#OccupyMordor! Video, audio, fotografie e resoconti. #Bologna

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#OccupyMordor, Bologna, 14 aprile 2013. Foto di @akaMartinika.

Domenica scorsa, a Bologna, tra le cinquecento e le seicento persone hanno riempito il piazzale dell’XM24 per assistere al racconto del murale di Blu ormai noto come “Occupy Mordor”. Si tratta di una vera e propria “barricata artistica” a difesa di uno spazio sociale minacciato dalla gentrification del quartiere Bolognina. Dove sedevano tutte quelle persone, il Comune di Bologna vuole realizzare una rotatoria, spianando un terzo del centro sociale.
Blu – che ha affrescato un’intera facciata della Tate Modern di Londra e sull’Observer è stato inserito tra gli autori delle 10 migliori opere d’arte di strada al mondo – ha opposto allo scempio un paradosso, regalando all’XM24 e alla città intera un’opera il cui mero valore economico, con ogni probabilità, supera quello dell’intervento urbanistico. Quanto al valore estetico, politico e storico, è incalcolabile e incommensurabile.
Il racconto di Wu Ming 4 è durato un’ora e un quarto.  Qui sotto trovate una sintesi video di una ventina di minuti e la registrazione audio completa, ascoltabile mentre si esplora il dipinto. Per questi materiali ringraziamo Radio Città del Capo e, soprattutto, i tecnici dell’XM24. A seguire, alcuni link con resoconti della serata, immagini e una breve intervista a WM4.

 Ed ecco l’audio. Consigliamo di ascoltare mentre navigate il murale qui.

Speciale di Radio Città del Capo

Speciale di Radio Città Fujiko con intervista audio a WM4

Galleria fotografica con falce di luna

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20 commenti su “#OccupyMordor! Video, audio, fotografie e resoconti. #Bologna

  1. ed io che con qualche grado di febbre ero dispiaciuto di non essere lì, avete fatto pure il video! Commento ancora prima di vederlo per ringraziarvi, a priori.
    Ora mi ci fiondo ;)

    (che muro comunque, è bellissimo)

  2. […] La sera dopo #OccupyMordor, il sindaco @virginiomerola floppava al quartiere Lame, attirando una cinquantina scarsa di persone, metà delle quali riconducibili all’apparato amministrativo e di partito. Questo in una zona dove il PD ha tre circoli per un numero complessivo di 600 iscritti/e. Il tour cittadino del sindaco e dei suoi assessori in difesa del finanziamento pubblico alle scuole private non sta andando granché bene. […]

  3. Il murale è meraviglioso, sicuramente una tappa obbligata quando mi capiterà di passare a Bologna.
    Grazie per l’audio dell’evento… Che dire?
    Una fantastica narrazione…

  4. Ciao Wuming4
    La tua lettura pubblica del murale di Blu ieri sera a Xm24 è stata interessante, particolareggiata e piena di riferimenti puntuali e approfonditi.
    Hai stupito passando con abilità dalla storia del movimento a quella della Terra di Mezzo, rivelando una profonda conoscenza di entrambe, supportata da una ricerca approfondita. Hai evidenziato con precisione le coppie di opposti che si fronteggiano nel disegno: bici-oil, Willie-Sauron ecc.
    Una di queste coppie è rappresentata dall’urto imminente fra un cocomero e una mortadella, lanciati dalle catapulte delle due opposte fazioni, immagine posta all’incrocio tra la linea dell’orizzonte e l’asse verticale che divide i due eserciti, centro dello scontro, centro della composizione. Poche cose nella battaglia in bianco e nero sono rappresentate a colori, quasi tutte sono verdure.
    In tutto il murale è ribadita la coppia di opposti carne-vegetali. L’esercito di Bologna-Mordor è composto da una nutrita legione di macellai che sfilano coltelli e mannaie alla mano, le sue munizioni sono giganti mortadelle, fruste di salsicce e quarti di bue scaricati da camionette-frigo. L’Esercito dei Popoli Liberi invece combatte armato di frutta e verdura.
    Hai citato molteplici volte questa contrapposizione dandone varie letture, identificando nella mortadella il simbolo della tradizione Bolognese, e nei vegetali-munizioni un riferimento al mercato contadino e alla filiera corta.
    Viene però da pensare che il contrasto descritto vada ben oltre.
    Perchè i macellai combattono al fianco di poliziotti, cloni, ruspe, politicanti e banchieri?
    Perchè Mordor opprime le specie inferiori e le corrompe, sfruttandole e assogettandole ai propri scopi, provocando morte e dolore.
    E’ evidente che la tematica trattata sia quella vegana-antispecista.
    I Popoli Liberi non discriminano e non sfruttano, non imprigionano e non sterminano.
    I Popoli Liberi combattono fermamente l’ideologia del dominio e lottano per la libertà di tutti gli esseri che sappiano apprezzarla.
    I Popoli Liberi credono nella Liberazione di tutti gli animali, umani e non.
    I Popoli Liberi vedono nello sfruttamento animale il germe della guerra di conquista e dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo.
    I Popoli Liberi non si pongono al centro del mondo, non stabiliscono gerarchie fra i generi, le specie e le stirpi e sanno come misoginia, misoteria* e razzismo siano i fondamenti del fascismo.
    Insieme a tutte le tematiche contenute nel disegno anche questa ha un forte spessore, ed è una delle battaglie combattute dal movimento. La questione è stata saltata a piè pari, forse perchè spinosa, forse perchè così scottante da provocare fortissimi contrasti interni, sia in termini colletivi che individuali, forse perché non si vede ciò che non siamo abituati a guardare.
    La mancanza di parole come carnivorismo e sfruttamento animale o di veganesimo e antispecismo è stata assordante per tutt* quell* che affrontano questa tematica nelle sue implicazioni politiche.
    Hai sfiorato molte volte il centro, senza mai chiamarlo per nome.
    E’ ora di affermare senza pudore ad alta voce la tematica antispecista, soprattutto nelle situazioni collettive, di riconoscerla, nel murale e nel mondo.
    Per la liberazione di ogni essere.

