L’uomo con la lanterna. Storia di un bancario sardo nel Celeste Impero.

L'uomo con la lanterna

[WM2:]Nella storia del colonialismo italiano, che già non brilla per notorietà, la Concessione di Tientsin conserva il ruolo di Carneade. Un’ombra dell’ombra, direbbe Paco Taibo II. Eppure si tratta della seconda terra d’Oltremare che l’Italia riuscì ad accaparrarsi, undici anni dopo l’istituzione della Colonia eritrea. Questo la piazza al secondo posto anche per la durata del dominio, 42 anni, dal 1901 – in seguito all’intervento italiano contro la rivolta dei Boxer – all’invasione giapponese della Cina durante la Seconda guerra mondiale.

In un tempo remoto, quando il collettivo era ancora un quintetto, scrivemmo un soggetto cinematografico piuttosto sgangherato, dove un carabiniere italiano della Concessione indagava su alcuni loschi delitti con l’aiuto di un attendente cinese. Il titolo di lavoro era Tu bene!, traduzione letterale di 你好 (nĭ hăo), il più comune saluto in mandarino. Di quel progetto non si fece nulla, e in questo caso er cinema non ha davvero colpe. La storia era del tutto improponibile.

Tuttavia, il ricordo di quella vecchia trama è riaffiorato, quando la casa di produzione Kiné mi ha proposto di partecipare alla sceneggiatura di un film d’archivio, basato sui documenti, le foto e le pellicole di Mario Garau, nato a Cagliari nel 1891 e impiegato della Banca italiana per la Cina, a Shanghai e Tianjin, dal 1924 al 1936.

La Concessione italiana di Tianjin oggi è un quartiere commerciale, rimesso a nuovo per sembrare vecchio. Nei dépliant turistici il passato coloniale diventa un’antica collaborazione tra Italia e  Cina.

La regista del film, Francesca Lixi, è una prononipote del protagonista, ma non lo ha mai conosciuto (è morto nel 1964, per le complicanze di una trasfusione). Fin da piccola, Francesca è affascinata dalla figura di “zio Mario”, il misterioso avventuriero che ha riportato dai suoi viaggi i tanti soprammobili di cui è ingombra la sua casa. Gioca con quegli oggetti senza sapere da dove arrivano, inventa storie che li coinvolgono, sogna di tenere in mano i ninnoli più preziosi e intoccabili.

Una delle etichette sui bauli di Mario Garau, spediti in Italia al suo rientro dalla Cina.

Crescendo, prova a indagare meglio la biografia di zio Mario e a trovare il modo di raccontarla. Studia teatro per portarla in scena. Organizza un viaggio in Cina, passando dal Nepal, per filmare i luoghi che lui stesso ha filmato (E’ il 1987 e visitare la Repubblica Popolare da turisti indipendenti è ancora molto complicato).  Per realizzare il lungometraggio, decide di farsi le ossa nel mondo del cinema, cercando un ruolo qualsiasi in una troupe. Trova sull’elenco l’indirizzo di Nanni Moretti, gli scrive, riceve una sua telefonata, con molti consigli. Frequenta una scuola di montaggio, scrive sceneggiature, propone trailer, imposta documentari. Con l’avvento di Internet, pubblica su una rivista on-line un romanzo epistolare, composto di lettere immaginarie tra lei e lo zio.

Intanto mette ordine nello sterminato archivio familiare, dal quale spuntano anche gli scatti del sottotenente Mario Garau, impegnato sui fronti della Grande Guerra, dall’Isonzo all’Albania. Cerca inutilmente di consultare l’archivio del Credito Italiano, dove sono conservati i fogli di servizio e i dispacci di suo zio alla direzione della banca. Finché, dopo trent’anni di tentativi più o meno falliti, arriva il progetto di un film che racconti, insieme alla vita di Mario Garau, anche le ricerche di Francesca, utilizzando solo documenti, filmati d’epoca, fotografie, pochissime riprese dirette e animazione digitale di oggetti. Kiné riesce a ottenere un finanziamento dalla Sardegna Film Commission, ed ecco che la proposta di partecipare alla sceneggiatura compare nel mia casella di posta.

Foto scattata da Mario Garau sul fronte italiano della Grande Guerra (località ignota).

L’uomo con la lanterna racconta l’Italia dei primi del Novecento – vista dalla Sardegna – e la vita di un italiano in Cina negli anni del regime fascista. Si interroga sul ruolo delle banche occidentali nel Celeste Impero e su alcuni misteri che costellano la biografia di Mario Garau, senza però violare il suo diritto all’opacità, quello che ci permette di stare con gli altri anche quando non li capiamo fino in fondo.

Lo fa usando le sue foto di feste danzanti e di barricate, i super8 di viaggi in Africa e passeggiate per Shanghai, i cataloghi di “signorine” cinesi con le quali accompagnarsi, gli oggetti che hanno popolato i sogni di Francesca. In parallelo, scorre la ricerca della nipote, a volte disillusa, a volte ossessionata, spesso interrotta per lunghi periodi.

Fino a maturare la consapevolezza, dopo mille ipotesi e faldoni consultati, che “nelle notti dell’altro ci aggiriamo ciechi, reggendo una lanterna che solo c’inganna”.

Shanghai, 1925. Le barricate durante l’insurrezione del 30 maggio, in una foto di Mario Garau.

Dopo aver vinto il premio “Corso Salani” al Trieste Film Festival, L’uomo con la lanterna ha partecipato alla rassegna Visioni Italiane 2018, e lunedì 26 marzo verrà proiettato a Cagliari per la prima volta, al cinema Odissea.

Si sa che un film di questo genere non ha grandi possibilità di distribuzione nelle sale, ma per chi volesse vederlo al cinema, c’è la possibilità di organizzare la proiezione in una delle sale del circuito MovieDay.

L’idea è molto semplice: chiunque lo desideri può selezionare il film, il giorno e la sala dove gradirebbe vederlo. A quel punto, parte una spece di micro-crowdfunding, con prevendita on-line dei biglietti. Se si raggiunge una quota minima (intorno ai 40, ma dipende dal cinema), allora il film viene confermato e inserito nella  programmazione della sala. E’ tutto spiegato qui:

Questo è il link diretto alla pagina de L’Uomo con la Lanterna sul sito di MovieDay.

Se qualche singolo, libreria, circolo o associazione è interessato a organizzare una proiezione, il nostro account Twitter e Giap sono a disposizione per dare una mano a promuoverla.

Scarica questo articolo in formato ebook (ePub o Kindle)Scarica questo articolo in formato ebook (ePub o Kindle)

3 commenti su “L’uomo con la lanterna. Storia di un bancario sardo nel Celeste Impero.

  1. […] marzo CAGLIARI Proiezione del film L’uomo con la lanterna Sceneggiatura di Francesca Lixi e Wu Ming 2 Cinema Odissea, Viale Trieste 84 h.17 – 19.15 […]

  2. Ecco le date e le città delle prime proiezioni: #Milano (Il Cinemino, via Seneca 6), 9 maggio; #Savona, 10 maggio; #Salerno, 14 maggio. Si possono prenotare i biglietti per Savona e Salerno (e organizzare altre proiezioni) a questo link.

  3. […] marzo BOLOGNA WU Ming 2 presenta L’uomo con la lanterna regia di Francesca Lixi, sceneggiatura di Francesca Lixi e Wu Ming 2 h. 21 – Kinodromo @ […]