
«Il falegname», litografia attribuita genericamente a «Janson», s.d. (XIX secolo).
0. PREMESSA
1. LIBRI IN USCITA, IN CORSO DI STESURA E DI PROSSIMA PUBBLICAZIONE
1b. Il calcio del figlio di Wu Ming 4
1c. Mensaleri, un romanzo di Wu Ming 2
1d. In tutto questo, non crediate che non stiamo già pensando…
2. LIBRI GIÀ SCRITTI CHE CONTINUANO A VIAGGIARE
2b. Speciale n. 6 su Gli uomini pesce di Wu Ming 1
■ – Fnord! – fece il tarabusino
■ Lovecraft nel Polesine 25
■ Nuove recensioni, sempre più visionarie, dove si andrà a finire?
2c. Il ritorno de La macchina del vento di Wu Ming 1
2d. Ufo 78 in castigliano
3. LABORATORI E PROGETTI VARI
3a. Due guide non-turistiche a cura di Wu Ming 2
3b. Scritture collettive: fantasmi liquidi e meticci
4. CIRCO: L’UOMO CALAMITA E NON SOLO
5. FILM: ROMAGNA TROPICALE E LA VALLE FERITA
0. Premessa
Scrivere per Giap, ecco ciò che non stiamo riuscendo a fare. È innegabile.
Le energie son tutte impegnate tra libri in corso di stesura, libri da accompagnare in giro per l’Italia, progetti da seguire, laboratori da tenere, vite nostre e altrui da sorreggere perché siamo tutte e tutti sempre in bilico, intenti in continue acrobazie… Ci si mettono pure le perdite, i lutti…
Chi condivide con noi luoghi ed esperienze tangibili, chi partecipa a presentazioni, seminari, laboratori, conferenze e iniziative varie sa che su quanto accade intorno ci esprimiamo, eccome se ci esprimiamo.
Aguzzini spuntano, per dirla con Angelo Maria Ripellino, «come bruchi dall’aceto vecchio». Intelligenze artificiose appiccano fuochi in cui brucia il mondo… Cecco Angiolieri preso alla lettera. Intellettuali e scrittori “di sinistra” gettano le maschere ed eccoli come sono e in realtà sempre furono: estenuati dannunziani, stracchi sciovinisti, flatulenziali cantori della supremazia dell’occidente… che è dove il sole tramonta, ricordiamolo.
Di tutto ciò parliamo, e del resto quel che ne pensiamo informa di sé i nostri libri, tutti, da sempre.
Abbiamo anche usato il canale Telegram e la newsletter per ripescare e segnalare cose già scritte, ad esempio contro il militarismo, o sul “manifesto di Ventotene” quand’è partita la cagnara… Comunicazioni d’emergenza, ready-made. Riguardo all’antimilitarismo, stiamo anche organizzando una serata a Bologna, segnatevi la data del 4 giugno.
Altra faccenda, però, è raccogliere le idee e scrivere della cosiddetta “attualità” in una forma adatta a Giap. Che infatti ha un flusso rallentato e prevalentemente “di servizio”. Non è la prima volta che capita, c’è persino un’avvertenza al riguardo, tra i box che appaiono qui a fianco (se si usa il computer) o qui sotto (se si usa il telefono). Vi si legge:
«Siamo scrittori, scriviamo libri e portiamo avanti progetti culturali. Su Giap parliamo del nostro lavoro, di quel che ci riguarda e di quel che ci interessa, quando abbiamo tempo e forza di occuparcene. Per tutti questi motivi, Giap viene aggiornato in base a tempistiche idiosincratiche e imperscrutabili […]»
Abbiamo i nostri tempi e frattempi, scrivere a botta calda ci fa sempre più fatica mentale, il fiato della cronaca sul collo preferiamo non averlo, ancor meno ci piace l’idea di timbrare un cartellino per far vedere che anche noi diciamo la nostra. Soprattutto quando “la nostra” è ovvia, facilmente immaginabile da chiunque, dunque non aggiungerebbe nulla di significativo a quanto già si scrive. È comprensibile scrivere per fame, è invece ingiustificabile scrivere per FOMO.
