Domenica. Alla Bolognina. Contro un potere che vuole distruggere uno spazio comunitario di laboratori, arti, musiche e mestieri, per ancora una volta asfaltare e ancora una volta cementificare. Clicca la locandina per ingrandirla. Questa la versione stampabile. E già che ci siamo…
…ecco il volantino “B come Bugie” realizzato dal Comitato Art. 33, promotore del referendum che interpella i cittadini sulla pilla sborsata ogni anno dal Comune di Bologna alle scuole private paritarie. Contiene i dati più completi e aggiornati esistenti a Bologna, alcuni mai divulgati prima.
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Il Comitato Articolo 33 può contare su non più di una quarantina di persone per coprire l’intera città. I soldi stanno a zero. Quindi noi bolognesi sappiamo cosa dobbiamo fare.
Prendiamone tutti. Stampiamolo e portiamolo a scuola, in università, nei luoghi di lavoro; lasciamolo nei bar, nelle biblioteche, nei parchi; lasciamolo sui treni, alle fermate degli autobus, nelle buchette della posta; attacchiamolo nelle bacheche pubbliche, diffondiamolo con ogni mezzo necessario, facciamoci aeroplanini e lanciamoli giù dalla collina in un giorno di vento, giù, verso la città che deve sapere, verso i bolognesi quotidianamente esposti alle verità di comodo del governissimo di fatto Merola-PdL-Lega-Caffarra-CL. La srà dûra, ma bisogna gettare il cuore oltre l’ostacolo.
Con alcun* di voi ci si vede stasera alle 20:30 in via Zamboni 13, Sala del consiglio provinciale. Diremo la nostra su spazi, produzione di cultura e politiche culturali a Bologna, con la non-chalance che notoriamente ci contraddistingue. Qui altri dettagli.
Insomma, sì, stiamo rompendo le balle.
Avete tutta la mia solidarietà: so fin troppo bene cosa significa non avere i soldi per il volantinaggio.
Per quanto riguarda gli eventi che organizzate a Bologna mi dispiace non partecipare, ma sempre per questione di soldi non posso permettermi di viaggiare soventemente.
WM4 a Radio Città Fujiko:
http://www.radiocittafujiko.it/news/referendum-scuole-private-la-cultura-si-ribella-a-merola
Un bell’articolo di Francesca Coin sul Fatto Quotidiano:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/04/11/bologna-referendum-sui-finanziamenti-alla-scuola-spaventa-partiti/558453/
Sto linkando il sito dell’appello e i vari articoli che proponete di volta in volta, sulle pagine dei miei colleghi insegnanti della scuola pubblica, tra i quali, purtroppo noto una certa indifferenza e non ne capisco la ragione visto che il tema dei tagli si sta manifestando in tutta la sua evidente chiarezza proprio a chi nella scuola pubblica lavora.
Amarezza…
Ho notato, invece, una maggiore sensibilità da parte degli studenti di liceo ed università che hanno firmato immediatamente l’appello e hanno cercato di diffondere la notizia per fare rete.
Sta di fatto che il vero mistero è che le cause che interessano ai molti debbano sempre essere combattute da pochi e con pochi mezzi. Questo è il grande paradosso della nostra società.
Tenete duro e speriamo che riusciate a portare a casa il risultato.
Risposta a Raffaele Persiano e a tutti i nostri fan nella dirigenza del #PD di #Bologna
Ringraziamo tutti i dirigenti, consiglieri locali e amministratori del PD che negli ultimi tempi, mentre prendevano posizione contro di noi, si sono sentiti in dovere di premettere che hanno letto e amano i nostri libri, che ci rispettano come romanzieri etc. Non siamo tanto maliziosi da dubitare della sincerità del loro apprezzamento.
Dopo Marco Monari e Benedetto Zacchiroli, l’ultimo a elogiarci – ultimo in ordine meramente cronologico, s’intende – è Raffaele Persiano, responsabile dell’organizzazione del partito, il quale concede – sia pure en passant – che siamo «bravi scrittori», poi ci accusa di non conoscere il regolamento comunale in materia di referendum, che riconosce tre soggetti in campo: il comitato promotore, il Sindaco e i partiti rappresentati in Consiglio comunale.
Proprio perché lo conosciamo, invece, sappiamo che spetta al Sindaco scegliere come usare lo spazio che gli viene assegnato dal regolamento: può essere arbitro per tutti i bolognesi o giocatore per una delle due parti in campo. E’ una scelta politica.
E sarebbe una scelta politica anche quella di continuare per la stessa strada in caso di vittoria della A, infischiandosene del parere della cittadinanza, come preannuncia di voler fare il sindaco Merola.
Quanto alle perplessità sulla nazionalizzazione della questione referendaria, Persiano potrebbe cominciare proprio con l’interrogarsi sul perché questo referendum susciti tanto interesse anche oltre i confini di Bologna, invece di nascondersi dietro ai bambini. A meno che non voglia accontentarsi della risposta del suo collega di partito, l’assessore Lepore, il quale parla di un’imminente invasione marziana, guidata da Stefano Rodotà, Salvatore Settis, Margherita Hack e Luciano Gallino.
Wu Ming contro il PD: «Vi nascondete dietro i bambini»
“Corriere della sera”, edizione on line delle pagine bolognesi.
