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Libri

Tornano i #Cantalamappa!

Il ritorno dei Cantalamappa

Clicca per aprire la copertina completa (pdf).

Ebbene sì, Guido e Adele Cantalamappa stanno tornando dall’Australia. Li avevamo lasciati sul traghetto che da Borgata Pozzangherone li portava verso un nuovo viaggio, dall’altra parte del mondo. Sono stati via un bel po’, lasciando il loro amico bibliotecario in compagnia del capibara Glaston e del Librone dei Viaggi. Ma ormai sono sulla via di casa, che nella fattispecie è una via aerea, con un bagaglio di storie australiane, raccolte dal deserto occidentale alla Tasmania, e con un nuovo amico. Si chiama Rajan e aveva urgente bisogno di un passaggio.

L’arrivo in libreria è previsto per il 15 novembre, ma intanto eccovi servita la copertina, con alette e indice dei racconti (cliccate sull’immagine qui accanto). Noterete che non è stata realizzata dallo stesso illustratore del primo volume, l’ottimo Paolo Domeniconi. L’autore infatti è Daniele Castellano, un giovane illustratore che vive a Bologna e che ha dato un taglio diverso e originale ai nostri Guido e Adele e alle loro storie, pur riprendendo la traccia del suo predecessore.

australiaQuesto autunno quindi le uscite dell’officina Wu Ming saranno ben due: Un viaggio che non promettiamo breve (Einaudi Stile Libero, in uscita il 31 ottobre) e Il Ritorno dei Cantalamappa (ElectaJunior). Due libri che apparentemente non hanno niente a che fare l’uno con l’altro, ma… in realtà sono più apparentati di quanto possa sembrare.

#TabloidInferno di Selene Pascarella, il nuovo libro del #QuintoTipo (The Making of le notizie di merda)

Tabloid Inferno

Clicca per aprire l’intera copertina, con quarta e alette (pdf).

– Oh, bellissima la presentazione del libro sulle storiacce di cronaca…
– Tabloid Inferno.
– Sì, Tabloid Inferno. Bella anche tutta la tre-giorni al Vag61…
– Il festival di Letteraria.
– Sì, il festival di Letteraria. Io non ho visto tutti gli incontri, però la presentazione di Tabloid Inferno sì e, oh, non volava una mosca! Ra-pi-ti! Pendevano tutti dalle labbra dell’autrice…
Selene Pascarella.
– Giusto, Selene Pascarella. A me non era mai capitato di sentire quelle storiacce raccontate in quel modo, da quel punto di vista… Garlasco, Avetrana, Erba… Certe cose non le avevo proprio mai pensate. I dubbi sulla colpevolezza dei due, com’è che si chiamano?…
– Olindo e Rosa.
– Olindo e Rosa, sì, chi si è mai preoccupato di capire se c’erano prove solide contro di loro? E il bocconiano di Garlasco…
– Alberto Stasi.
– Ecco, Stasi. Sentire una che ti smonta la narrazione su di lui, e sapere che prima di smontarla aveva contribuito a costruirla… Ed è pure una compagna!
– Eh, non sai mai dove fanno entrismo, i compagni. Prosegui la lettura ›

Fabrizio Puglisi & Wu Ming 1, «We Insist! (For Emmanuel Chidi Namdi)», Live at #Festlet in #Mantova

lifteveryvoice

[WM1:] Nel primo pomeriggio dell’11 settembre 2016, mentre l’America commemorava il quindicesimo anniversario dell’attacco terroristico alle Twin Towers (un’immane strage di civili, di proletari), io e il pianista e polistrumentista Fabrizio Puglisi siamo saliti sul palco dell’Auditorium Monteverdi, la sala concerti del conservatorio «Lucio Campiani» di Mantova, e abbiamo improvvisato insieme.
Tutt’intorno, e anche tra quelle pareti, c’era la ventesima edizione del Festivaletteratura.

Voce, pianoforte, pianoforte preparato… e il «rombo», uno strumento semplice e antico, pervenutoci dalla Magna Grecia. Non avevamo fatto prove, ma sapevamo di essere in sintonia. Ho letto il cap. 2 del mio vecchio romanzo New Thing (Einaudi, 2004), intitolato Non puoi odiare le radici senza odiare l’albero; Fabrizio ha cucito rumori e lacerti di Thelonious Monk, Cecil Taylor, Otis Spann e variazioni su Lift Every Voice and Sing, l’inno nazionale afroamericano. Prosegui la lettura ›

4 – I fotoracconti di Wu Ming 2 + TerraProject in libero download.

Barche in riparazione sulla costa di Cariati (CS).

Barche in riparazione sulla costa di Cariati (CS)

Poco meno di tre anni fa, qui su Giap, lanciavamo la campagna di crowdfunding per stampare mille copie di 4, il nostro primo libro di fotoracconti, scritto e immaginato insieme al collettivo TerraProject.
In due mesi raccogliemmo i 13.000 euro necessari, spedimmo ai sostenitori 520 copie/cofanetto del libro e cominciammo a portare in giro per mostre, banchetti e concerti le restanti 480. Nel frattempo, dai fotoracconti di 4 nasceva un reading di WM2 + Frida Xcon tanto di appendice contro Expo 2015– e un’antologia di 34 racconti intitolata #Tifiamo4curata da Mr Mill.

L’ultima manciata di cofanetti, l’abbiamo messa in vendita qualche mese fa, attraverso la sezione wuminghiana del mercatino elettronico di Woodworm Label, l’etichetta del Wu Ming Contingent. Ora però sono finite anche quelle.