Quel che ci preme è portare avanti nel modo migliore possibile i progetti in corso. Progetti di scrittura, di incontro e condivisione, di creazione collettiva. È di questi che sentiamo di dover rendere conto, perché è in questi che sentiamo di fare una, per quanto piccola, differenza, di dare un reale contributo.
Ecco dunque una panoramica di dove ci troviamo oggi.
1. Libri in uscita, in corso di stesura e di prossima pubblicazione
1b. Il calcio del figlio
Oggi, 8 aprile, arriva in libreria Il calcio del figlio (Alegre, €16), che racconta l’esperienza di Wu Ming 4 nella veste di genitore-accompagnatore al seguito del figlio calciatore dilettante. È una storia personale che però è condivisa da moltissimi genitori, e che forse così dall’interno non era ancora stata raccontata. Nei giorni scorsi sono usciti già alcuni articoli, che segnaliamo.
Su Il Venerdì del 4 aprile (pag. 27), Matteo Pucciarelli firma un’intervista all’autore, dal titolo «Troppe aspettative da mettere in gioco»:
«Wu Ming 4 […] quasi con la scusa di raccontare i propri dodici anni appresso al primo figlio nei campetti di periferia, tra scuole calcio, spogliatoi puzzolenti, genitori esaltati o esauriti, tratteggia una specie di autobiografia nazionale».
Su Il Fatto Quotidiano di sabato 5 aprile (pag. 19), è comparsa la bella recensione di Stefano Boldrini, intitolata «L’Italietta narrata dal calcio»:
«Nelle pieghe di un paese come la nostra Italietta, in cui lo sport a scuola continua ad arrancare nonostante la valanga di medaglie olimpiche, il calcio giovanile è un paradigma delle nostre esistenze. L’Io narrante è quello di un padre che diventa dirigente accompagnatore e compila il diario di bordo di un viaggio lungo 13 anni. Scrutare e riflettere su questo cammino, senza puzza sotto il naso, è consigliabile per una sana e corretta sociologia. Vale molto di più di mille analisi radical chic, in particolare di una sinistra che ha sempre guardato lo sport dall’alto in basso, salvo poi scendere in piazza e tifare Italia quando c’è odore di Mondiale».
Sul blog di approfondimento culturale Minima & Moralia, Edoardo Rialti scrive una recensione dotta – as usual – ma sentita, dedicata al padre che è stato un noto cronista delle imprese della Viola, dal titolo «Sugli spalti del calcio giovanile con Wu Ming 4»:
«Il rapporto padre figlio non è il centro, emerge e scompare come una testa che sbuchi da un’acqua circostante ed è proprio quell’intorno che conta davvero. La storia di una comunità e di una esperienza condivisa. Quella della squadra nel suo complesso, delle vite dei genitori e parenti, degli allenatori e amministratori».
Sul Corriere dello Sport del 6 aprile, la recensione di Rialti viene ripresa con un bel ricordo di suo padre da parte dei colleghi giornalisti. Si intitola «Il pallone nel nome del padre»:
«Il rapporto padre-figlio, il ragazzo sul campo di calcio e il genitore in tribuna, al seguito della squadra di cui è anche accompagnatore. E intorno a questo rapporto le considerazioni sulla vita e le interazioni sociali che si sviluppano intorno a una partita di calcio dilettantistico, universo di enormi passioni».
Il tour di presentazioni de Il calcio del figlio comincia domani, 9 aprile, alle 18:30, dalla sede dell’Atletico San Lorenzo, in quel di Roma.
1c. Mensaleri
Wu Ming 2 sta terminando la stesura del suo nuovo romanzo solista. Titolo ormai designato: Mensaleri. Dopo Pasqua inizierà il lavoro di revisione: lima e forbici, viti e bulloni. La copertina sarà disegnata da Andrea Alberti. Al momento ne abbiamo scelta una, «tra gli Einstürzende Neubauten e Matteo Guarnaccia», che comparirà nelle anticipazioni per gli addetti ai lavori. Quella definitiva arriverà sugli scaffali intorno alla metà di ottobre. Insieme al resto del libro, si spera.
