Nel giorno delle anteprime del film che conclude la trilogia de Lo Hobbit esce su “La Repubblica” un pezzo di Wu Ming 4. Si tratta di una panoramica su quanto è cambiata l’aria intorno a Tolkien negli ultimi tredici anni, quelli dell’occupazione jacksoniana dell’immaginario. Si può leggere sul sito dell’AIST.
Lo Hobbit: un viaggio verso la maturità
Finalmente è stato tradotto e pubblicato in Italia uno dei saggi più importanti e più accessibili su Lo Hobbit. Pubblicato in inglese quasi vent’anni fa, Lo Hobbit: un viaggio verso la maturità, dell’americano William H. Green è una lettura critica e approfondita del primo romanzo di J.R.R. Tolkien (ed è anche il libro che ha ispirato il laboratorio tenuto da Wu Ming 4 a Bologna nella primavera scorsa). Green studia l’impianto narrativo del romanzo, ne rileva l’architettura, i temi dominanti, le costanti che ritornano; ma anche le contaminazioni e i debiti con la letteratura vittoriana per bambini e per ragazzi, soprattutto quella popolare di grande diffusione. Ne fornisce poi una lettura psicanalitica che, al netto di qualche rigidità junghiana, presenta brillantemente la storia in chiave di “scoperta del sé” e dialettica tra figura paterna e materna.
Il saggio dimostra quanto la previsione di C.S. Lewis fosse azzeccata:
“Lo Hobbit, d’altra parte, risulterà divertente ai lettori più piccoli, e solo anni dopo, alla decima o dodicesima lettura, essi cominceranno a capire quale abile maestria e profonda riflessione ne abbiano fatto un qualcosa di così compiuto, così accessibile e, a modo suo, così vero. Le predizioni sono pericolose: ma Lo Hobbit potrebbe dimostrarsi un classico.” (Times Literary Supplement, 2 ottobre 1937).
Non solo Lo Hobbit è diventato un classico, ma soprattutto è proprio vero che ogni volta che lo si rilegge ci si accorge di qualcosa di nuovo. E’ la dote delle buone narrazioni, quella di rinnovarsi continuamente, di rivelare sempre ulteriori livelli di profondità.
Forse se Peter Jackson e le sue co-sceneggiatrici avessero letto il saggio di Green si sarebbero risparmiati di stravolgere la struttura del racconto e le dinamiche psicologiche tra i personaggi, con inserti su inserti, e deviazioni su deviazioni dalla vicenda principale, e avrebbero potuto provare a narrarci visivamente la storia originale, che di per sé è già abbastanza ricca. Perché quella di Bilbo Baggins non è soltanto la storia di un piccolo placido borghese che scopre la propria voglia di avventura e il proprio coraggio, ma soprattutto è il viaggio di un uomo di mezza età verso la maturità fino a quel momento procrastinata.
Se l’edizione italiana avesse potuto avere una prefazione (non ce l’ha per problemi contrattuali), sarebbe stata del curatore Roberto Arduini, presidente dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani, e sarebbe stata questa, dove tra l’altro si svelano le vicissitudini occorse per rintracciare l’autore – che nel frattempo ha cambiato vita e ha adottato un nome d’arte – e per acquisire i diritti del libro.
Roberto Arduini presenterà il libro insieme a Wu Ming 4 alla libreria Modo Infoshop di via Mascarella 24/b, a Bologna, il 17 dicembre, giorno dell’uscita nelle sale del terzo capitolo della trilogia cinematografica di Jackson. La presentazione sarà alle ore 19:00, quindi volendo dopo si può andare direttamente al cinema…
Dato che è ben difficile che un libro così di nicchia possa aprirsi la strada dello scaffale nelle librerie, ricordiamo che lo si può acquistare direttamente dal sito dell’editore.
Buona lettura.
Approfittiamo dell’occasione di questo post per segnalare un’entusiastica recensione di Difendere la Terra di Mezzo, scritta da Franco Pezzini, massimo esperto italiano di letteratura fantastica-horror vittoriana. E’ uscita su “L’Indice dei Libri del mese” di novembre.
#GODIImenti. Abbecedario di resistenza alle Grandi Opere Dannose, Inutili e Imposte
A #Vicenza, ci facciamo in “4” contro #Expo.
Giovedì 9 ottobre, alle 18.30, in Piazza Matteotti a Vicenza, di fronte a Palazzo Chiericati, Wu Ming 2 & Frida X andranno in scena con il reading 4NoExpo, accompagnati dalle fotografie del collettivo TerraProject e di Exposed project. Prosegui la lettura ›
Nasce l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani
[Ladies and gentlemen, c‘è voluto un po’ di tempo, ma alla fine ecco a voi l’AIST. La dichiarazione che trovate qui di seguito è stata letta all’apertura del secondo giorno della festa Fantastika, nella rocca di Dozza Imolese, a trenta chilometri da Bologna, prima delle conferenze del mattino tenute da Roberto Arduini e Thomas Honegger:]
Oggi, sotto i bastioni della rocca sforzesca di Dozza Imolese, nasce l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani. Prosegui la lettura ›
«Salgono sul palco i Wu Ming Contingent». Le recensioni estive di #Bioscop
![10429478_681075055313159_8757964538414091321_n](https://www.wumingfoundation.com/giap/wp-content/uploads/2014/09/10429478_681075055313159_8757964538414091321_n.jpg)
Wu Ming Contingent dal vivo in piazza Signorelli a Cortona (AR)
Il 21 settembre, con un concerto dedicato a Federico Aldrovandi, sul palco del festival “Frammenti”, si è concluso il vagabondaggio estivo del Wu Ming Contingent, cuore musicale del Révolution touR.
Oltre a non-esibirci alla Festa Democratica di Firenze, in quest’estate di guerra e “bombe d’acqua” abbiamo suonato per platee a quattro cifre e per quattro gatti, alle feste di Radio Sherwood e Radio Onda d’Urto, in stabilimenti balneari e centri sociali. Prosegui la lettura ›
Servizio anti-bufale: «Wu Ming alla Festa del #PD di #Firenze»? Falso.
![Bombe al fandonio](https://www.wumingfoundation.com/giap/wp-content/uploads/2014/09/Immagine-8.png)
La notizia falsa in tutta la sua opacità (e col suo pessimo vicinato).
Sul programma della Festa de l’Unità di Firenze, o Festa Democratica di Firenze, o comunque vogliate chiamarla, alla data 11 settembre è segnato un concerto del Wu Ming Contingent.
Questa notizia è falsa.
Da svariati anni le linee-guida di Wu Ming escludono la partecipazione a feste e iniziative di partito. Di qualunque partito. Figurarsi se andiamo a codesta sagra governativa, la celebrazione del governo Renzi (contro il quale tifiamo asteroide) nella città che ha dato il battesimo al renzismo, in uno di quei magniloquenti, rutilanti ipermercati / autosaloni a cielo aperto che sono da almeno vent’anni le megafeste de l’Unità, per giunta nel giorno in cui si ossequieranno la NATO, la sua politica guerrafondaia, le sue bombe al fandonio impoverito! Ma per favore…
L’11 settembre Wu Ming 2 sarà a Lecce. Qui tutti i nostri appuntamenti pubblici fino alla fine del mese.