Eccolo, finalmente, e speriamo vi sorprenda.
A questo giro, come avete visto, abbiamo dato pochissime anticipazioni, disseminato pochi “teaser”, al massimo qualche indovinello via Twitter, e anche per oggi non andremo oltre quel che ha detto WM1 in fondo alla discussione apparsa ieri su Dinamo Press.
Quelle elencate sotto sono le prime 7 presentazioni. Ne faremo una trentina da qui alla primavera, e sono già tutte fissate o comunque “orbitanti”.
«Ma come, solo una trentina?»
Ebbene sì. Stavolta un’offensiva su larga scala come il RévolutiontouR – centoventi presentazioni de L’Armata dei Sonnambuli dalla primavera 2014 alla primavera 2015 – non saremmo in grado di portarla avanti. Quello era il nostro tour di addio al romanzo storico, andava fatto a ogni costo, ed è stato bello ma sfiancante. Con L’invisibile ovunque faremo una guerriglia intensiva e limitata nel tempo. Ragion per cui, il calendario è già chiuso.
Non proprio, in realtà. Fanno eccezione le date del reading/concerto Schegge di Shrapnel, che il Wu Ming Contingent ha tratto dai materiali di lavoro del libro. Ne parleremo su Giap a stretto giro di post. L’album uscirà ai primi di febbraio 2016, ma lo spettacolo gira già, e sarà a Milano sabato 28 novembre, i dettagli sono qui in calce. Chi ha curiosità e voglia di farlo girare, ci scriva. Buona lettura e buon tutto.
26 novembre
VITTORIO VENETO
h. 20:45, prima nazionale al Museo della Battaglia
Tutti i dettagli qui.
26 novembre
PAVIA
h. 21, Sala conferenze Broletto
Tutti i dettagli qui.
27 novembre
BELLUNO
h.20, Casa dei Beni Comuni
Tutti i dettagli qui.
28 novembre
MILANO
dalle h.18, L’Invisile ovunque e Schegge di Shrapnel al C.S. Cantiere
Tutti i dettagli qui.
3 dicembre
RAVENNA
h.21, Dock 61
Tutti i dettagli qui.
11 dicembre
BOLOGNA
h.20, Vag61
via Paolo Fabbri 110.
h. 20: cena di autofinanziamento
h. 21: Wu Ming presenta L’invisibile ovunque
h. 22:30: il Wu Ming Contingent esegue dal vivo Schegge di Shrapnel
12 dicembre
IMOLA (BO)
dalle h. 16, Cantalamappa e L’Invisibile ovunque al CSA Brigata 36
Tutti i dettagli qui.
Durante la presentazione a Vittorio Veneto, Wu Ming 1 ha affermato che la grande guerra ha degli strascichi che ci vivono ancora oggi. Sono presenti ferite mai rimarginate, non solo in Italia ma anche in oriente, dove i confini tracciati con un righello sembrano in realtà stati intagliati con la lama di un coltello. Ulteriori ferite che pulsano di pus infetto. E questi confini impressi durante la prima Guerra mondiale, nel 2014 sono stati per la prima volta rinnegati dall’IS. Una terza guerra mondiale, appare imminente, per porre rimedio agli equilibri che non reggono, aprendo quella ferita mai rimarginata, pronta a far sgorgare nuovo sangue.
Di sicuro una nuova guerra non è la soluzione ideale. La storia ci ha insegnato che gli scontri tra popoli sono degli inutili spargimenti di sangue. Il recente passato ci ha detto che fermare il terrore con le bombe non lo uccide, ma lo nutre. La caterva di vittime civili in Iraq e Afganistan non ha fatto altro che creare odio, l’odio che è il principale alimento del terrorismo. Ed è proprio da questo odio che è nato l’ISIS, più forte e spietato di al-Qaida. Questa che dovrebbe essere un inutile retorica, purtroppo oggi non lo è.
Io voglio portare oltre la mia analisi. Leggendo “le repubbliche dell’ex-Rastovja” (da cantalamappa) mi è venuto da pensare al fatto che oggi i confini non possono più servire per tenere divisi popoli diversi, oggi tutto i paesi del mondo, chi più chi meno, ha al suo interno diverse culture. Una nuova guerra, che oltre a dire chi sarà il più forte, darà dei nuovi confini, non farà altro che tentare di unire ciò che non lo è, e di separare ciò vorrebbe stare unito. Una mescolanza di uomini che porta a delle forti contraddizioni in caso di guerra. Come si può pensare di armare i figli di immigrati, di cui l’occidente ne è ricco (si la parola giusta è proprio ricco), contro le proprie radici. Quali altri ferite potrà aprire un conflitto del genere? Una nuova guerra oggi non sarebbe ancora più insensata di quelle di ieri?
Ma allora qual è la soluzione? Una soluzione c’è, c’è sempre, basta guardare alle proprie origini, basta spogliarsi dei propri vestiti, delle divise e vedere che in fondo siamo tutti uguali. Oggi l”occidente si sente superiore oriente, come anche lo stesso oriente si sente superiore all’occidente. Se solo la smettessimo di sentirci superiore a ciò che ci appare diverso allora potremmo porre le basi per un mondo migliore. Una rivoluzione culturale è possibile. Un mondo diverso lo è? oppure è solo un utopia?
È tutto così complesso? In realtà ci troviamo davanti ad un unico quesito: dare il significato alla parola uomo. Oggi la definizione pare essere questa:
– animale sanguinario che uccide i propri simili per scopi futili, tratta il proprio territorio alla stregua di un parassita. È egoista, egocentrico, e non fa altro che sentirsi superiore a ciò che appare diverso.
Riusciremo a risciverne un’altra? Tocca a noi scegliere.
Ogni volta che leggo i vostri libri, mi capita sempre di cercare ulteriori informazioni sul periodo storico. Internet e enciclopedie. Stavolta ho voglia di qualcosa in più.
Mi consigliate un libro che tratta della prima guerra mondiale, in modo da avere un quadro generale?
Noooo!
Volevo un consiglio.
Invisibile Ovunque è un libro riuscito. Terminato “primo” ero rimasto un po’insoddisfatto dava il senso di incompiuto, poi andando avanti nella lettura tutti i tasselli sono andati nel loro posto, lasciandomi pienamente soddisfatto, anzi il libro ha superato le mie alte aspettative.
Un libro coraggioso, che scava nella memoria, oltre a guardare in modo obliquo il tema della grande guerra. Appena ci sarà la primavera sarà d’obbligo una passeggiata lungo il crinale del monte grappa.
Grazie Mille.
Starò attesa del prossimo progetto letterario. Sarà sempre sulla grande guerra?
[…] Mercoledì 23 dicembre alle ore 21.00 presso il bar libreria Knulp di via Madonna del mare, 7/A, Roberto Bui, Wu Ming 1, presenterà l’ultimo romanzo del collettivo Wu Ming uscito un mese fa ed intitolato L’invisibile ovunque. […]