1d. In tutto questo, non crediate che non stiamo già pensando…
…al nuovo romanzo della band. Da alcuni mesi, una volta alla settimana, facciamo tormenta de cerebros, fissiamo idee, definiamo personaggi, ci assegniamo compiti. Le storie stanno prendendo forma. Cominceremo a scrivere in autunno. Su tempi e data d’uscita, per ora non diciamo nulla.
2. Libri già scritti che continuano a viaggiare
2b. Gli uomini pesce, speciale n. 6
Mentre scriviamo, il tour de Gli uomini pesce ha toccato la bellezza di 62 presentazioni, dunque è poco oltre la metà.
Ricordiamo che il calendario è pieno zeppo e dunque già chiuso, salvo per inviti da Bologna e immediati dintorni. Wu Ming 1 viaggerà fino agli ultimi giorni di ottobre, dopodiché passerà il testimone a Wu Ming 2, che porterà in giro Mensaleri.
Da quel momento, Wu Ming 1 non sarà più disponibile per “normali” presentazioni, ma solo per iniziative specificamente legate ai temi de Gli uomini pesce.
A parte le nuove recensioni che ci accingiamo a segnalare, le notizie di rilievo riguardano la musica.
■ La sera del 22 marzo scorso ha debuttato allo Spazio Stria di Padova Sonic Suite aka The Gustafsson Files, reading/concerto tratto da Gli uomini pesce, in particolare dai capitoli in cui è in scena il musicista Arne aka Sonic in arte SonicAlly/Fonica Mente.
Si tratta di un progetto assemblato dall’attore Marco Manfredi, dallo scrittore e musicista Jadel Andreetto e dai musicisti Stefano D’Arcangelo (ex-Bhutan Clan, ex-Compagnia Fantasma) e Bartolomeo Sailer in arte Wang Inc.
La suite dura un’ora, qui proponiamo all’ascolto un brano.
Fnord! – fece il tarabusino
– Fnord! – fece il tarabusino (10:40)
Si stanno materializzando altre date per l’estate e l’autunno, al momento tutte in Emilia. Chi fosse interessato può scriverci e inoltreremo alla band.
■ Ne avevamo annunciato l’arrivo e finalmente eccolo: Lovecraft nel Polesine 25. La nuova edizione del concept album di Jet Set Roger comprende un libro di 28 pagine con un’introduzione, un testo di WM1, foto inedite e nuove tavole di Aleksandar Zograf, che si aggiungono al bellissimo fumetto già incluso nella prima uscita.
L’album è interamente ascoltabile e il disco-libro ordinabile qui.
Jet Set Roger eseguirà dal vivo Lovecraft nel Polesine il 13 aprile a Lodi (versione piano solo); il 15 maggio a Borgo San Giacomo (BS, piano solo); il 6 giugno a Ferrara (con la band) e il 25 luglio al Lunatico Festival di Trieste (con la band). I dettagli dell’evento lodigiano sono nel calendario di marzo-aprile, gli altri li comunicheremo tra due settimane in quello di maggio-giugno-luglio.
■ Un florilegio di recensioni de Gli uomini pesce si trova a questa pagina. Rispetto all’ultimo speciale dedicato al libro, le novità sono:
■■ Un visionario (anche più del solito!) articolo di Lorenzo Mari su Pulp Magazine (il pezzo di Enrico Manera su Jacobin Italia è stato un vero e proprio guanto di sfida. Ora però è quello di Mari a essere una sfida per altri, chissà in quali direzioni si spingeranno gli aspiranti al record…);
■■ una bella recensione apparsa sulle pagine vercellesi de La Stampa a firma di Elisabetta Dellavalle dell’Istorbive (Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea nel biellese, nel vercellese e in Valsesia);
■■ un’altra bella recensione a firma di Simone Farello apparsa sul blog Tre buoni motivi per leggere.
