Da oggi è in libreria Le molte vite di Magdalena Valdez, romanzo-mondo di un collettivo di narratrici, un collettivo sconfinato e “creolizzante”: un’italiana che vive a Lione, un’italiana che vive a Trieste con il figlio nato in Belize, un’indiana che vive a Trieste e una lettone che vive a Bologna.
Il gruppo Joana Karda è nato dal laboratorio di «scrittura collettiva meticcia» che Wu Ming 2 tiene ogni anno a Bologna, in collaborazione con l’associazione Eks&Tra e il Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica dell’Alma Mater. Le autrici si sono conosciute durante l’edizione del 2012 e hanno continuato a frequentarsi e scrivere insieme.
Le molte vite di Magdalena Valdez racconta da un’angolatura inattesa gli anni Ottanta-Novanta del XX secolo: seguendo il percorso accidentato di una donna che ogni volta cambia pelle e si reinventa, ci spostiamo dall’India alla Russia della Perestrojka, e da lì all’Italia di Tangentopoli e Mani Pulite, e una volta in Italia ci spostiamo da Roma a Trieste, dove l’ambientazione si fa “post-basagliana”.
È un romanzo s-confinato come il collettivo che lo ha scritto: a ogni passo rende labili diverse frontiere, come quella tra letteratura «italiana» e non, e quella che troppo spesso viene tracciata intorno ai libri scritti da donne, per relegarli in un presunto mondo-a-parte, quello della «scrittura femminile».
Non è la prima volta che da quelli che abbiamo chiamato «Wu Ming Lab» nascono nuove esperienze di scrittura collaborativa e plurale, ma non temiamo di definire Joana Karda – il nome è un omaggio a José Saramago – la soggettività più sorprendente emersa da tali esperimenti… forse ex aequo con il collettivo di operai-scrittori MetalMente, autore della raccolta di racconti Meccanoscritto (Alegre, 2017).
Anche a prescindere da tutto ciò, Le molte vite di Magdalena Valdez è un’opera coraggiosa e ambiziosa, e di questo coraggio, di questa ambizione, non possiamo che rallegrarci.
Le molte vite di Magdalena Valdez è edito da Besa.
Sul Piccolo di Trieste, recensione del romanzo di Joana Karda «Le molte vite di Magdalena Valdez».