Due anni fa, la nostra solita Operazione Glasnost, con i dati di vendita al 31 maggio 2012, suscitò un lungo e articolato dibattito sul mestiere di scrivere e le sue metamorfosi. Le riflessioni scaturite da quel confronto non sono rimaste lettera morta, ma hanno segnato e continuano a segnare la vita del collettivo, l’allargamento della Wu Ming Foundation – con la nascita del Contingent e dei Lab, l’attività del friendchise wuminghiano, il bagaglio di materiali e produzioni che ci portiamo in tour, i progetti che abbiamo in cantiere per i prossimi mesi.
La trasformazione è stata talmente rapida e incalzante da travolgere la stessa Operazione Glasnost: l’anno scorso, a giugno, presi dal lavoro sull’Armata e da mille altri pensieri, non siamo riusciti a pubblicare i nostri dati di vendita. Lo facciamo ora, aggiornandoli al 31 maggio 2014, senza però aggiungere i dati dei download gratuiti dei nostri titoli. Per due motivi: il primo, è che per estrapolare quei dati serve almeno una giornata di lavoro, che in questo momento non siamo in grado di ritagliarci; il secondo, e più determinante, è che ci siamo resi conto di alcune incongruenze nel rilevamento di quei dati, differenze significative tra differenti software statistici, insieme alla difficoltà di distinguere le visite a una certa pagina dagli effettivi download dei file in essa linkati.
Pertanto, torniamo a dare i soli dati di vendita complessivi, così come risultano dai magazzini delle case editrici.
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Q
In libreria dal marzo 1999.
Nel periodo 31/05/2012 – 31/05/2013 ha venduto 5236 copie.
Nel periodo 31/05/2013 – 31/05/2014 ha venduto 13106 copie.
Il dato totale è 368.518
(248.518 nelle varie edizioni Einaudi Stile Libero + Numeri Primi + 120.000 dell’edizione one-shot ne “I Miti”).
Il libro è scaricabile in diversi formati dal 2000.
Asce di guerra
In libreria dal settembre 2000.
Nel periodo 31/05/2012 – 31/05/2013 ha venduto 549 copie.
Nel periodo 31/05/2013 – 31/05/2014 ha venduto 560 copie.
Il dato totale è 31.322
(16910 in edizione Tropea
+ 14412 Einaudi Stile Libero)
Il libro è scaricabile in diversi formati dal 2001.
54
In libreria dal marzo 2002.
Nel periodo 31/05/2012 – 31/05/2013 ha venduto 3285 copie.
Nel periodo 31/05/2013 – 31/05/2014 ha venduto 4393 copie.
Il dato totale è 90.162.
(somma delle edizioni Einaudi Stile Libero + Einaudi Tascabili)
Il libro è scaricabile in diversi formati dal 2001.
Giap!
In libreria dal marzo 2003.
Nel periodo 31/05/2012 – 31/05/2013 ha venduto 148 copie.
Nel periodo 31/05/2013 – 31/05/2014 non ha venduto copie. (Reso superiore al fornito)
Il dato totale è 14.725.
Guerra agli Umani
In libreria dall’aprile 2004.
Nel periodo 31/05/2012 – 31/05/2013 ha venduto 607 copie.
Nel periodo 31/05/2013 – 31/05/2014 ha venduto 499 copie.
Il dato totale è 33.969.
(somma delle edizioni Einaudi Stile Libero + Tascabili Einaudi)
Il libro è scaricabile in diversi formati dal 2004.
New Thing
In libreria dall’ottobre 2004.
Nel periodo 31/05/2012 – 31/05/2013 ha venduto 274 copie.
Nel periodo 31/05/2013 – 31/05/2014 ha venduto 177 copie.
Il dato totale è 23.749.
Il libro è scaricabile in diversi formati dal 2005.
Manituana
In libreria dal marzo 2007.
Nel periodo 31/05/2012 – 31/05/2013 ha venduto 2988 copie.