■ Extra florilegium segnaliamo anche la divertente e divertita recensione apparsa sul blog A furia di leggere, che si conclude così:
«Parole nuove imparate: allure, golena, ridanciana, iconemi, eponimo, pareidolia, desco, galaverna, eoni, cogitabondo, aviolanci, neopicaresco, eerie, obtorto collo, promenade, confianza, prosodico, anacoreta, eulogia, cascami, liminali, berserker, inane, scarezzo, norreno e con stupore spregio […] Me le sono segnate, perché come diceva Don Milani: “ogni parola che non impari oggi è un calcio nel culo domani”.»
2c. Il ritorno de La macchina del vento
Come dovrebbe ormai sapersi, Gli uomini pesce è anche un seguito del precedente romanzo di Wu Ming 1 La macchina del vento (Einaudi, 2019).
Non è indispensabile aver letto quello per leggere questo, e nemmeno viceversa, ma i collegamenti sono numerosi, a partire dal personaggio in comune: il ferrarese Erminio Squarzanti, che ne La macchina del vento è confinato sull’isola di Ventotene, mentre ne Gli uomini pesce è partigiano nel delta del Po, perseguitato politico nel dopoguerra e amico per la pelle del protagonista Ilario Nevi.
Visti i rimandi, all’uscita de Gli uomini pesce l’Einaudi ha predisposto una ristampa cautelativa de La macchina del vento, che nel 2024 è così giunto alla sesta edizione.
Poi è scoppiato il putiferio, quel putiferio, era ben difficile non accorgersene… Clowns and jokers si son messi a straparlare del “manifesto di Ventotene” ecc. Chi aveva letto La macchina del vento – ove si raccontano anche la stesura del suddetto manifesto e le reazioni che esso suscitò fra i pochi confinati che lo lessero – ha cominciato a consigliarlo, e così, gira che ti rigira, l’Einaudi si è ritrovata con le scorte esaurite.
Da qui la decisione di ri-ristampare. Eccoci dunque alla settima edizione.
2d. Ufo 78 in castigliano
Finora il nostro Ufo 78 era stato tradotto in francese, tedesco, greco e catalano. Ebbene, dal 7 maggio, grazie alle edizioni Anagrama, sarà disponibile anche in castigliano (solitamente chiamato “spagnolo”, ma “castigliano” è più preciso).
3. Laboratori e progetti vari
3a. Nonturismo
Sono in preparazione due nuove guide della collana «nonturismo», curate da Wu Ming 2. Dopo le «deviazioni inedite raccontate dagli abitanti» di Bologna, Ancona e Arcevia, a giugno sarà la volta della Val di Fiastra, in provincia di Macerata, dove una «redazione nomade» di una ventina di persone ha camminato per cinque giorni su un percorso ad anello tra i paesi di Loro Piceno, Sant’Angelo in Pontano, San Ginesio, Ripe San Ginesio, Colmurano e Urbisaglia.
La guida rispetta la consuetudine di dare indicazioni sul sentiero, per chi volesse ripetere l’esperienza, ma per il resto si concentra sul senso dei luoghi, più che sul loro aspetto, sui fili che s’intrecciano nella trama del paesaggio, sugli iconemi che lo caratterizzano e fanno sentire a casa chi ci abita.
Prima della fine dell’anno, a novembre, uscirà anche il volume dedicato all’Appennino che s’incontra risalendo le valli del Reno e del Setta, nel territorio della Città Metropolitana di Bologna: da monte Sole verso sud, in direzione del confine con la Toscana. Come sempre il testo sarà il prodotto di una «redazione di comunità», del lavoro sul campo di due antropologhe – Brenda Benaglia ed Eleonora Adorni, – di un laboratorio di scrittura collettiva e del coordinamento di Sineglossa. A questo si aggiunge la consulenza del comitato «Un altro Appennino è possibile», che prosegue le sue attività, ben oltre i ricorsi legali contro i nuovi impianti sul Corno alle Scale.
Entrambi i libri, pubblicati da Ediciclo, conterranno illustrazioni, – non fotografie, – pensate, commissionate e montate da Atelier Tatanka.
