falsi, marchio di fabbrica dell’autore laureato in storia. Tre piani temporali: la Seconda guerra mondiale, gli anni Sessanta, la torrida estate del 2022 […] Un congegno intricatissimo ma perfetto»
(Raffaella De Santis, La Repubblica)

«Un intreccio che tiene insieme ciò che solo apparentemente è distante: la lotta partigiana e gli alieni, Lovecraft e Wikipedia, la musica concreta e la cronaca spicciola […] Si può pensare che la meraviglia della letteratura coincida con la meraviglia dell’impegno […] La gioia dell’arte e l’impegno nel mondo».
(Carmine Saviano, Il Venerdì di Repubblica)

«Gli uomini pesce è un romanzo travolgente, tentacolare, maestoso come il Po che scorre fra le sue pagine. E ricco di azione e di poesia, di visioni e di politica. Ci ricorda costantemente l’importanza di resistere, oggi come ottanta anni fa, ma ci conduce anche nel brumoso territorio dei sogni. Ai sogni (che generano materia, in senso quasi borgesiano) sono dedicate pagine stupende».
(Nicoletta Verna, La Stampa)

«La cosa preziosa di oggi è quella che ci permette di mettere insieme passato, presente e futuro, ovvero Gli uomini pesce di Wu Ming 1, che […] racconta la storia di ieri (l’eccidio del Castello a Ferrara e la fila di persone che subito dopo corrono a iscriversi al fascismo repubblichino), di oggi (í fiumi in secca, la crisi ambientale, il post-covid). Quanto al futuro: ci ricorda che ne esiste uno, formulando la stessa parola di Dream che [in Sandman] chiude il duello con Lucifero. Hope. Speranza.»
(Loredana Lipperini, rubrica «Cose preziose», L’Espresso)

La vera storia della banda Hood

«Il personaggio di Robin Hood non ha mai portato fortuna agli autori. Compreso gente che ci sapeva fare, non mezzecalzette, per di più assai versati in leggende. Ma se già il Robin dell’Ivanhoe di Walter Scott non è un granché, quello di Dumas è così scadente che viene da chiedersi se il romanzo sia suo. Wu Ming 4 è riuscito dove i suoi maggiori hanno fallito.»
(Daniele Giglioli, La Lettura)

«Un sogno condiviso, un “eroe dai mille volti” non perché la medesima individualità ne assuma via via uno diverso, ma perché essa stessa è un mosaico di soggetti diversi, più un ambiente che un singolo isolato nell’eccezionalità. Una banda di reietti, di respinti e braccati, che trovano scampo e vita nuova al riparo di un mondo altro, quello perenne della natura selvatica e vedono le loro azioni fondersi, sovrapporsi a quelle della fiaba»
(Edoardo Rialti, La Stampa).

«Wu Ming 4 lavora su un meraviglioso quanto efficace contrasto tra quello che è il mondo dei grandi, il mondo della civiltà, della ragione, della legge, della Storia cui contrappone quello della foresta, del mistero, dei bambini, della natura, del selvatico, delle storie [...] A pagine di storia si alternano pagine d'amore, pagine di intrighi e spionaggio, pagine di mitologia e superstizioni, pagine di puro racconto fantastico... [La vera storia della banda Hood] va letto almeno cinque volte per apprezzarlo ben bene».
(Carla Ghisalberti, Lettura candita)

→ Che cos'è la Wu Ming Foundation
(pagina aggiornata al 14/08/2023)

Il nostro indirizzo email è:
wu_ming@wumingfoundation.com

Scusateci fin da ora, non garantiamo di riuscire a leggere – tantomeno a rispondere – in tempi brevi. Il flusso è ingente e noi non abbiamo segretari o «media manager»: facciamo tutto da soli, quando e come possiamo.
Per favore, non mandateci romanzi inediti chiedendoci un parere, prenderli in esame è al di là delle nostre forze e possibilità.

Come Wu Ming non siamo su Facebook, né su X, né su Instagram, né su TikTok, in generale su nessun social network. Se interessa, nel 2019 spiegammo il perché.

N.B. Non siamo nemmeno su alcuna istanza Mastodon, l'esperimento durò solo alcuni mesi, chiudemmo l'account poco tempo dopo il post appena linkato, per la precisione ai primi di giugno del 2020.

Come tenersi aggiornati sulle nostre iniziative, attività, pubblicazioni

Ci sono principalmente due modi.

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Questo blog non è una testata giornalistica: non siamo cronisti, non inseguiamo i lanci d'agenzia, non ci interessa per forza commentare il «tema del giorno» o quello che «fa notizia», non abbiamo né vorremmo mai avere un'opinione su tutto. Siamo scrittori, scriviamo libri e portiamo avanti progetti culturali. Su Giap parliamo del nostro lavoro, di quel che ci riguarda e di quel che ci interessa, quando abbiamo tempo e forza di occuparcene.
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