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Cantalamappa

Cantare la mappa. L’esplorazione del territorio come scrittura collettiva, la scrittura collettiva come intervento urbano

Cantare la mappa

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Iniziamo il 2018 pubblicando la versione italiana di Singing The Map, il mapparacconto presentato per la prima volta da Wu Ming 1 al Medialab Prado di Madrid lo scorso 14 dicembre, nell’ambito del workshop CocTELL#3.

Quella di Madrid è stata un’ottima occasione per fare il punto sull’insieme di scritture e progetti della Wu Ming Foundation incentrati sul camminare, il perlustrare, il mappare e l’evocare fantasmi. E anche per raccontare come si è evoluto il nostro progetto negli ultimi 8-9 anni.

Una ricapitolazione utile anche in Italia, per chi non ci segue da un po’ di tempo, o lo fa saltuariamente, e conosce alcuni aspetti ma non altri.

Perché parliamo così tanto di fantasmi? Che cos’è un fantasma?  Prosegui la lettura ›

I #Cantalamappa a Mantova e l’indice del loro nuovo libro

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Lo scorso 28 ottobre, come preannunciato, nell’ambito del Festival Segni d’Infanzia, abbiamo presentato Cantalamappa nel pittoresco Teatro del Bibiena di Mantova. Qui c’è una bella recensione della serata (a cura di Emanuele Bellintani) durante la quale abbiamo raccontato due storie dal primo volume e una dal nuovo, in uscita il 15 novembre.
A latere della presentazione ci ha intervistato il blog del festival. Ecco l’intervista, a cura di Chiara Marsili, che trovate anche sul sito del festival:

IN VIAGGIO CON WU MING

– In passato la figura del “cantastorie” era molto importante per la trasmissione non solo delle tradizioni ma anche dei saperi. In cosa vi siete ispirati a questi individui per creare i personaggi di Guido e Adele Cantalamappa?

WM: Guido e Adele Cantalamappa sono prima di tutto due viaggiatori. Viaggiatori, non turisti. Sono due vecchi freakettoni che non hanno mai perso la curiosità di scoprire il mondo. Ogni viaggio diventa una storia. E ogni storia vuole essere raccontata. Il momento ideale per farlo, fin da quando l’umanità viveva nelle grotte, è attorno al fuoco, cioè in un momento conviviale e di quiete. I nostri Guido e Adele fanno così, aiutandosi con mezzi analogici. Non hanno fotografie digitali sui telefonini, né video. Hanno fotografie stampate, mappe cartacee, ritagli, appunti, souvenir, che raccolgono durante i loro viaggi e che riportano dentro un librone. Il Librone dei Viaggi, appunto, che diventa il libro della loro vita, un incrocio tra il diario di Charles Darwin, Sulla strada di Jack Kerouac e i graffiti di Lascaux.

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Un mercoledì da mosconi. Wu Ming 2 racconta #Cantalamappa (e ascolta storie di insetti)

L'entomologo Gianumberto Accinelli

L’entomologo Gianumberto Accinelli

«[…] Abbiamo messo a confronto l’esperienza di un “narratore di professione” come Wu Ming 2 e quella di un divulgatore scientifico, l’entomologo Gianumberto Accinelli. L’accostamento di due esigenze narrative apparentemente diverse ha fatto emergere quanto la dimensione della narrazione abbia sempre più bisogno di altre storie, o di storie raccontate in maniera diversa.“Spesso la narrazione viene usata come un racconto ridotto a qualcosa in cui non c’è nessuna contraddizione, nessuna violazione delle regole, nessuna sovversione della norma: non c’è nessun conflitto, tutto viene pacificato” racconta Wu Ming 2 “quindi non c’è nessuna storia in realtà. La narrazione, il racconto è infatti qualcosa che nasce soprattutto da una violazione delle norme, della normalità. Prosegui la lettura ›

#Cantalamappa, «libro per bambini rivoluzionari»

Il nostro coautore Paolo Domeniconi. Clicca per visitare il suo blog, pieno sgionfo di dietro-le-quinte e dritte tecnico-artistiche.

Il nostro coautore Paolo Domeniconi. Clicca per visitare il suo blog, pieno sgionfo di dietro-le-quinte e dritte tecnico-artistiche.

[Raccogliamo e vi proponiamo tre belle recensioni di Cantalamappa apparse in rete negli ultimi giorni. La prima su Cultweek, la seconda sulla newsletter della Compagnia dei cammini, la terza sul sito Recensioni russe.]

di Giuseppe Carrara

Con l’Armata dei sonnambuli per Wu Ming, purtroppo, si chiude una fortunatissima epoca, ma, si sa, per non correre il rischio di diventare epigoni di se stessi prima o poi si deve cambiare. Così gli autori del collettivo hanno abbandonato il romanzo storico da “nuova epica” e si sono messi alla prova con un libro per bambini:Cantalamappa; un libro, in realtà, per sovversive e sovversivi dagli 8 ai 108 anni; un libro per tutti insomma. Prosegui la lettura ›

Un anno di #RévolutiontouR. Wu Ming al Museo civico medievale di #Bologna

Cantalamappa e L'Armata dei Sonnambuli

Da L’Armata dei Sonnambuli a Cantalamappa

Abbiamo scelto le sale del Museo civico medievale di Bologna per l’ultima data – la centoventesima! – del Révolution touR, il lungo giro di presentazioni de L’Armata dei Sonnambuli. Domenica 12 aprile alle 16, in via Manzoni 4 coroneremo con un reading collettivo quest’anno di dialogo on the road con migliaia di lettrici e lettori. Un tour impegnativo se non sfiancante, ma necessario. Necessario non solo per promuovere un libro difficile, rimasto in cantiere per 5-6 anni e pensato come sintesi di un percorso, ma anche per rendere conto de visu della nostra decisione di non scrivere più romanzi storici. Prosegui la lettura ›

#Cantalamappa | Intervista su Repubblica – Bologna

Intervista a Repubblica su Cantalamappa

di Paola Naldi
[27 marzo 2015]

CI HANNO fatto viaggiare lungo antichi sentieri dell’Appennino e attraverso la storia, hanno narrato rivolte di contadini e battaglie di partigiani. Ma mai, prima d’ora, il collettivo Wu Ming s’era rivolto espressamente ai piccoli. Eccoli invece arrivare con “un libro per sovversive e sovversivi dagli 8 ai 108 anni”, intitolato Cantalamappa. Atlante bizzarro di luoghi e storie curiose. Edito da Electakids, sarà presentato alla Sala Stabat Mater dell’Archiginnasio, martedì 31 alle 9.30. L’idea era nata dentro i laboratori per bambini condotti da Wu Ming 2 ma poi, come di consueto, tutto è stato scritto dai cinque [quattro, N.d.R.], inventando la storia di due viaggiatori, Guido e Adele, che hanno visitato il Monte Scrocchiazeppi o le Repubbliche dell’ex Rastovja, hanno incontrato il “Verme mongolo della morte” e l’albero di Bottego.

Cosa vi ha spinto a scrivere un libro per ragazzi? Prosegui la lettura ›