Galleria collegata al post «Dal dirupo di Sabbiuno, 25 aprile 2020. Come e per cosa lottare nelle fasi 2 e 3 dell’emergenza coronavirus».
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- Cartello affisso la notte tra il 24 e il 25 aprile all’ingresso del parco delle Caserme Rosse, via Corticella, quartiere Navile. Durante l’occupazione, le Caserme Rosse furono un luogo di detenzione e smistamento di prigionieri destinati ai lager nazisti. Clicca per vedere tutta la galleria.
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- Cartello affisso in via di Vincenzo, quartiere Navile, sotto la targa che commemora i partigiani Bruno Monterumici e Vasco Mattioli.
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- Cartello affisso in via Barbieri, quartiere Navile, sotto la targa che ricorda il partigiano Luciano Proni, nome di battaglia «Kid».
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- Cartello affisso in via di Saliceto accanto alla targa che commemora il partigiano Dante Palchetti.
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- Cartello affisso in via Spada, quartiere navile, sotto la targa che commemora il partigiano Amos Facchini.
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- Cartello affisso in via Bentivogli, rione Cirenaica, quartiere San Donato-San Vitale, sotto la lapide che ricorda 33 partigiani bolognesi.
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- Cartello affisso in via Piana, quartiere San Donato-San Vitale, sotto la lapide che ricorda 14 partigiani caduti.
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- Cartelli affissi in via della Crocetta, quartiere Porto-Saragozza, sotto la targa che ricorda i partigiani del rione.
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- Cartello affisso sotto la lapide dedicata all’infermeria partigiana di via Andrea Costa.
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- Cartello affisso sull’ingresso principale dello stadio. All’interno dello stadio si trova anche la lapide dedicata all’allenatore del Bologna FC Arpad Weisz (1896-1944), costretto a lasciare la squadra cittadina all’entrata in vigore delle leggi razziali fasciste e a riparare in Francia, e successivamente morto ad Auschwitz insieme a tutta la famiglia.
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- Cartello affisso sotto il portico dello stadio Dall’Ara, sotto la targa che ricorda i partigiani dell’allora quartiere Costa-Saragozza.
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- Cartello affisso in via Irma Bandiera, quartiere Porto-Saragozza, sotto la lapide che ricorda la partigiana che dà il nome alla via, uccisa a 29 anni, dopo essere stata torturata per giorni e accecata dai fascisti.
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- Cartello affisso in Piazza San Giovanni in Monte, sito del vecchio carcere, accanto alla lapide che ricorda la “grande fuga” di oltre trecento prigionieri politici e comuni, organizzata da un commando di dodici partigiani della VII GAP.
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- 24 aptile 2020, Porta Lame. Il Monumento al Partigiano e alla Partigiana fu realizzato nel 1947 dallo scultore bolognese Luciano Minguzzi, per commemorare la Battaglia di Porta Lame, usando il bronzo di una statua equestre del duce rimossa dallo stadio. La statua equestre era già stata decapitata la sera del 25 luglio 1943, dalla folla tumultuante che festeggiava la caduta del fascismo.
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- Cartello affisso sul «Muro della Resistenza» della scuola media Dozza, in via Marzabotto.
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- Cartello affisso sul «Muro della Resistenza» della scuola media Dozza, in via Marzabotto.
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