[Riceviamo e volentieri pubblichiamo quest’addendum al post del marzo scorso Periferia, degrado, RUSPA! La serata di #Bolzano che non è piaciuta a Lega, Casapound… e altri. Da parte nostra, massima solidarietà a Dada Rose, Inchiostro Lisergico e tutte le compagne e i compagni di Bolzano. WM]
di Dada Rose
A Marzo scorso abbiamo organizzato la conferenza «Periferia, degrado, RUSPA!»: tre scrittori [Giuliano Santoro, Valerio Renzi e Wolf Bukowski, introdotti da Flavio Pintarelli] hanno provato a decostruire la retorica del «degrado» e descrivere la sua funzione nei processi di gentrificazione. Il fenomeno è globale e come sappiamo ha finito per coinvolgere anche la nostra città, per questo abbiamo pensato di invitare tre autori di spicco che fossero in grado di analizzarlo nei suoi diversi aspetti, senza la necessità di entrare nello specifico della realtà bolzanina.
La locandina dell’iniziativa tuttavia aspirava a costruire un ponte tra quel fenomeno globale di cui si sarebbe parlato durante la serata e l’attualità locale di quelle settimane, in cui stavano per tenersi la consultazione sulla riqualificazione urbana di Via Alto Adige e le elezioni comunali.
Il Consigliere Comunale Maturi afferma di essersi riconosciuto nella locandina dell’evento e la ritiene lesiva della sua immagine. Per questo ha, a suo tempo, sporto denuncia per diffamazione verso ignoti.
La polizia postale ha provveduto ad identificare il committente della locandina, cioè il direttivo dell’associazione, e l’artista che gratuitamente l’ha realizzata, Inchiostro Lisergico. Il PM, dopo aver delegato la polizia postale ad assumere informazioni dal direttivo, ha immediatamente richiesto l’archiviazione del procedimento senza effettuare ulteriori atti di indagine, ritenendo infondata la notizia di reato. Tra le altre argomentazioni, la richiesta di archiviazione evidenzia che il diritto di satira rientra in quello più ampio alla libertà di espressione tutelato costituzionalmente.
Il signor Maturi ha quindi presentato opposizione alla richiesta del PM, in seguito alla quale il Giudice per le indagini preliminari dovrà convocare (per legge, non potendo in questa fase valutare la fondatezza o l’infondatezza dell’opposizione proposta) un’udienza con le parti coinvolte, per decidere se disporre ulteriori indagini o archiviare definitivamente.
In questo modo siamo stati costretti a rivolgerci ad un avvocato e seguire la questione facendovi fronte con le esigue risorse a nostra disposizione, in tempo e in denaro. Per un’associazione culturale come la nostra, basata sull’autofinanziamento, che si impegna nell’organizzare momenti di informazione e confronto pubblici e gratuiti, dover sostenere un procedimento di questo tipo va ad inficiarne gravemente le attività.
Abbiamo deciso di rendere noti gli sviluppi del procedimento (del cui inizio la stampa aveva già dato qualche notizia) perché non c’è alcun motivo di farne segreto e pertanto chiediamo a chiunque lo desideri di sostenerci, nel modo che preferisce e secondo disponibilità: partecipando alla nostra prossima serata [domani, 1 dicembre], Libia: la colomba dalle ali di piombo, supportandoci economicamente tramite un contributo personale o semplicemente solidarizzando e condividendo questo post.
Questo è quello che sta succedendo, ma garantiamo che non intendiamo fermarci: il calendario di conferenze e attività per quest’anno è già pronto!
ALTRE LETTURE SU GIAP
Sull’uso politico dei reati di diffamazione e ingiuria – di Luca Casarotti
[…] prima versione di questo comunicato è stata pubblicata, oltre che sulla nostra pagina facebook, su Giap, il blog del collettivo Wu Ming, che aveva già parlato in precedenza della serata incriminata […]
L’associazione DADA ROSE ha comunicato sul neonato blog (https://dadarose.wordpress.com/) di aver aperto un conto paypal, per chiunque non abbia la possibilità di partecipare alle iniziative ma avesse comunque il desiderio di sostenerne le attività culturali.
Chi frequenta Giap conosce l’antipatia che giustamente tutti nutriamo per PayPal, ma è una soluzione transitoria e immediata: l’associazione ha fino ad adesso operato in regime di autofinanziamento, tra collette e cassette delle offerte, riuscendo a portare avanti conferenze ed incontri senza bisogno di intermediari. Ora si prospetta una spesa maggiore del solito, ma ogni centesimo in più verrà investito come sempre in cultura.
Questa sera al Carducci si terrà la serata sulla Libia con Cristiano Tinazzi, la prossima serata certa è il nove Febbraio insieme a Wu Ming 1 per “Un viaggio che non promettiamo breve” (i dettagli arriveranno nelle prossime settimane).