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Notizie

«Viva Menilicchi!» | Notizie, materiali e racconti in vista del Grande Rituale Ambulante.

Ormai a una settimana dal primo Grande Rituale Ambulante contro il Colonialismo, che si terrà a Palermo il 20 ottobre, nell’ambito di Manifesta 12, pubblichiamo in calce a questo post alcune notizie utili per chi vorrà partecipare, mentre qui sopra, in apertura, trovate il video realizzato dal collettivo Fare Ala per l’installazione Viva Menilicchi! al Teatro Garibaldi. Il film è pensato come teaser di un lungometraggio che documenterà l’intero progetto, compresa la benandanza per le vie della città.

In quella stessa installazione, abbiamo anche esposto una grande mappa della città, con 37 luoghi abitati dagli spettri del colonialismo. Il rituale del 20 ottobre non li toccherà tutti, e altri se ne aggiungeranno, ma nel frattempo abbiamo trasformato quella mappa in uno storymap, con immagini, parole e segnaposti, che potete leggere e guardare cliccando sull’immagine qui sotto. Prosegui la lettura ›

#Bologna, 5 ottobre 2018, ritorna Resistenze in Cirenaica. Lotte per la memoria attiva a confronto: Italia e #Argentina

Clicca per ingrandire.

Tutto comincia con poche ma esplosive righe della nostra amica Mariana nella mailing list di Resistenze in Cirenaica:

«Questa domenica arriva a Bologna Alejandra Naftal, la direttrice del museo della memoria sorto nel sito dove aveva sede la Esma (Escuela de mecánica de la Armada), uno dei peggiori centri clandestini di detenzione durante l’ultima dittatura argentina, dal quale sono scomparsi migliaia di desaparecidos. Per poter trasformare il sito in un luogo della memoria varie associazioni e militanti hanno dovuto lottare. Ora è un luogo in cui si pratica la memoria attiva attraverso diverse attività. Non solo è possibile vedere gli spazi che hanno tenuto in prigionia donne e uomini, la sala parto dalla quale almeno un centinaio di bambini sono stati rubati alle loro famiglie e dati in adozione a famiglie legate al regime, ma anche gli spazi che occupavano i servizi segreti […] Oggi, nel Sito de Memoria Esma, tutte le settimane si organizza la “visita de las Cinco”, il giro delle cinque pomeridiane, in cui sopravvissuti e parenti delle vittime raccontano le loro storie.» Prosegui la lettura ›

Calendario di Wu Ming, autunno 2018. Presentazioni, reading, conferenze, camminate, #Proletkult

Proletkult è ormai sulla rampa di lancio. 23 ottobre.

28 settembre
FORLÌ
Wu Ming Contingent suona La Terapia del Fulmine
nell’ambito della Settimana del Buon Vivere

12 ottobre
ROMA
Wu Ming Contingent suona La Terapia del Fulmine
CSOA Ex-Snia, via Prenestina 173
nell’ambito di Logos – Festival della parola.
Dettagli a seguire.

16 ottobre
CORREGGIO (RE)
Il pendolo di Foucault trent’anni dopo
Incontro con Wu Ming 1 su letteratura e teorie del complotto
h.21, Biblioteca comunale Giulio Einaudi
viale Cavour 7
nell’ambito della rassegna «Il monastero del proprio spirito».

19 ottobre
PALERMO
Presentazione in anteprima di Proletkult.
con Wu Ming 2 e Salvatore Cavaleri.
h. 18, Parco del Complesso monumentale dello Steri
Piazza Marina 59/61
Nell’ambito del Festival delle letterature migranti.

20 ottobre
PALERMO
Viva Menilicchi!
Grande Rituale Ambulante contro il colonialismo
con Wu Ming 2, Fare Ala, Palermo Non Discrimina, Arci Porco Rosso,
Donne di Benin City, Refugees Welcome e tanti altri.
Tutti i dettagli qui.

23 ottobre
IN TUTTA ITALIA
Arriva in libreria Proletkult.
Prenotalo nella tua libreria di fiducia.
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«Viva Menilicchi!» – Tra un mese a Palermo, il Grande Rituale Ambulante contro il colonialismo.

Una “lingua di Menelicche” lanciata da mani ignote, abbatte la statua di Francesco Crispi
(dal video di Fare Ala per il progetto di Wu Ming 2 “Viva Menilicchi!” @ Manifesta 12, Palermo.)

Manca ormai soltanto un mese al Grande Rituale Ambulante “Viva Menilicchi!”, momento clou dell’omonimo progetto orchestrato da Wu Ming 2 per Manifesta 12. Prima dell’estate, vi abbiamo raccontato com’è nata la nostra partecipazione alla Biennale d’Arte Nomade, nonché i principali ingredienti del nostro intervento:

  • Una ricerca sui luoghi della città di Palermo attraversati dai fantasmi del colonialismo italiano.
  • Un’installazione al Teatro Garibaldi, realizzata dal collettivo Fare Ala, con mappe, video, documenti d’archivio, immagini e testi.
  • La camminata in programma il 20 ottobre, dal mattino alla sera, per circa 16 chilometri, con incontri, letture, attacchi psichici e guerriglia odonomastica.

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Complottismi vs. potenza della letteratura. Intervista al quotidiano francese «L’Humanité», versione integrale

L’Humanité celebra il «Book Bloc» studentesco, Roma, autunno 2010.

Oggi sul quotidiano francese «L’Humanité» c’è un lungo speciale dedicato a complottismi e mitopoiesi, che prende le mosse dal fenomeno #QAnon e risale al Luther Blissett Project, includendo un’ampia intervista a noialtri, incentrata sul «che fare».