Nel periodo 31/05/2013 – 31/05/2014 ha venduto 3695 copie.
Il dato totale è 71.172
(somma delle edizioni Einaudi Stile Libero + Einaudi Tascabili)
Il libro è scaricabile in diversi formati dal 2007.
Previsioni del Tempo
In libreria dal febbraio 2008.
Nell’intero periodo 31/05/2012 – 31/05/2014 non ha venduto copie.
Il dato totale è 10.374.
(5.260 nelle Edizioni Ambiente
+ 5114 nell’edizione Einaudi Stile Libero)
Stella del Mattino
In libreria dall’aprile 2008
Nel periodo 31/05/2012 – 31/05/2013 ha venduto 234 copie.
Nel periodo 31/05/2013 – 31/05/2014 ha venduto 252 copie.
Il dato totale è 18.672.
Il libro è scaricabile in diversi formati dal 2009.
New Italian Epic
In libreria dal maggio 2009.
Nel periodo 31/05/2012 – 31/05/2013 ha venduto 56 copie.
Nel periodo 31/05/2013 – 31/05/2014 ha venduto 86 copie.
Il dato totale è 5.207.
Altai
In libreria dall’ottobre 2009.
Nel periodo 31/05/2012 – 31/05/2013 ha venduto 1414 copie.
Nel periodo 31/05/2013 – 31/05/2014 ha venduto 6200 copie.
Il dato totale è 87.086
(somma delle edizioni Einaudi Stile Libero Big + Numeri Primi)
Il libro è scaricabile in diversi formati dal 2010.
Il sentiero degli dei
In libreria dall’aprile 2010.
Nel periodo 31/05/2012 – 31/05/2014 ha venduto 847 copie.
Il dato totale è 5.544.
Il libro è scaricabile in diversi formati da luglio 2011.
Anatra all’arancia meccanica
In libreria dal febbraio 2011.
Nel periodo 31/05/2012 – 31/05/2013 non ha venduto copie.
Nel periodo 31/05/2013 – 31/05/2014 ha venduto 222 copie.
Il dato totale è 10.182
Timira
In libreria dal maggio 2012.
Nel periodo 31/05/2012 – 31/05/2013 ha venduto 14382 copie.
Nel periodo 31/05/2013 – 31/05/2014 non ha venduto copie.
Il dato totale è 14.382
Il libro è scaricabile dal 10 maggio 2013
Point Lenana
In libreria dall’aprile 2013.
Nel periodo 31/05/2013 – 31/05/2014 ha venduto 15051 copie.
Il dato totale è 15.051
Il libro è scaricabile dal 30 aprile 2014
L’armata dei Sonnambuli
In libreria dall’8 aprile 2014.
Al 31/05/2014 risultano “vendute” (= “fornite al netto delle rese”) 46.387 copie.
N.B. Alcuni nostri titoli non sono elencati perché da tempo fuori catalogo oppure perché l’editore non ci ha ancora fornito i dati aggiornati. Li troverete comunque nella tabella che abbiamo elaborato due anni fa.
Scusate ma i dati di “Difendere la terra di mezzo” non ci sono. E’ una dimenticanza oppure ci sono altri motivi?
Voglio solo aggiungere che non vi potrò mai ringraziare abbastanza per i download gratuiti, mi hanno permesso di leggere a lungo in un periodo di magra salariale
A breve inseriremo anche i titoli che non sono presenti, a parte quelli ormai fuori commercio.
Questa mattina, ad es., sono arrivati i dati de Il sentiero degli dei e provvediamo subito a metterli nell’elenco.
0 copie vendute per #AaAM nel 2012/13 e #Timira nel 2013/14 è spiazzante! Sono entrambi dei libri potenti e abbastanza agili che seguono una campagna “transmediale” non indifferente. Bello però che nell’ultima stagione, molti dei vostri titoli abbiano registrato un notevole aumento di vendite (Anatra compresa!), segno che il nome Wu Ming probabilmente sta toccando più tipologie di pubblico.
