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Tolkien sempre più Blu

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Tra due giorni è il Tolkien Reading Day. Ogni anno, in giro per il mondo, gli appassionati tolkieniani si ritrovano per leggere brani del loro scrittore preferito. La data non è casuale: il 25 marzo è il giorno della caduta di Sauron. Si tratta dunque di un rito sociale e benaugurale.

Noi lo celebriamo in anticipo e a modo nostro, cogliendo l’occasione del doppio appuntamento bolognese di oggi: la manifestazione dei migranti contro la legge Bossi-Fini e l’apertura della campagna referendaria sul finanziamento alle scuole paritarie private, con la grande manifestazione in Val Susa sullo sfondo, e preceduto dallo sciopero dei lavoratori della logistica (moltissimi dei quali sono migranti). Per molti versi Bologna è un campo di battaglia, e c’è qualcuno che sembra essere riuscito a rappresentarlo lasciandosi ispirare proprio dall’immaginario tolkieniano. Prosegui la lettura ›

No Tav e lavoratori migranti: difendiamo il nostro futuro, questo è il momento

manifestaz-sus-bus-23-3-13«- Ma la Contea non appartiene solo a voi -, disse Gildor. – Altri l’hanno abitata prima degli Hobbit, e altri l’abiteranno quando non ci sarete più. Il mondo si estende tutt’intorno a voi: potete rinchiudervi in un recinto, ma non potete impedire per sempre al mondo di penetrarvi.»
J.R.R. Tolkien, Il Signore degli Anelli

Sabato 23 Marzo in Val Susa ci sarà una manifestazione davvero importante. E’ il primo appuntamento nazionale No Tav del post-elezioni. E’ fondamentale che chiunque ne abbia la possibilità sia presente. Non c’è quasi bisogno di dirlo: è il momento di dare il segnale più forte e chiaro al governo e all’opposizione che verranno.

Per lo stesso giorno, a Bologna è stata convocata un’altra manifestazione, che purtroppo rischia di essere un po’ offuscata da quella piemontese, ma è altrettanto importante. E’ la manifestazione generale dei migranti contro la legge Bossi-Fini.

Chi ci ha scritto chiedendoci di aiutare a pubblicizzare la data ha tenuto a ricordare che «molte novità politiche di cui si parla in queste settimane non sono delle novità per i migranti». In effetti, se si guarda agli smottamenti politici in corso da quell’angolazione, le cose appaiono sotto una luce molto diversa. E viene da pensare agli anni, anzi, ai decenni, trascorsi a lanciare slogan sui «fratelli e sorelle migranti», a dire che «nessun essere umano è illegale» e che «siamo tutti clandestini»… e a come tutto questo sia stato immediatamente messo tra parentesi in ogni trionfalistica riflessione postelettorale di svariati compagni/e.

Mai come in questo momento, ci ricordano gli stranieri che vivono e lavorano in Italia, c’è bisogno di ribellarsi contro il razzismo istituzionalizzato e le leggi che garantiscono lo sfruttamento della manodopera migrante. Quindi, anche in questo caso diciamo che sarà importante esserci per chiunque ne abbia la possibilità. WM Prosegui la lettura ›

Ecco l’ebook: «Giap. L’archivio e la strada», da oggi in tutte le librerie on line

Ecco l’esperimento che in tanti ci avete chiesto di fare. «Sì, il giorno che licenziano il papa!», abbiamo risposto una volta a un lettore, tanto per buttarla in ridere, ma intanto riflettevamo. Sempre più lettori ci hanno consigliato di esser meno rigidi sulla questione ebook. Morale della favola: per la prima volta da quando esiste Wu Ming, facciamo un passo indietro rispetto a uno dei nostri comandamenti, ovvero: «Non chiederai soldi per il download di un libro digitale». Per questo qui ve li chiediamo: costa quattro euro (vabbe’, meno un centesimo). Prosegui la lettura ›

Rasta Notes. Rivelazione, rivoluzione e reggae (dal cazzo-di-posto-in-cui-stiamo)

Potenza della Trinità I, Leone della Tribù di Giuda

di Wu Ming 5

Nell’estate del 1982 avevo diciassette anni, uno dei punk dell’entourage dei RAF punk divenne mio amico. I dischi erano preziosi e li si prestava solo ai fratelli, e malvolentieri. Anni prima avevo prestato i dischi di krautrock a mio fratello. Lui li aveva lasciati in macchina, al caldo, e si erano imbarcati, alcuni quasi disciolti. Quindi, ero segnato. Ma ad Andy volevo bene. Volevo così bene a quel punk allampanato, altissimo e nervoso che finii per prestargli i dischi di reggae. Veniva da una famiglia operaia. Stava in un cortile simile a un piccolo ghetto per bolognesi poveri. I problemi che viveva erano seri, più seri dei miei. Prosegui la lettura ›