3b. Scritture collettive
Il prossimo fine settimana, 12 e 13 aprile, ci sarà il terzo e ultimo appuntamento di Fantasmi liquidi, il laboratorio di scrittura collettiva del paesaggio, ideato da Wu Ming 2 e inserito all’interno del progetto WALC delle università di Bologna, Milano Bicocca e Padova. Dopo il sentiero sul canale Navile e quello sul torrente Ravone, si percorrerà a più piedi, e si racconterà a più mani, il torrente Savena, da Rastignano a San Lazzaro, ovvero il tratto devastato dai cantieri di una grande arteria stradale, con centinaia di alberi abbattuti, dissesto idrogeologico e conseguenti inondazioni. Le iscrizioni sono ormai chiuse: invitiamo tutti e tutte a partecipare, il 12 aprile, al Climate Pride, che purtroppo coincide con l’iniziativa, già fissata in calendario molti mesi fa.
Volge al termine, previsto per maggio, anche la 12ª edizione del Laboratorio di scrittura collettiva meticcia condotto da Wu Ming 2 all’università di Bologna, mentre si è concluso in marzo quello analogo in collaborazione con la Scuola di studi superiori «G. Leopardi» e l’università di Macerata. I quattro racconti collettivi verranno pubblicati prima dell’estate dalla casa editrice dell’ateneo.
4. Circo: l’Uomo calamita e non solo
Nel corso di quest’anno L’uomo calamita avrebbe dovuto concludere la sua lunga tournée, iniziata nel 2018, con pochissime recite fino all’estate. In realtà ce ne saranno quasi una ventina, arrivando così a 138 repliche: Scandiano, Correggio, Cervia, Pescara, Pesaro, Mestre…
Nel frattempo ci sarà qualche assaggio, anteprima e work in progress del nuovo spettacolo di Giacomo Costantini e Wu Ming 2, questa volta affiancati da Clio Gaudenzi e dalle sonorità di Mirco Mencacci.
Infine, l’ultimo weekend di luglio vedrà un altro esperimento di circo, teatro, musica e letteratura in scena negli spazi di Castel Sant’Angelo a Roma, in uno spettacolo «site specific» pensato apposta per quel contesto da Costantini e Wu Ming 2, con ospiti speciali e funamboliche collaborazioni.
5. Film: Romagna tropicale e La valle ferita
Nel 2024 abbiamo preso parte, con le nostre parole e voci, a due diversi documentari a tema ambientale: Romagna tropicale di Pascal Bernhardt e La valle ferita di Alessandro Scillitani. Entrambi continuano a girare, distribuiti in modo indipendente e mantenuti vivi dal passaparola. Su questo pubblicheremo aggiornamenti approfonditi. Nel frattempo, segnaliamo le prossime date.
Da qui all’estate Romagna tropicale sarà proiettato a Carpi (MO), Ferrara, Finale Emilia (MO), Forlì, Milano, Modena e Roma. Il calendario è qui. Le istruzioni per organizzare una presentazione sono invece qui.
La valle ferita è già stato proiettato e discusso diverse volte tra le province di Reggio Emilia e Parma, che sono le più direttamente interessate dal progetto di costruire una diga, e un lago artificiale, nell’alto corso del torrente Enza. I prossimi appuntamenti sono per il 10 aprile, al Teatro Bismantova di Castelnovo Monti, e il 16 maggio a Fano, prima data fuori regione.
Sempre da Reggio Emilia, ci teniamo a segnalare la raccolta fondi per coprire le spese legali di 9 persone che sono indagate per aver impedito, sedendosi a terra, l’avvio del cantiere per distruggere un bosco spontaneo di quattro ettari, nel quartiere Ospizio, al posto del quale dovrebbe sorgere un grande supermercato Conad, un parcheggio da 650 posti e altri edifici. Le querele sono per i reati di violenza privata, invasione di terreni aggravata e concorso in danneggiamento.
Per ora è tutto
Ricordiamo che gli appuntamenti di aprile 2025 sono qui. Il prossimo calendario uscirà a fine mese. Ci vediamo in giro.