Oggi sul blog Poetarum Silva compare una bella recensione de L’invisibile ovunque scritta dal collega Gianni Montieri, e sul blog La Balena Bianca si può leggere una lunga intervista a noialtri, a cura di Fabio Disingrini, intitolata «I Wu Ming alla Grande guerra» (qualcosa del genere, insomma). Ecco il terzo botta-e-risposta e il link per leggere tutto lo scambio. A seguire, il calendario delle prossime presentazioni. N.B. Ribadiamo che il calendario è già chiuso, fatta eccezione per il reading/concerto Schegge di Shrapnel, a cura del Wu Ming Contingent.
L’Invisibile ovunque ci sembra legato a L’armata dei sonnambuli da molti fili conduttori malgrado una diversa impalcatura: la centralità dell’ospedale di Bicêtre riflessa nelle cliniche psichiatriche e militari, il magnetismo che diventa psicanalisi, la scelta della forma saggio per l’ultimo racconto come nell’atto quinto del romanzo. Ci sono anche qui una rivolta del pane di marca “femminile”, il vostro amore culturale per Parigi, manca quella squisita traccia ironica perché qui c’è poco da sorridere, ma si conserva intatta l’attenzione per gli eventi schivati dalla storiografia ufficiale del “pensiero unico”. Dicevate che L’Armata dei sonnambuli è stato il vostro congedo dal romanzo storico: sicuri invece di non sentirne già la mancanza?
WM. L’invisibile ovunque è costruito proprio come allontanamento dalla forma del romanzo storico così come l’abbiamo praticato da Q ad Altai. Il primo racconto ha una struttura classica, che si può ritrovare da Fenoglio a Rigoni Stern. Già il secondo fa qualcosa che c’è nell’Armata, o in Timira e per certi versi anche in Asce di Guerra, ma lo fa in maniera più netta e spregiudicata, ovvero monta insieme frammenti d’archivio, scene d’invenzione narrativa, documenti riscritti o falsificati, dialoghi puri, e citazioni di altre storie. Terzo mescola insieme questi elementi, non li monta uno dopo l’altro, li amalgama in maniera nuova per un’operazione narrativa che abbiamo sempre praticato, cioè la scrittura di un episodio storicamente accaduto, del quale però non si conoscono le precise dinamiche, le parole esatte dei protagonisti, i loro gesti e i loro pensieri. Quarto è costruito pensando al Quinto Atto dell’Armata e a certi racconti/saggi d’invenzione tipici di Borges. Di per sé non è un nuovo tipo di racconto, ma è perturbante nel suo accostamento con gli altri tre. Se leggi L’accostamento ad Almotasim di Borges, non ti domandi nemmeno per un minuto se è davvero esistito un romanzo con quel titolo, pubblicato a Bombay sulla fine del 1932. Leggere Quarto fa un effetto molto diverso: provi a distinguere il vero dal falso e ti accorgi che non è affatto facile riuscirci, riga per riga.
Vag61 strapieno, comincia la presentazione de L’#InvisibileOvunque. pic.twitter.com/WppY19fKAw
— Wu Ming Foundation (@Wu_Ming_Foundt) 11 Dicembre 2015
CALENDARIO PRESENTAZIONI DICEMBRE/GENNAIO
17 dicembre
FIRENZE
dalle h.20, Occupazione di via del Leone
via del Leone 60/62
con Vanni Santoni.
23 dicembre
TRIESTE
h. 21, Knulp
via Madonna del Mare 7.
14 gennaio
FAENZA
h. 21, Circolo Arci “Prometeo”
Vicolo Pasolini 6
16 gennaio
MANTOVA
h. 18, Spazio Sociale La Boje!
via Chiesanuova 10
A seguire, polentata dei disertori per finanziare
la libreria autogestita Favilla.
16 gennaio
ROMA
h. 16:30, Nuovo Cinema Palazzo
Piazza dei Sanniti 9/a (via dei Volsci, S. Lorenzo)
con Tommaso De Lorenzis e Vanessa Roghi.
21 gennaio
VENEZIA
Libreria Ca’Libro9
c/o Laboratorio Occupato Morion
Salizada S. Francesco della Vigna 2951
con Tommaso Baldo.
Altri dettagli a seguire.
28 gennaio
GENOVA
Centro sociale Zapata
Via San Pier d’Arena 36.
Altri dettagli a seguire.
Ehilà Wu minghi, qui trovate una nostra recensione “politico-letteraria” del libro: http://www.militant-blog.org/?p=12726
[…] noi WM non potremo esserci: il 16 gennaio saremo sparsi tra Roma e Mantova, per presentare L’Invisibile ovunque. Ma se c’è un lavoro che fa emergere la […]