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Stiamo scrivendo un romanzo russo.

«Attraverso i mondi e i secoli.»

Per noi è giunto il momento del rompete le righe agostano. Prima di staccare, ci teniamo a dirvi che un nuovo romanzo è in cantiere. Porteremo con noi in ferie la prima dozzina di capitoli da rileggere.
Sarà qualcosa di diverso da quello che abbiamo scritto finora, e al tempo stesso simile.

Se qualcuno fosse curioso di sapere in anticipo di cosa si tratta, è presto detto.
Il romanzo è ambientato in Russia nel primo trentennio del XX secolo.
Sì, avete capito bene. E no, non è quello che si potrebbe pensare.

Abbiamo detto che non scriveremo più romanzi storici come quelli che vanno da Q a L’Armata dei sonnambuli. Quella fase è finita.
Certo, senz’altro sarebbe più semplice dire: «Contrordine compagni, ci eravamo dimenticati una rivoluzione, e siamo proprio nel centenario, sapete com’è…». Invece no. Perché in effetti il nuovo romanzo di Wu Ming manterrà quanto ci eravamo ripromessi. La sfida per noi è proprio questa.

Si potrebbe forse descriverlo come una pozione magica o una ricetta da Pellegrino Artusi: prendete due misure di Victor Serge; una di Walter Tevis; una di Ursula K. LeGuin; un pizzico di Boris Pasternak (senza esagerare, ché quello è un Nobel) e annaffiate il tutto con uno scritto filosofico di Lenin. Prosegui la lettura ›

A #Bologna, nuove Resistenze in Cirenaica. Assemblee e performances contro il progetto di supermercato in via Libia

Bologna, Cirenaica, giardino Lorenzo Giusti (intitolato a un ferroviere anarchico e combattente antifascista), 13 luglio 2017. Assemblea contro il progetto di nuovo supermercato in via Libia.

In un precedente post di Giap abbiamo segnalato la strana vicenda – fatta anche di sgomberi e incendi dolosi – che ha portato a un progetto di nuovo supermercato alla Cirenaica, storico rione di prima periferia di Bologna est. Questo accade proprio in una fase che vede la città subire una dura offensiva delle lobby del cemento e – fuori tempo massimo, dato che il modello risulta in crisi ovunque – della Grande Distribuzione Organizzata.

Il 25 giugno scorso, davanti al terreno minacciato si è svolto un primo presidio, con tanto di volantinaggio e striscione.

Da quel momento, nel quartiere è cresciuta la mobilitazione. Prosegui la lettura ›

#Tolkien: i mostri, gli eroi e i critici – Wu Ming 4 recensisce Dal Lago

Sul sito dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani, si può leggere la recensione firmata da Wu Ming 4 di un saggio contro il fantasy recentemente pubblicato dalla casa editrice Il Mulino. Autore: Alessandro Dal Lago, noto sociologo che compare anche nella colonna destra di Giap.

Avvertenza per gli eventuali tolkieniani in ascolto: tenersi la pancia perché le spara davvero grosse :-D

Buona lettura e buon divertimento.

Un’estate #notav ad Alta Felicità. A Venaus, dal 27 al 30 luglio, ci saremo anche noi.

I concerti del festival. Clicca sulla locandina per visitare il sito ufficiale di Alta Felicità.

C’eravamo l’anno scorso, ci saremo anche quest’anno.

La seconda edizione di Alta Felicità si svolgerà a Venaus dal 27 al 30 luglio inclusi.

Di fronte alla prima edizione, persino «La Stampa», con tutta la sua ostilità nei confronti del movimento, si è dovuta togliere tanto di cappello, fino a paragonare il festival a Woodstock. Paragone in realtà improprio, perché Alta Felicità ha funzionato come un orologio e alla fine non è rimasta per terra nemmeno una bottiglietta di plastica.

Appunto, già nel 2016 il festival è stato maestoso, decine di migliaia di persone e un’atmosfera di convivialità difficile da esperire altrove. Quest’anno sarà ancora più grande, durerà quattro giorni anziché tre, suoneranno una cinquantina di band, ci saranno dibattiti, presentazioni di libri, escursioni…

E, come si diceva, ci sarà la Wu Ming Foundation. Di seguito, i nostri appuntamenti.
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Terre in Moto Festival. Contro la strategia dell’abbandono, #AppenninismoMolotov sui Monti Sibillini

Su Giap ci siamo occupati più volte della resistenza delle popolazioni del «cratere», la zona dell’Italia centro-orientale colpita dal lunghissimo terremoto del 2016.
Resistenza alla gestione dall’alto del post-terremoto, sorda alle esigenze e alle richieste dal basso.
Resistenza a quella che molti hanno chiamato «deportazione».
Resistenza a quella che ormai tutti chiamano «strategia dell’abbandono»: il dare per «irrecuperabili» molti piccoli centri dell’entroterra, scoraggiando in ogni modo gli abitanti dal ritornarvi.

Abbiamo pubblicato due report dal cratere: Non c’è nessun post-terremoto (novembre 2016) e Terremoto, un viaggio che non promettiamo breve (gennaio 2017).
Abbiamo anche cercato, insieme ad attiviste e attivisti del cratere, di abbozzare prime risposte alla domanda cruciale: «A quale logica, a quali interessi risponde la strategia dell’abbandono?»

Ne abbiamo parlato, ad esempio, al centro sociale Sisma di Macerata, la sera del 3 febbraio 2017, inquadrando quanto sta accadendo nelle Marche nel contesto della più generale aggressione ai territori, dell’imposizione di grandi opere inutili. Prosegui la lettura ›

La terapia del fulmine. Un reading concerto del Wu Ming Contingent su elettroshock e follia.

Poco meno di ottant’anni fa, nell’aprile 1938, anno XVI dell’Era Fascista, il dottor Ugo Cerletti lanciava una corrente a 110 volt attraverso il cervello di un essere umano. Nasceva così l’elettroshock – o elettrourto, come l’avrebbero ribattezzato in tempi d’autarchia. La cavia era “un uomo sulla quarantina, fermato alla stazione ferroviaria mentre s’aggirava sui treni senza biglietto”. Per via del suo “comportamento enigmatico” e del suo “strano linguaggio”, la polizia fascista lo aveva condotto in clinica, dove lo avevano schedato come schizofrenico. Prosegui la lettura ›

La Resistenza nei nostri libri da «Asce di guerra» a oggi. Una carrellata sulla rivista dell’ANPI nazionale

Oggetti narrativi non-identificati

Su Patria Indipendente, il periodico dell’ANPI nazionale, è apparsa una intrigante “ricognizione” a cura di Paolo Mencarelli, docente formatore presso l’Istituto Storico della Resistenza in Toscana (ISRT).

L’articolo è on line, si intitola  Sguardi obliqui, antieroi e storie meticce. Tracce di resistenza nella narrativa italiana contemporanea e prende in esame circa una decina di autori (singoli e collettivi), tra i quali noialtri, in varie combinazioni:
Wu Ming;
Wu Ming + Vitaliano Ravagli;
Wu Ming 2 + Antar Mohamed;
Wu Ming 1 + Roberto Santachiara.

Mencarelli si occupa principalmente di tre nostri libri: Asce di guerra (2000), Timira (2012) e Point Lenana (2013), ma nel descrivere la nostra poetica dedica diverse righe anche a Q (1999) e New Italian Epic (2009).

Introducendo il nostro lavoro, Mencarelli scrive: Prosegui la lettura ›