Il 7 novembre 2019 pubblicavamo il comunicato col quale il «collettivo di collettivi» Resistenze in Cirenaica rivendicava l’intitolazione dal basso di un giardino pubblico ancora senza nome al compagno Lorenzo Orsetti detto «Orso», nome di battaglia «Tekosher», caduto in Siria nella lotta contro l’ISIS.
Oggi, 31 gennaio 2020, la targa è stata rimossa. Ora il giardino ha un altro nome, un nome «con tutti i crismi» burocratici e amministrativi.
La targa in memoria di Orso sarebbe potuta rimanere, perché no? Tanti luoghi delle nostre città hanno un nome ufficioso e uno ufficiale, coesistenti e mai confusi l’uno con l’altro. Tantopiù che parliamo di un giardino pubblico, senza numeri civici, dove non poteva sorgere alcun equivoco o disguido. E invece no, il nome di Orso lo si è voluto rimuovere ed è stato rimosso, senza alcuna remora.
RIC ha appena pubblicato sul proprio blog alcune considerazioni sull’episodio.
[…] Molte volte però accade che le istituzioni vogliano cancellare la memoria, e quando questo accade in una città come Bologna, una settimana esatta dopo le ultime elezioni regionali durante le quali tante parole sono state spese, la cosa fa più male. Fa male a Lorenzo, fa male a quell’idea di vita che un mondo diverso e migliore sia possibile, fa male alla Città di Bologna (clicca qui). […]
Il 29 febbraio Orso, partigiano tra i partigiani, torna in Cirenaica.