Vista la natura molto particolare dell’oggetto-libro, non è facile riprodurre 4 in formato digitale. TerraProject, già da qualche tempo, ha messo in download i pdf originali dei quattro racconti sul sito dedicato all’intero progetto, insieme agli mp3 con la voce di WM2 che legge i diversi testi (alla mostra 4 – che ha toccato Firenze, Vicenza, Macerata e Roma – era in distribuzione un lettore audio con cuffie, per ascoltare i racconti guardando le foto).

D’accordo con i nostri compari fotografi, abbiamo pensato di proporre qui su Giap anche altri formati: un PDF più comodo da sfogliare su schermo e un semplicissimo DOCX, per permettere a chi lo desidera di copiare, tagliare, incollare, riprodurre i testi nei limiti della licenza Creative Commons BY-NC-SA 4.0.

E già che siamo in tema, ci teniamo a segnalare che i TerraProject hanno festeggiato il loro decimo compleanno con una nuova pubblicazione, Memorandumdove tornano a raccontare nove luoghi, nove persone incontrate agli inizi della loro avventura collettiva, nei primi reportage, per testimoniare gli effetti del tempo trascorso.

Infine, vi lasciamo con le note e le parole di Terra – registrate a Firenze il 9 novembre 2013. Un racconto che in questi giorni, purtroppo, non evoca soltanto tragedie passate.

Terra
WM2 + Frida XTerra (da “4 – Il reading”)

Wu Ming 1, «Un viaggio che non promettiamo breve». L’anteprima al festival Alta Felicità #NoTav

Détournement di una foto di Michele Lapini. Barca No Tav nel Canale della Giudecca, Venezia. All'orizzonte, le montagne della Val di Susa.

Détournement di una foto di Michele Lapini. Barca No Tav nel Canale della Giudecca, Venezia. All’orizzonte, le montagne della Val di Susa.

[WM1] Dunque… Da dove cominciare? È un pezzo che sono in semiclausura. Trascuro le relazioni, lascio le email senza risposta (scusatemi tutt*!), non propongo post per Giap (a parte questo che state leggendo), delego a Tommaso e Giulio la cura di Quinto Tipo, lascio ai miei compagni di collettivo diverse patate bollenti, sono in defaillance su molti fronti. Come mai?

È presto detto: ho dedicato gran parte della primavera e sto dedicando gran parte dell’estate all’Ultimo Sforzo, alla Tirata Finale, a una maratona di scrittura e revisione del libro che vado scrivendo dal 2013.
Chi segue Giap sa di che si tratta. Per tutti gli altri lo esplicito: è una biografia narrativa del movimento No Tav; è un’inchiesta in forma di poema in prosa; è un romanzo vero.
Si intitola: Un viaggio che non promettiamo breve. 25 anni di lotte No Tav in Val di Susa.
Se tutto fila liscio, dovrei riuscire a consegnare l’ultima parte dopo Ferragosto. In quel caso, uscirà per Einaudi il 31 ottobre, data in cui, ogni anno, il movimento No Tav ricorda la «Battaglia del Seghino» (31/10/2005). Prosegui la lettura ›

Walkin’ Padania. Ancora in cammino sul #SentieroLuminoso – con Giuliano Santoro, Wolf Bukowski e Pantagruel.

Bologna, Piazza Maggiore, poco prima di diventare zona pedonale (circa 1968). Foto di Unione Fotografi Organizzati

Bologna, Piazza Maggiore, poco prima di diventare zona pedonale (circa 1968).
Foto tratta dalla mostra Bologna e gli Anni Sessanta a cura di U.F.O.

Su The Towner – Rivista on line di città e cultura è uscita una lunga e ricca conversazione tra Giuliano Santoro e Wu Ming 2 intorno al Sentiero Luminoso da Bologna a Milano.

Ne anticipiamo qui sotto qualche battuta. A seguire, Lenta cartografia della viandanza, la recensione del libro scritta da Giuliano per il manifesto, una segnalazione luminosa da La Domenica del Sole 24 Ore e l’audio dalla presentazione del Sentiero in combutta con Wolf Bukowski, registrato alla Ca’ Vecchia di Sasso Marconi lo scorso 8 luglio.

Per concludere, segnaliamo che domenica 31, intorno alle 15.15, Wu Ming 2 interverrà nella trasmissione Pantagruel su Rai Radio 3, per parlare di sentierismo militante, alta velocità e Pianura Padana. Prosegui la lettura ›

Oh, che bella guerra! Speciale su «L’invisibile ovunque» e i suoi fratelli

Due lavoratrici della National Shell Filling Factory No.6 a Chillwell, Nottinghamshire nel 1917

A tre mesi esatti dall’ultimo speciale congiunto, torniamo a proporvi recensioni, ascolti e interviste relativi al nostro Tridente del Centenario (L’invisibile ovunque, Cent’anni a Nord-Est e Schegge di Shrapnel). Cogliamo anche l’occasione per anticipare un dato dell’Operazione Glasnost 2016: nei sei mesi tra l’uscita (novembre 2015) e il 31 maggio 2016, L’invisibile ovunque ha venduto 33.848 copie (dove per venduto si intende il saldo tra copie distribuite/rese nel periodo). Grazie a tutti i lettori che lo hanno comprato, recensito, suggerito, regalato, diffuso e ai librai che lo hanno consigliato e promosso.

Qui sotto, partiamo volentieri da un testo che va oltre l’incrocio tra le nostre narrazioni e suggerisce rimandi tra L’invisibile ovunque e PCSP (Piccola Controstoria popolare) di Alberto Prunetti.
A seguire, Enrico Manera su DoppioZero, Wu Ming 4 intervistato dal Corriere di Romagna, l’audio delle presentazioni di Cattolica e Venezia, Giovanni Pietrangeli recensisce Cent’anni a Nord-Est e la prossima data del Wu Ming Contingent.
Buona lettura e buon ascolto. Prosegui la lettura ›