Tutto comincia con poche ma esplosive righe della nostra amica Mariana nella mailing list di Resistenze in Cirenaica:
«Questa domenica arriva a Bologna Alejandra Naftal, la direttrice del museo della memoria sorto nel sito dove aveva sede la Esma (Escuela de mecánica de la Armada), uno dei peggiori centri clandestini di detenzione durante l’ultima dittatura argentina, dal quale sono scomparsi migliaia di desaparecidos. Per poter trasformare il sito in un luogo della memoria varie associazioni e militanti hanno dovuto lottare. Ora è un luogo in cui si pratica la memoria attiva attraverso diverse attività. Non solo è possibile vedere gli spazi che hanno tenuto in prigionia donne e uomini, la sala parto dalla quale almeno un centinaio di bambini sono stati rubati alle loro famiglie e dati in adozione a famiglie legate al regime, ma anche gli spazi che occupavano i servizi segreti […] Oggi, nel Sito de Memoria Esma, tutte le settimane si organizza la “visita de las Cinco”, il giro delle cinque pomeridiane, in cui sopravvissuti e parenti delle vittime raccontano le loro storie.»
Da qui la proposta: organizziamo un incontro con Alejandra. Facciamolo come RIC. Proponiamolo al Vag61. Coinvolgiamo il centro di documentazione Lorusso/Giuliani.
Dal 2015 il cantiere culturale permanente Resistenze in Cirenaica si occupa di memorie, luoghi della memoria, lotte per la memoria. Memorie della dittatura fascista e del colonialismo italiano. Memorie inscritte nel paesaggio urbano o, al contrario, rese invisibili. Cancellate. Rimosse. A Bologna e non solo. Abbiamo ospitato i racconti di altre esperienze in giro per l’Italia. Stavolta – ci siamo detti – confrontiamoci con uno dei più importanti laboratori sulla memoria a livello mondiale: l’Argentina! Un incontro transcontinentale e transemisferico. Chiediamo ad Alejandra di spiegarci come hanno lavorato all’ex-ESMA.
Glielo abbiamo chiesto.
E così, ci vediamo venerdì 5 ottobre, alle 19:30.
Vag61, via Paolo Fabbri 110, rione Cirenaica, Bologna.