Carlo Freccero sul #referendum di #Bologna:
“Se vincono gli anti-referendari vuol dire che qualcosa si è spezzato, e questa frattura condizionerà le politiche di welfare nazionali. La terza via è stata un disastro. [L’opzione B] sarà il segnale che il PD è un partito né di destra né di sinistra, il partito del ‘buon senso’, nell’accezione deteriore del termine.”
Intervista completa qui:
http://www.wumingfoundation.com/images/Freccero_su_Referendum.jpg
Occhio anche all’articoletto di spalla, perché svela uno dei retroscena di questa storia… ovvero perché la class action referendaria è una spina nell’alluce dell’amministrazione.
Ho letto del murale in giro e voglio proprio vederlo dal vivo. Ma domenica davanti al murale di Blu che succederà?
Illustreremo il murale e proveremo a interpretarlo, cercando di decifrarne i dettagli (che sono davvero tanti).
curioso come anche a HK il governo stia finanziando le scuole private (ma solo per i più danarosi degli expats) http://www.scmp.com/news/hong-kong/article/1212573/hk-government-allocates-3-new-sites-boost-international-school-places
(articolo di oggi)
e che questo stia creando scontento e critiche (anche tra gli expats meno ricchi):
“Ip criticised the government for building more schools for the private sector without looking at core problems in the local system. Such schools would be in more demand and increasingly cater for the wealthy, he said.”
Il bello è che stiamo parlando di Hong Kong, dove il “parlamento” è in gran parte scelto dalle compagnie finanziarie anziché per elezioni, insomma il cuore del capitalismo reale. Un posto dove aprire e gestire un conto corrente e conto titoli è gratuito.
Se perfino lì fischiano le orecchie quando i soldi pubblici vanno in privatissime mani… la domanda è: quanto a destra è il piddì bolognese?
Una giornata come tante altre sotto le due torri. Dopo l’affondo di Wu Ming, di Carlo Freccero, di Angelo Guglielmi…
…Sbrocco del sindaco e a seguire replica del Comitato Articolo 33:
http://bologna.repubblica.it/cronaca/2013/04/12/news/merola_referendum_ho_preso_impegno-56492636/
Last but not least:
E’ di questa sera la notizia che il sindaco Virginio Merola utilizzerà gli spazi pubblicitari di pertinenza del sindaco per fare propaganda per l’opzione B, ovvero cederà i propri spazi al comitato per la B. Quindi il panorama sarà questo: 1/3 degli spazi al Comitato promotore, 1/3 degli spazi ai gruppi politici (di cui una schiacciante maggioranza sostiene la B), e 1/3 degli spazi, che il regolamento assegna al sindaco garante, subappaltati al Comitato per la B.
Più impari di così la partita non potrebbe essere. Terreno difficile, tutti i poteri economici e politici contro, un’impresa folle…
Scusate, ma la citazione viene da sé:
http://www.youtube.com/watch?v=ChaVqkgY8Rg
Buona serata e buona sorte a tutti.
È una scomessa sull’esistenza di un intelletto più testicolare di quello di Sauron?
E del resto, von Schlieffen, a chi gli domandava se osasse paragonarsi al genio di Annibale per il suo piano in preparazione della Grande Guerra, rispose: mi basta sapere che i miei avversari sono all’altezza di Varrone :-)
Bella concezione di democrazia da parte di un esponente del Partito Democratico (o forse “poco” democratico).
Ma poi non capisco una cosa: se, comunque vada, lui se ne strafotterà dell’esito del referendum, e “tirerà dritto” col suo programma (che siccome prevede il sistema integrato pubblico, ovviamente prevede che in mancanza di fondi si taglia al pubblico e non al privato, non fa una grinza), perchè spendersi tanto affinchè i bolognesi votino B?
Azzardo una risposta, ma è soltanto un’ ipotesi. Merola, lo dice chiaramente, intenderà continuare con l’opzione B in ogni caso. Adesso, mettiamo che per disgrazia vinca l’opzione A. Il sindaco si troverebbe in una posizione difficile: quella di andare contro il parere dei cittadini. Sarebbe veramente poco democratico. L’assessore addirittura si rammarica che “si usi Bologna per una battaglia nazionale”, perchè sanno benissimo che in questo periodo non si possono proprio permettere il lusso di sembrare un partito “poco” democratico, che non sa ascoltare la gente.
Ecco allora che diventa di vitale importanza che vinca l’opzione B: in questo modo si farebbero comunque delle scelte classiste, neoliberiste, cielline ecc. ma con il beneplacito dei bolognesi, nel pieno rispetto della democrazia.
Un tale cantava: “democrazia è partecipazione”. Il signor Merola, se ha a cuore la democrazia, dovrebbe avere il massimo rispetto per un referendum consultivo.
Oops, ho avuto un lapsus: Gaber cantava che “libertà è partecipazione”, ma fa il succo del discorso rimane. Sarebbe stato meglio, a questo punto, se Merola fosse stato del Partito delle Libertà :-D
[…] Il dibattito è partito ingessato – nel senso ospedaliero del termine – poi ha preso un po’ di vita e colore sulle guance, ma a un certo punto si è trasformato in una sorta di Marat/Sade, sfociando in un clima di «sbrocco» ben rappresentativo dell’andazzo in città. Questo per quanto riguarda il fronte degli spazi assenti o minacciati. Ne riparleremo tra poche ore a Occupy Mordor. […]
http://www.radiocittafujiko.it/quando-l-arte-e-politica-rievocazione-e-cultura