Mentre orde di Orchi si abbattono una dopo l’altra contro i bastioni del Fosso, cercando in ogni modo di screditare la nuova traduzione della Compagnia dell’Anello realizzata da Ottavio Fatica, i difensori rimangono calmi e saldi, ben consapevoli che le tempeste passano mentre i libri restano.
L’operazione Signore degli Anelli non verrà risolta con un blitzkrieg, questa è una battaglia di lunga durata, che si proietta in avanti negli anni. Dunque è meglio armarsi della dovuta pazienza, tenere le posizioni e non avere fretta.
A due settimane dall’uscita del volume nelle librerie, sul sito dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani si riflette sulla situazione e si precisano alcune cose circa il dibattito in corso (anche se forse bisognerebbe parlare di «flame»).
Il post si intitola: ⟶ «Ancora uno sforzo se volete essere tolkieniani». Buona lettura a tutti gli interessati.
Scateniamo un’altra battaglia per la terra di mezzo! :)
Non sarebbe meglio cominciare a tradurre nelle nuove edizioni The hobbit come L’Hobbit e non con il desueto Lo Hobbit?