A due settimane dall’uscita della nuova edizione di Difendere la Terra di Mezzo (Bompiani, €14) segnaliamo quattro interviste a Wu Ming 4, molto diverse tra loro per taglio e argomentazioni. Quattro frecce scagliate nel dibattito riaccesosi in occasione del cinquantennale della morte di J.R.R. Tolkien, che ha visto scendere in campo più o meno tutti gli studiosi e commentatori nostrani, ma che purtroppo ha finito per riproporre non pochi luoghi comuni. Prosegui la lettura ›
Ufo 78 (quasi) un anno dopo. Nuova ristampa, traduzioni, ultime date
A distanza di undici mesi esatti dall’uscita in libreria, pochi giorni dopo la centesima presentazione, ci è giunta notizia che Ufo 78 è di nuovo in ristampa.
Spinto principalmente dal «Flap 23» e dal passaparola di lettrici e lettori, durante l’estate il romanzo ha continuato a muoversi e ora è necessario rifornire i magazzini.
Alla data di oggi, la tiratura complessiva è di cinquantaduemila copie, le copie acquistate sono trentasettemila. In undici mesi, per un’operazione così e con ‘sti chiari di luna, è un notevole risultato. Grazie a tutte e tutti.
Nel frattempo è uscito in greco, sta per uscire in tedesco ed è in corso di traduzione in castigliano, catalano e francese.
Tornando al «Flap 23»: siamo ormai alle ultime battute. Le presentazioni vere e proprie sono già terminate. La coda del lunghissimo tour è interamente affidata a Radio Ufo 78, lo spettacolo di Wu Ming 1 + Bhutan Clan (scheda artistica qui).
Per dare un’idea di che si tratta a chi non l’ha ancora visto dal vivo, proponiamo il brano Ufologi in treno di notte, eseguito il 9 luglio scorso a San Giovanni in Marignano (RN), nell’ambito della rassegna «Itinerari narrativi».
Ufologi in treno di notte
Ecco le prossime date: Prosegui la lettura ›
La vera emergenza in Emilia-Romagna: una classe dirigente innamorata di asfalto e cemento
di Wu Ming
Sta facendo cerchi nell’acqua – l’acqua sporchissima del post-alluvione – la notizia dell’ultimo blitz pro-cemento della giunta regionale emiliano-romagnola, quella capeggiata da Stefano Bonaccini.
Blitz fatto ad agosto, come da cliché, quando l’attenzione generale, tra canicola e vacanze, perde colpi. Infatti il caso è esploso un mese più tardi: prima una lettera di Italia Nostra poi un articolo di Paolo Pileri su Altreconomia hanno attirato l’attenzione su questa mossa esecranda. Prosegui la lettura ›
«Padrone di niente, servo di nessuno». A proposito di Valerio Minnella e Se vi va bene bene se no seghe
Su Doppiozero Girolamo De Michele recensisce Se vi va bene bene se no seghe. Dall’antimilitarismo a Radio Alice e ancora più in là, ripercorre le res gestae di Valerio Minnella, registra i numerosi echi tra quelle lotte e il presente, traccia e passa in rassegna i motivi per cui il libro è – forse controintuitivamente – più attuale che mai. Tanto per fare un esempio:
«In un passaggio molto intenso, Minnella sembra quasi polemizzare con l’appellativo di “angelo del fango” […] Di nuovo l’attualità ricade su parole riferite, in apparenza, a eventi lontani: quella retorica del volontariato, delle popolazioni che si rimboccano le maniche perché “è nella loro natura” (sottintendendo che nella natura di altre, invece…) Valerio, invece, con lo spirito di quelle parole ha attraversato, sempre da “volontario”, cioè mai comandato da alcuno – padrone di niente, servo di nessuno, si potrebbe dire – tutta la sua vita. Non è una semplice sprezzatura: perché a che serve fare il volontario […] se poi torni alla tua quotidianità nella quale contribuisci con la tua ignavia, o in modo consapevole, a reiterare quel mondo nel quale accadono per causa umana quelle catastrofi nelle quali vai poi a salvarti la coscienza con una settimana di volontariato?»
Cogliamo l’occasione per annunciare che da settembre e per tutto l’autunno-inverno Valerio sarà impegnato in un lungo tour di presentazioni del libro. Tra le date fissate e quelle “orbitanti” – sono tutte qui – si contano già oltre venti appuntamenti, e il calendario è aperto. Valerio è in pensione, tempo di girare ne ha, chiunque abbia interesse a organizzare un evento si faccia avanti.
Collegamenti
Se vi va bene bene se no seghe sul sito delle edizioni Alegre
Valerio intervistato da Alessandro Canella su Radio Città Fujiko
Recensione sulle pagine bolognesi del Corriere della Sera, a firma di Fernando Pellerano
In morte di Luca Di Meo, già Luther Blissett, già Wu Ming 3 (1964 – 2023)
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Luca muore il 30 luglio, una domenica. Muore nel suo appartamento di Bologna, nove giorni dopo aver compiuto 59 anni, quindici anni dopo aver lasciato Wu Ming, quattro anni dopo l’ultimo evento insieme, quasi sei mesi dopo l’ultima seduta di chemio, ché tanto non serviva più a niente. Antidolorifici, e via andare.
La notizia non era inattesa, ma quando arriva è inattesa sempre. Comincia a girare nel pomeriggio, raggiungendo persone sparpagliate qua e là per i quattro cantoni d’Europa. Noi compresi. Uno di noi la riceve mentre è sul traghetto per la Grecia. Prosegui la lettura ›
L’Emilia-Romagna: da illusorio «modello» a «hotspot della crisi climatica». Quale futuro immaginare?
Pochi giorni fa si è svolto a Cesena il convegno di Energia Popolare, la «non-corrente» (sic) bonacciniana del Partito Democratico. Tra gli ospiti Romano Prodi, che ha parlato della necessità, da parte del PD, di un «radicalismo dolce». Numerosi gli articoli e i servizi tv – per non dire delle photo opportunities su Facebook e Instagram – dedicati a quest’ennesimo pseudoevento politicante, ovviamente svoltosi in una sala con l’aria condizionata.
Mentre i notabili di Bonaccini – tutti con curriculum ominosi: alfieri della cementificazione, difensori di un’economia ecocida, favorevoli ai rigassificatori e quant’altro – se la cantavano e se l’applaudivano, nel mondo si batteva ogni record di temperatura e aumentava la frequenza di fenomeni estremi e disastri. L’Europa cuoceva a fuoco rapido. Le foreste canadesi bruciavano da mesi. Il fumo faceva tossire persone a migliaia di chilometri di distanza.
In capo a poche ore, sulla stessa Romagna che ospitava il convegno si sarebbe abbattuta, di nuovo, la furia degli elementi. Ma l’aria condizionata dà sollievo, aiuta a non pensare, a continuare col tran tran anche se fuori, letteralmente, si crepa di caldo e le città sono sempre più roventi… anche a causa dei condizionatori. Prosegui la lettura ›
Per Roberto Sassi (1960 – 2023)
Soltanto poco fa ci è arrivata una notizia tremenda, una vera randellata. Sabato 15 luglio è morto all’improvviso, a poco più di sessant’anni (magnificamente portati) Roberto Sassi, amico e compagno bolognese che conoscevamo da una vita – dai primissimi anni Novanta – e con cui il confronto è sempre stato fecondo. Non sappiamo bene cosa sia successo, ci dicono che è morto di colpo mentre passeggiava nel parco dell’Arboreto, nei pressi di casa sua. Prosegui la lettura ›