Come promesso, L’Uomo Calamita è tornato in pista, fin dal primo giorno di quest’anno.
Il circo El Grito ha piantato il suo tendone nello spazio esterno del Teatro Kismet, a Bari, e sotto la sua cupola, per sette repliche, si sono esibiti Giacomo Costantini, Fabrizio “Cirro” Baioni e Wu Ming 2.
Oltre mille persone, dall’1 al 6 gennaio, hanno ascoltato e visto la storia del nostro supereroe antifascista e della piccola Lena, raccontata con parole, colpi di batteria, strani strumenti musicali, illusionismo e numeri acrobatici. Una miscela che ci dicono essere unica nel suo genere, perché il circo ha spesso trovato spazio nella letteratura, ma il contrario è decisamente una novità: un testo letterario declamato sulla musica durante uno spettacolo circense sotto uno chapiteau.
Le prossime date in calendario saranno il 21, 22 e 23 gennaio, allo Spazio Flic di Torino. Si tratta del “recupero” delle serate previste per novembre e poi rinviate causa Covid. Con l’occasione, rendiamo disponibile l’audio della presentazione che si è tenuta al Circolo dei Lettori e che avrebbe dovuto concludere le giornate torinesi di novembre.
Giacomo Costantini e Wu Ming 2 illustrano la genesi del progetto, le varie fasi delle sua scrittura e messa in scena e le ricerche storiche che ha richiesto. Ogni tanto, si coglie il riferimento alle immagini proiettate sullo schermo, ma queste non sono essenziali per seguire il filo del discorso. Purtroppo la registrazione parte dopo pochi minuti dall’inizio dell’incontro. Nella parte off the records, Giacomo raccontava la scoperta dei suoi “poteri magnetici” e il modo in cui se ne è servito come artista di strada, quand’era pischello, all’inizio della sua carriera. Poi, nel 2005…
Asc olta la presentazione al Circolo dei Lettori di Torino
Per info e prenotazioni delle recite torinesi: booking@flicscuolacirco.it
Prevendite on line qui.
Chi intanto volesse leggere la storia dell’Uomo Calamita, ammirando le illustrazioni di Marie Cécile, può acquistarne una copia direttamente dall’editore Strane Dizioni, seguendo le istruzioni che abbiamo dato qui.
La sera di sabato 15 gennaio Wu Ming 1 sarà invece al Teatro comunale Laura Betti di Casalecchio di Reno (Bologna), dove andrà in scena Ridire – Parole a fare male.
Si tratta della pièce de bravoure di una nostra vecchia conoscenza, Luca Persico aka O’ Zulù, storica voce dei 99 Posse. Citiamo dalla scheda:
«Ridire è un reading, un concerto, una performance e uno spettacolo teatrale.
Ridire nasce da un percorso e da un’esperienza maturata nel corso di decenni, dalla consapevolezza che gli artisti siano strumenti e voci per leggere la società.
Ridire è un viaggio tra le emozioni e i mutamenti. Parole, versi, questioni e motivazioni che vanno a comporre una grande opera incompiuta e delineano il ritratto di un personaggio, la sua formazione, le sue battaglie.
In scena con Zulù, il violinista Edo Notarloberti che percorre e reinterpreta i paesaggi sonori dell’intera storia. Un dialogo a tutti gli effetti al quale si aggiunge, con voce rotta e presenza infantile, Francesca De Nicolais che ha il compito di rompere la frontalità, portando la narrazione nello spazio scenico in via di allestimento sotto gli occhi del pubblico.
Tre ritmi, tre strumenti, tre linguaggi, un’unica voce.»
Francesca è un’altra nostra “vecchia” conoscenza: interpretò Marie Nozière nell’indimenticabile adattamento teatrale de L’Armata dei Sonnambuli. Quello spettacolo visionario – il cui audio già da solo è un fantastico radiodramma – andò in scena nel 2017 per la regia di Pino Carbone… che dirige anche Ridire ed è la terza vecchia conoscenza che incontreremo a Casalecchio. Una rimpatriata, insomma.
– Ma scusate, a noi che ce ne fotte se Wu Ming 1 va a teatro?
Eh, ma non ci va (solo) da spettatore: dopo lo spettacolo salirà sul palco e parteciperà a un…
– Noooo! Il dibattito noooo…
Chiamiamola «chiacchierata», allora. Luca, Pino, WM1 e l’operatore culturale Fabio Abagnato discuteranno dello spettacolo appena andato in scena e delle storie testè evocate.
Ridire andrà in scena alle 21. Il biglietto costa 15 euro e si compra qui.
Certamente lo spazio sonoro di quest’esperimento, il gioco intrecciato di testo, voci e musica fornirà ulteriori spunti per la riflessione che stiamo portando avanti insieme a compagne e compagni di strada – si vedano gli appunti teorici di Luca Casarotti – e che vorremmo tradurre nelle tante prassi che riempiranno il laboratorio Melologos. A questo proposito, ricordiamo la campagna di crowdfunding.
Al momento, quasi cento persone hanno già dato un contributo, abbiamo raccolto oltre un terzo della cifra. Manca una cinquantina di giorni. Ricordiamo che la formula è «tutto o niente». Noi vogliamo tutto. Giapsters, encore un effort si vous voulez fonder le laboratoire!
Entrambe splendide iniziative, sia il ritorno dell’Uomo Calamita che WM1 e Luca con Ridire. Il tema della persecuzione di sinti e rom durante il fascismo è assolutamente interessante e poco trattato, e la fusione di storia, arte e performance è davvero molto intrigante. Non so se mi sono perso qualche info precedente o qualche post ad hoc, ma comunque vi chiedo: non è che per caso per uno dei due eventi è prevista una tappa romana? Approfitto inoltre di questo spazio per un’altra piccola richiesta off topic: non è che per caso esiste il podcast o qualche vostro articolo in cui commentavate “Il novantatre” di VIctor Hugo? Ricordo che avevo letto qualcosa in proposito ai tempi della presentazione de “L’Armata dei sonnambuli”.
Con L’Uomo Calamita, a Roma, abbiamo fatto 7 repliche al Teatro Vascello, nel dicembre 2019. Purtroppo, la logica dello spettacolo vuole che quando hai “bruciato” una piazza, poi non ti chiamano più, quindi mi sa che nella Capitale non verremo ancora per un po’, almeno non con quest’opera.
L’audio della presentazione di Novantatré sta qua: https://www.wumingfoundation.com/giap/2012/04/victor-hugo-la-storia-la-violenza-il-bisogno-di-rivoluzione/
Infine, l’accoppiata Luca Zulù/WM1 c’è stata solo al teatro Laura Betti di Casalecchio, per il dibbbbbattito post-spettacolo, non è prevista per le altre repliche.