    Galadriel

    *misoteria, dal greco miseo, odio/disprezzo e terios, animale

  5. Grazie Galadriel (nome impegnativo :-))
    mi hai chiarito una sensazione che avevo in un angolo della mente e che on riuscivo a focalizzare: che nella fantastica opera di Blu c’era qualcosa che mancava.
    Mancano le donne, l’ho guardato e riguardato, non ne ho trovata manco una! è una bella epica, ma tutta maschile. I popoli liberi sono contro la misoteria ma la guerra la fanno gli uomini. :-)
    Sto giusto leggendo Joyce Lussu. Ecco una citazione, a proposito delle donne e la guerra e il femminismo (erano gli anni 70), che mi pare calzi bene:
    “[…] risulterebbe un quadro della coscienza femminile non molto diverso da quello del passato: le donne si occupano di problemi sessuali e psicologici, gli uomini continuano a gestire i poteri decisionali: gli uomini organizzano i sistemi di produzione e la difesa armata dei loro sistemi. Le donne subiscono senza entrare nel merito”

    • Daniela, hai ragione, le donne non appaiono nell’affresco e quindi nella sua ‘spiegazione’. Non so, immagino ci sia un motivo, banale magari, che non afferro.

    • eh, daniela mi ha battuto sul tempo. Anche io ho notato l’assenza di figure femminili identificabili – sotto i cappucci, si sa, ci può essere chiunque – e l’ho notata anche grazie al fatto che in questi giorni per motivi “professionali” sto rileggendo L’eroe imperfetto.
      Quindi dopo essermi chiesto, le donne dove sono? mi è capitato di chiedermi, e il femminile?
      Lo esplicito, trovo meraviglioso e importante il lavoro di Blu, ma l’assenza del femminile, a mio modo di vedere, pesa.
      Sarebbe importante se imparassimo a rappresentarci nella nostra molteplicità di generi e se ci fregiassimo del blasone verde della dea.
      Grazie a Blu per il murale, a WM4 per il racconto e un sarà dura alle ragazze e ai ragazzi del XM24

  6. …e quella trascurata Luna con la benda da Pirata, messa a lato a osservare il tutto….?Forse mi è sfuggita la spiegazione, ma….se non fosse così, un elemento femminile c’è, eccome…

    • Stefania, è proprio questo il punto! (a parte che non vedo la luna) l’elemento femminile è posto in alto, esterno alla lotta. Parteggia ma non partecipa. Che è precisamente il ruolo che le donne si sono affibbiate e si sono lasciate cucire addosso. La donna a casa ad aspettare il ritorno del guerriero o la dea benevola che gli eserciti invocano. Un mito, non persone in carne ed ossa che vivono sulla propria pelle gli stessi problemi per cui invece i maschi lottano, ed è per questo che sarebbe normale che lottassero (come in realtà fanno) mettendo in gioco i propri corpi. Ma nella rappresentazione, non solo in questa, l’elemento femminile è escluso. Messo lì dove è bene che stia. Sono certa che non è una volontà, è solo un automatismo dell’immaginario. Ma tant’è.

      ps in realtà dall’epica sono anche esclusi i migranti, e forse i motivi inconsci sono abbastanza simili. Persone che hanno bisogno di “cavalieri” che lottino per loro.

    • Dov’è la luna? Che l’unica cosa che vedo assomigliare a un sole o una luna è…l’occhio di Sauron ;-)
      Solo che in mezzo al mare di dettagli mica è facile orientarsi.

      Vero comunque che mentre la parte “cattiva” è connotata decisamente al maschile, dall’altra la caratterizzazione è molto meno spinta.