Sul nostro Tumblr si può leggere la versione integrale dello speciale (in francese).

Qui proponiamo la traduzione in italiano dell’intervista.

Potenza della narrativa | «Se un romanzo genera un tale tsunami, la letteratura è ancora importante.»

Wu Ming, il collettivo di scrittori italiani, esamina le tracce di uno dei loro romanzi, Q, seminate nel delirio QAnon. E difende una pratica politica dell’arte che sovverta, con narrazioni altre, il semplicismo dei dominanti, complottisti o meno.

Intervista realizzata da Thomas Lemahieu

Il loro nome è nessuno. Anzi, non ce l’hanno, un nome: in mandarino, Wu Ming significa  «nessuno» o «senza nome». Con questo pseudonimo, infatti, si è fatto conoscere il collettivo di scrittori italiani che interviene oggi su queste pagine. Molto noti in Italia e in numerosi altri paesi, un po’ meno in Francia, dove le loro opere sono quasi tutte tradotte e pubblicate delle edizioni Métailié, i Wu Ming si dedicano da oltre vent’anni a un’opera romanzesca eminentemente politica, sia nel contenuto sia nella forma. Firmato Luther Blissett – nome del collettivo che negli anni Novanta si impegnava a seminare il caos nel sistema mediatico italiano –, il loro primo grande romanzo, Q (pubblicato in Francia dalle Éditions du Seuil nel 2001, col titolo L’Œil de Carafa), divenne in breve tempo uno dei riferimenti dei sorgenti movimenti altermondialisti. Vent’anni dopo, è proprio quel libro, insieme alle pratiche di guerriglia comunicativa dei Wu Ming, ad apparire in filigrana in QAnon, l’ultima teoria del complotto in voga tra i sostenitori di Donald Trump. Cosa che dà loro l’occasione, in questa lunga intervista, di dirottare [détourner] e scompigliare a loro volta i racconti semplicistici dei fascisti, e di porre l’accento sulla potenza di una letteratura che possa contrastare sia le narrazioni dei dominanti sia quelle dei loro epigoni complottisti.

Quali sovrapposizioni vedete tra il vostro romanzo Q e il delirio trumpiano-cospirazionista QAnon? E come le interpretate? Prosegui la lettura ›

#QAnon, la teoria del complotto che fa impazzire la destra USA. Una beffa ispirata al nostro romanzo Q?

QAnon

In short, one could say that Luther Blissett’s pranks were against stupidity whereas QAnon fosters and escalates stupidity.» (Florian Cramer)

Da mesi nella destra americana – Alt-Right, trumpisti, suprematisti bianchi ecc. – tiene banco una teoria cospirazionista – ramificatissima e sempre più delirante – incentrata sui dispacci spediti da un presunta talpa molto interna agli affari di stato.

Fino a pochi giorni fa il fenomeno, partito da 4chan e Reddit, era confinato in alcune frange, ma poi è arrivato fisicamente ai comizi di Trump con magliette, cartelli e slogan, e così hanno cominciato a scriverne il Washington Post e il New York Times, ne ha parlato la BBC ecc.

Da settimane noi Wu Ming riceviamo segnalazioni e link su questa vicenda da parte di persone che ci chiedono di commentarla. Perché?

Perché quei dispacci sono firmati «Q». E nella narrazione che veicolano spiccano elementi plausibilmente ispirati sia al nostro omonimo romanzo, sia alle attività del Luther Blissett Project negli anni Novanta.
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Rotta sulla Stella Rossa. Una collana di fantascienza sovietica ci avvicina al lancio di #Proletkult

[Volentieri pubblichiamo la presentazione della neonata collana Solaris, dedicata ai classici della fantascienza sovietica, per i tipi di Agenzia Alcatraz. La firmano i traduttori e curatori della collana sotto pseudonimo collettivo, i quali ci hanno anche dato una grossa mano con i testi in lingua russa durante la stesura di Proletkult. In un ideale percorso di avvicinamento all’uscita del nostro nuovo romanzo, questi volumi rappresentano una tappa importante, in particolare quelli di A. Bogdanov, di prossima pubblicazione. Buona lettura. – WM]

LO SPAZIO OLTRECORTINA

di Kollektiv Ulyanov

Gli appassionati di letteratura fantastica e fantascientifica sanno che il sogno di esplorazione e conquista dello spazio è stato condiviso da due nazioni – o popoli – che hanno poi materializzato la propria sete di conoscenza ed espansione con reboanti lanci di apparecchi nell’infinita oscurità dell’universo, mettendo persino piede sull’agognato satellite lunare. Gli Stati Uniti e la fu Unione Sovietica sono stati protagonisti di uno scontro durato più di mezzo secolo, di una gara alla colonizzazione spaziale che è, di fatto, terminata con la caduta dello Stato federale comunista nel 1991.

Una battaglia che si compiva non solo a stilettate propagandistiche, ma anche sulle pagine di opere letterarie che hanno fatto la storia di quel genere oggi costretto nell’anglismo sci-fi.

Uno scontro mai davvero aperto fra gli autori delle due fazioni, che ci hanno regalato capolavori da considerarsi pilastri della letteratura tutta, non solo di quei settori troppo spesso definiti di nicchia, di cui la fantascienza stessa ora fa parte. Sì, perché questo genere, soprattutto la fantascienza di inizio Novecento, si componeva di intrugli così visionari e prefiguranti da divenire in seguito realtà; immagini e invenzioni avanguardistiche che tuttavia sono state pian piano dimenticate, al punto da scomparire dagli scaffali delle nostre librerie. Prosegui la lettura ›