Il boom di Q (che raddoppia rispetto all’anno precedente, dopo essere caduto sotto il muro delle 5000 copie annue – se non ricordo male) è forse dovuto all’attesa creata dall’uscita de L’Armata dei Sonnambuli?
Su quest’ultimo titolo sarà interessante fare un confronto fra le copie vendute nelle prime settimane e quelle nei mesi successivi. Per esempio, alla presentazione del 6 giugno a Communia, la stragrande maggioranza dei presenti sembrava aver già letto il romanzo e rispetto alla presentazione di Point Lenana dell’anno precedente (un romanzo travolgente ma sicuramente meno “atteso” rispetto all’Armata), si è venduto quasi lo stesso numero di copie.
Questo per dire (forse) che mentre per i romanzi solisti, le raccolte o i testi teorici, le vostre presentazioni dal vivo diventano essenziali per la sopravvivenza negli scaffali, per un progetto grande come L’Armata, l’incontro dal vivo diventa molto più un momento di confronto che di “promozione”.
Tieni conto che “0 copie vendute” significa che le copie rese hanno pareggiato quelle distribuite.
Supponiamo che l’editore “Gli Strunzi” pubblichi il libro di Kumminkia in 50mila copie nel 2012. In quell’anno distribuisce tutta la tiratura e dichiara al mondo: “Abbiamo venduto 50mila copie di Kumminkia”. E subito ne stampa altre 10mila. In realtà, le 50mila copie non sono “vendute”: molte librerie ce le hanno sugli scaffali o in cantina e attendono fiduciose di venderle, visto che del libro di Kumminkia si fa un gran parlare. Il dato di vendita 2012 è di 50mila copie. L’anno successivo, però, l’editore ne distribuisce altre mille e gliene tornano in magazzino 1200. Il dato finale per il 2013 risulta allora negativo: -200. In realtà, è probabile che il libro abbia materialmente venduto diverse copie in diverse librerie, ma queste facevano parte del lotto da 50mila già distribuito l’anno precedente, e di conseguenza non fanno numero.
Il boom di Q dipende senza dubbio dall’attesa dell’Armata (che però, a rigor di logica, influenza tutti i nostri romanzi collettivi). In più, va considerata l’uscita (2014) nei Super Einaudi Tascabili a 14 euro (invece dei 18 dell’edizione BIG). Q era pubblicato, dal 2012, anche nella collana economica “Numeri Primi” (sempre 14€): è possibile che anche i risultati di quell’edizione comincino a vedersi – per via della regolazione tra fornito e reso – soltanto adesso.
Sul fatto che i romanzi solisti vanno venduti porta a porta direi che non ci sono dubbi: Point Lenana, dopo un anno di tour sfiancante arriva a 15mila copie mentre L’Armata, a poco più di un mese dall’uscita, il 31/05/14, aveva già distribuito più di 46mila copie…
Avete presente il “Winston Churchill? Ma cu minchia?” del cattivone Zollo quando ritorna nel casinò in 54 e vede i casini del suo “collega”?
Il capitolo più esilarante del libro, mi piacerebbe vederla al cinema una scena come quella. A chi la fareste girare voi? Billy Wilder se fosse vivo?
Per fare la citazione giusta ho scaricato 5 minuti fa il formato txt dalla sezione download, scompattato, cerca, copia e incolla della frase esatta, probabilmente lo cancellerò tanto il file tanto è sempre disponibile. I dati dei download sono drogatissimi insomma.