      • La luna nella foto non si vede perchè è “di taglio”, dipinta su un segnale a forma di disco al termine di una barra di ferro che si protende dal muro. Un disco tipo quelli che fuori dai bar di una volta segnalavano la presenza di un telefono pubblico. E’ all’estrema sinistra del murale, proprio sul bordo del muro. E’ un viso femminile con una benda nera su un occhio, sorride e guarda la scena. Potete vederla, fugacemente, nel video.

        • Grazie, individuato il cartello!
          A questo punto mi sa che devo pianificare un giro a Bologna per andarmi a vedere il dipinto, perché ogni volta che mi passo un pezzo di immagine mi sembra sempre più incredibile, e il fatto che sia “tridimensionale”, che in foto si perde, secondo me lo rende ancora più grandioso.

  7. Penso che molte cose mancassero nella mia lettura e altre senz’altro ne mancano nella rappresentazione di Blu. In realtà applicando il ragionamento di Galadriel si sarebbe potuto partire precisamente dalla contrapposizione mortadella/cocomero al centro dell’opera e da lì allargare la visuale a tutto il resto.

    • Ovviamente (non tanto forse visto che non si è capito) l’assenza di donne era riferita all’opera di Blu, non al tuo racconto. E nulla toglie alla bellezza di entrambi. Solo che donne non ce ne erano, da nessuna delle due parti (e non é uguale a dire che mancavano questa o quella bandiera). Questo secondo me dipende da un riflesso condizionato, da una abitudine mentale, anche per scelta di molti femminismi che hanno avvalorato questa idea: La guerra. è cosa da uomini.

      • Se neutri non si può restare (insomma, l’unica signora citata è Bologna), però vorrei dire, perchè stamane ero di fretta, che l’affresco di Blu meritava una illustrazione, assolutamente. Ce n’era bisogno anche per chi non lo può vedere direttamente, e noi siamo rimasti in 3 a vederci le immagini e il parlato tutto quanto.
        A volte se qualcuno non inizia una ‘spiegazione’, una lettura, con tutti i rischi di cogliere o meno ogni particolare, curiosità e visioni rimarrebbero al palo.

  8. Secondo me le donne si possono vedere ovunque invece: tra i ciclisti della critical mass, i verdurai che caricano le munizioni, i muralisti incappucciati, i No Tav, ecc… La maggioranza dei personaggi “della nostra parte” non sono caratterizzati nel genere: siamo una grande massa umana! O almeno questa è la mia visione.

  9. Ho l’impressione che OccupyMordor sia una grande allegoria d’immagini, e che WuMing4 ne abbia dato l’allegoritmo. Ma qual è negli altri casi l’algoritmo per comprendere le opere di Blu? In particolare nei suoi video si ha l’impressione che forme e uomini esplodano ed interagiscano come per dirci qualcosa, ma cosa? E il video rimane così irrisolto. Muto, per l’appunto.

  10. Spezzo una lancia a favore di Blu: credo che in tutta la sua opera (vado ad occhio eh) non abbia mai rappresentato una donna che sia una. Ma per un motivo: il centro dei suoi dipinti è sempre quello che diceva Galadriel, cioè l’anti-specismo, l’idea che tutte le creature siano uguali (anche quelle immaginarie, in un certo senso) e che non ci sia soluzione di continuità tra di esse. Le figure che disegna non sono sessuate (o almeno, credo, vorrebbero non esserlo), così come non sono né bianche né nere, e se è per questo neanche particolarmente umane.

  11. Un murales per sostenere un muro e non viceversa.
    La contraddizione si accenta se pensiamo che in questi giorni il 5 Pintz di New York, storico edificio/fondazione del graffiti writing è stato condannato alla demolizione per lo stesso motivo: la gentrificazione del quartiere.

    Qui una traduzione in italiano di un articolo americano:
    http://www.zulunationitalia.blogspot.it/2013/05/il-5-pointz-verso-la-demolizione-un.html

    Curioso che oggi il graffito (o murales) sia contemporaneamente arma e vittima contro/dell’urbanizzazione violenta e classista. Più in generale, specialmente riguardo al “writing puro” (cioè l’arte dell’evoluzione e inserimento delle lettere nello spazio urbano) vige il concetto un concetto di “vandalismo” di fondo che ha permesso l’eliminazione di veri e propri “pezzi di storia” della cultura underground italiana, senza che nessun giornale o mezzo di informazione se ne occupasse.

    Complimenti a Blu e Wu Ming, rispettivamente per l’opera e per l’esegesi. Rendiamoci sempre degni del graffito che ci accade ;-)

  12. […] Coi bambini che camminano per mano con i genitori per andare a scuola e chiedono cosa sia quella città che brucia sul muro del Centro Sociale. Coi poliziotti che corrono dietro al “vandalo” e qualche […]