Dopo il pienone di gennaio, la seconda serata 2016 di Resistenze in Cirenaica sarà interamente dedicata alla scomoda, acuminata, troppe volte occultata eredità del colonialismo italiano e alle resistenze dei popoli aggrediti.
Al Vag61, via Paolo Fabbri 110, Bologna.
h. 18
La scrittrice afroitaliana Igiaba Scego presenta il libro
Roma negata (Ediesse, Roma 2014)
del quale è coautrice insieme al fotogiornalista Rino Bianchi.
Con Igiaba dialogheranno Wu Ming 1 e Wu Ming 2.
Libia, Somalia, Eritrea, Etiopia: quali sono le tracce dell’avventura coloniale italiana a Roma?Roma negata è un viaggio attraverso la città per recuperare dall’oblio un passato coloniale disconosciuto e dare voce a chi proviene da quell’Africa che l’Italia ha prima invaso e poi dimenticato. Igiaba Scego racconta i luoghi simbolo di quel passato coloniale; Rino Bianchi li fotografa, assieme agli eredi di quella storia. Il risultato è una costruzione narrativa e visiva di un’Italia decolonizzata, multiculturale, inclusiva, dove ogni cittadino possa essere finalmente se stesso.
«Volevamo partire dal Corno D’Africa, dall’umiliazione di quel colonialismo crudele e straccione, perché di fatto era in quel passato che si annidava la xenofobia del presente […] Da Roma negata emerge quel Corno d’Africa che oggi sta morendo nel Mediterraneo, disconosciuto da tutti e soprattutto da chi un tempo l’aveva sfruttato».
h. 20
Cena sociale
h. 21
Un chiodo per Mussolini
Lettura scenica di un racconto dello scrittore libico Ali Mustafà al-Misrati.
Voce di Wu Ming 1
Musiche di Guglielmo Pagnozzi e Bhutan Clan
Traduzione di Federico Pozzoli, adattamento di Wu Ming 1.
«Fer’as si trovava nella sua bottega, nel mercato del Mashir, augurandosi tra sé e sé che una vettura lo investisse o che la terra lo inghiottisse, prima di dover assistere alla parata del Duce. Ogni giorno, in quei giorni cruciali, prendeva tutti i volantini e i giornali pubblicati dalla segreteria di Balbo. Quindi, dopo aver chiamato in casa i bambini ed essersi assicurato che le finestre fossero ben chiuse e la porta sprangata, sputava sulla foto del governatore e del Duce suo Gran Capo. Tirava poi fuori un fiammifero, riduceva giornale, volantini e fotografie in piccoli pezzi, e dava il tutto alle fiamme…»
h. 22
Carmine Iorio, beduino salernitano
Il nuovo spettacolo della Compagnia Fantasma.
La storia di un italiano che, durante la prima guerra di Libia, disertò e si unì ai resistenti.
«Mentre aspettava la scarica,
il soldato Iorio, cristiano e musulmano,
disertore ed eroe, pensò che era
la seconda volta che veniva messo a morte.»
Nell’estate del 1917 la Libia è una colonia italiana in continua rivolta. Una notte, a Bengasi, il soldato Carmine Iorio si allontana dall’accampamento dopo una sbronza. L’indomani si sveglia legato ad un cammello, prigioniero dei libici. Condannato a morte, Carmine ha una sola possibilità di salvarsi: combattere al fianco dei ribelli libici. D’ora in poi si chiamerà Yusuf el-Muslim e i soldati italiani saranno i suoi nemici.
Ricordiamo che il libro Resistenze in Cirenaica, primo numero della serie «I quaderni di Cirene», è ordinabile sul sito distribuzionidalbasso.com
Ci vediamo in Cirenaica.