Immaginavo qualcosa del genere: ho comprato una copia di Timira nel giugno 2013 e la mia ragazza ne ha comprata una lo scorso maggio, per dire. Ad ogni modo quel “non ha venduto copie” fa impressione per un’opera di tale forza e fruibilità (stesso dicasi anche per AaAM)
Interessante. Nella povertà di idee, contenuti, ma anche di vendite della produzione libraria, siete una vera eccezione. Oltre a significare che siete bravi, la conferma che esiste una base di massa (di sinistra, democratica) pronta a recepire il vostro messaggio culturale e politico. Peccato solo che diversi milioni di euro siano finiti nelle casse della Mondadori (vecchia polemica) ma è una contraddizione che da voi ho accettato (con fatica). Un altro dato interessante che mi piacerebbe sapere è quante copie di queste totali 845.000 (circa) si sono vendute in libreria e quante in grande distribuzione. E di quelle in libreria, quante nelle librerie Feltrinelli. E’ pura curiosità, mi piace conoscere le abitudini dei consumatori di libri. In realtà avrei anche una mezza idea di provare a venderli. Chiedo troppo, lo so, siete già bravi a darci i dati di vendita titolo per titolo. Ma non si sa mai, del resto è un lavoro che fareste fare all’ufficio commerciale della Mondadori. Un’ultima considerazione: mi sembra che il download gratuito non abbia pregiudicato le vendite. Anzi. Q nell’ultimo anno è andato alla grande.
Possiamo provare a chiedere i dati scorporati su Grande Distribuzione, Feltrinelli, ecc. E’ senz’altro un dato interessante, ma: a) Non sono sicuro che arrivino e b) Di sicuro ci vorrà del tempo. Vediamo. Sul rapporto tra vendite in libreria e download gratuiti, rimandiamo alla discussione di due anni fa. Siamo sempre convinti che il free download non ammazzi le vendite, anche se la forbice tra venduto e scaricato si è fatta più stretta (le vendite, a livello assoluto, diminuiscono mentre i download aumentano in maniera esponenziale).
lo so che è una questione che si presta a mille interpretazioni (di cui la reperibilità in download è una delle tante), ma vista la differenza di volumi di vendita fra Q e gli altri libri, vorrei capire se questi numeri ci parlano comunque di “successi” rispetto al panorama italiano.
non tanto per una questione numericonanistica, ma per capire quanto penetrate nel magma della rada schietta dei lettori italiani.
voglio dire, le quasi 400 cucuzze di Q magari sono un supersuccesso e le quasi 90 di Altai sono “solo” un successino, oppure è considerabile come un insuccesso…
insomma, nei limiti del possibile, mi piacerebbe avere una vostra interpretazione di questi dati alla luce della realtà italiasca (magari solo un aggiornamento di uno che faceste tempo fa)
Mediamente in Italia un titolo di narrativa che venda sulle 7.000 copie è considerato un buon risultato. Poi ovviamente dipende dalla “caratura” dell’autore. Questo può essere il parametro.
Riguardo a Q va detto che il dato di vendita è “gonfiato” dalle 120.000 copie uscite in edicola a prezzo ribassato nella collana I Miti. Si tratta però di un’edizione one shot da edicola, appunto, quello che si vende si vende in un certo arco temporale e poi le copie o finiscono nelle bancarelle o vengono rese e vanno al macero. Noi non abbiamo avuto notizia che ne siano state “macerate”, quindi diamo per scontato che di riffa o di rafa siano state vendute tutte, ma in realtà ci è impossibile dirlo con assoluta certezza.
Nel mercato italiano 5.000 copie vendute sono già un ottimo risultato – Le 120.000 copie di Q in edicola di sicuro non sono state vendute tutte, il 20% (minimo) di reso da questo canale è matematico. L’editore naturalmente è in grado di saperlo, o meglio, lo sa! Comunque cambia poco. La sostanza è che le sue 350.000 copie le ha vendute e sono veramente tante. E L’Armata dei Sonnambuli sta andando alla grande.
Come sempre i dati vanno interpretati e ci sono tanti fattori da considerare.
Prendiamo Q: se gli togli le 120mila dei “Miti”, il totale delle vendite è di 248.518 copie in 15 anni, ovvero in media 16.500 copie all’anno.
Se prendi le 87.086 di Altai, accumulate in 5 anni dall’uscita, sono 17.417 copie/anno.
Poi va considerato l’effetto dei diversi formati:
Guerra agli Umani è il romanzo solista che ha venduto più copie, ma è anche l’unico che è stato proposto nei Tascabili, a un prezzo molto accessibile (11 euro). Il risultato è che GaU lo trovi ancora sugli scaffali, mentre New Thing è quasi scomparso.
Discorso simile vale per le diverse case editrici: le 5544 copie vendute da Il sentiero degli dei in 4 anni con Ediciclo, sono da considerare un ottimo risultato
Vorrei aggiungere una riflessione a quanto viene detto sul rapporto salari/vendita dei libri, che è il problema casa. Faccio un esempio concreto.
Poniamo che uno abbia 5000 libri, ossia, alla grossa, 150-200 metri lineari. Se anche sono sistemati su, per dire, 8 file, il tutto fa 18-25 MQ. Ora in una grande città 18-25 MQ di casa costano almeno 40mila euro se non il doppio. Ora chi ha almeno 40mila euro da buttare in libri? Uno può dire è il patrimonio di una vita. Certo, ma intanto significa dover comprare una casa più grande…ecc ecc. In un momento in cui la gente è alla canna del gas…non comprerà una stanza in più per i libri, quindi non ne comprerà proprio più, almeno di libri cartacei
Il discorso può starci, i calcoli non mi tornano però. Partiamo dal fatto che ho contato i libri che ho in casa e sono 2-3mila; stanno tutti su una libreria che prende tutta una parete e arriva fino al soffitto, quindi diciamo per esagerare 5mq. Volendo stiparli di più ce ne possono stare anche il doppio o il triplo.
Hai fatto probabilmente varie approssimazioni per eccesso che si sono accumulate. Lo spessore di un libro medio sarà di 2-3 cm (ovviamente dipende da che roba uno legge), quindi 100-150 metri di larghezza della libreria con una fila sola. Con 8 file (io per ora ne ho 6), diventano un 15 metri lineari circa. Ma la profondità di una libreria basta che sia di 25 cm perché ci stiano i libri, quindi ogni metro lineare abbiamo un quarto di metro quadrato di proiezione sul terreno. Diventano meno di 4 mq.
Poi considera questo: la gente riceve libri sia come regali o eredità sia come residuo dell’epoca in cui non esistevano gli ebook. Deve comunque pensare a un luogo della casa dove metterli, perché è abbastanza chiaro che per un lungo periodo (forse lunghissimo) il cartaceo e il digitale conviveranno.
Non voglio dire che il discorso non regga, per molti anche gli spazi domestici saranno un fattore da valutare, ma ha tempi lunghi e penso che le case che vedremo in tutta la nostra vita avranno sempre anche degli spazi dedicati ai libri cartacei. Vero è che nei traslochi la merce di cui tipicamente ci si sbarazza sono proprio i libri, quindi pian pianino quel patrimonio cartaceo va esaurendosi e spostandosi sulle bancarelle e poi in larga parte al macero.
Sarebbe interessante capire se i ceti bassi siano più propensi al formato digitale. Non mi pare ma potrei sbagliarmi.
Il calcolo dei MQ non è l’ingombro fisico dei libri (possiamo ben metterli in una cantina asciutta, se del caso) ma l’ingombro che producono in una casa media in quella proporzione.
C’è da dire che tipicamente la quantità di libri nelle case degli italiani è minima come chiunque visiti persone “normali” sa bene. 50 100 sono già molti. Però qui si parlava di heavy users, che tipicamente sono anche quelli che comprano più libri di WM.
Inevitabilmente la riduzione del reddito della gran parte dei lettori determinerà una riduzione delle dimensioni delle case (bisognerebbe considerare la riduzione della dimensione media delle famiglie che potrebbe aumentare lo spazio pro capite a disposizione ma è un discorso a parte). L’esito è la forma digitale…(analogo discorso si potrebbe fare per la musica. Quanti minorenni di oggi hanno mai comprato un supporto fisico musicale in vita loro?)