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Libri

Il Movimento Arts and Crafts e J.R.R. Tolkien

[In occasione dello Hobbit Day, nell’anno di uscita del primo film ispirato a Lo Hobbit, pubblichiamo il testo di un intervento tenuto alcuni anni fa a un convegno internazionale della Tolkien Society. L’autrice, Ty Rosenthal, è una fan neozelandese di J.R.R. Tolkien, che partendo dall’intuizione di più celebri studiosi (Hammond e Scull) sostiene –  immagini e citazioni alla mano – una tesi molto interessante ma poco approfondita dalle nostre parti. Vale a dire l’influenza diretta che William Morris, la pittura dei Pre-Raffaeliti e il movimento Arts and Crafts esercitarono su Tolkien, sulla sua visione estetica e narrativa.
In Italia non ci si è impegnati granché a indagare il legame tra Tolkien e una delle poche fonti di ispirazione letteraria da lui esplicitamente riconosciute: William Morris (forse, ipotizziamo, a causa dell’irriducibilità di questa figura ai parametri politico-culturali nostrani). Ty Rosenthal lo fa con la semplicità della lettrice amatoriale, andando a leggere i testi e soprattutto considerando Tolkien anche come artista figurativo e come calligrafo.
Ci sembra un buon modo di festeggiare il compleanno di Bilbo e Frodo Baggins, quello di incoraggiare un punto di vista diverso su Tolkien, sulla sua formazione artistica, inserendone l’opera in un phylum culturale in buona parte ancora da indagare.] Prosegui la lettura ›

Wu Ming on the road: Autunno 2012

Al ritorno dopo la pausa estiva, eccoci di nuovo in pista con il calendario d’autunno.
Come già detto qualche mese fa, siamo in una fase di scrittura molto intensa: il collettivo al completo è al lavoro sul secondo volume del Trittico iniziato con Manituana, mentre WM1 (con il comandante Roberto Santachiara) è in dirittura d’arrivo per Point Lenana. Prevedendo un autunno molto caldo, ci eravamo tenuti liberi quasi esclusivamente per le presentazioni di Timira – romanzo meticcio e per i reading musicali. Da un paio di settimane, tuttavia, stiamo declinando qualunque proposta di incontro pubblico da qui alla fine del 2012, perché l’agenda è ormai stracolma e non c’è modo di farci entrare nient’altro. Quello che segue, pertanto, è il nostro calendario definitivo, fatti salvi i dettagli che via via aggiungeremo ai vari appuntamenti.
Fanno eccezione pochissimi incontri che non hanno ancora una data precisa: Prosegui la lettura ›

Scarica «L’eroe imperfetto» di Wu Ming 4 (ePub, Mobi, Pdf, Odt)

L'eroe imperfetto

Abbiamo aggiunto alla pagina “Download” un titolo sinora latitante. Si era dato alla macchia, come il leggendario personaggio che appare in copertina. L’eroe imperfetto è un trittico di saggi – o meglio: “esercizi di lettura” – a firma Wu Ming 4 pubblicato da Bompiani nel 2010. La collana era “Agone”, diretta dal collega Antonio Scurati.
Quando L’eroe imperfetto uscì in libreria, il critico Antonio D’Orrico diramò l’ordine di non leggerlo. Non era la prima volta che il celebre recensore ci dedicava una riga della sua rubrica. Le sue micro-recensioni ci deliziano a tal punto che anni fa ce ne scrivemmo una da soli (“Sono di Bologna ma si spacciano per cinesi. / Tanta ciccia e poca figa nel romanzetto del sedicente Wu Ming 5″). Prosegui la lettura ›

Razza partigiana, video integrale del concerto

 L’avevamo linkato parecchio tempo fa, e probabilmente molti giapster non l’hanno ancora visto. Un numero ancor più elevato di giapster non avrà visto il concerto dal vivo. Ecco la ripresa integrale del reading/concerto Razza partigiana. L’esecuzione è quella del 12 settembre 2009 al Copyleft Festival di Arezzo. Ieri il video è ricomparso su YouTube e abbiamo pensato di incorporarlo qui. E’ una visione da sera d’estate, quando le finestre sono aperte e capita di ritrovarsi tra superstiti, sopravvissuti alla mattanza delle abitudini. Prosegui la lettura ›

#Timira Cut ‘n’ Paste

Il passaporto di Timira

[Quello che segue è un montaggio tematico di voci e scritti prodotti intorno a Timira nelle ultime settimane. Tra parentesi, dopo ogni frammento, trovate una sigla e in calce all’intero testo c’è la legenda dei diversi autori e i link per risalire ai testi completi o ascoltare i file audio originali. Buona lettura & Buon ascolto. Ricordiamo che, per tutto il mese di luglio, in libreria Timira costerà non 20 ma 15 euro, perché tutti i libri Stile Libero Einaudi sono scontati al 25%. E’ una promozione che Einaudi fa tutte le estati, ormai da diversi anni. Per chi volesse approfittarne…]
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Ci sono due tipi di libri magici. Quelli che ti trascinano nel loro mondo, e quelli che invadono il tuo mondo. I libri del primo tipo sono quelli che mentre li leggi, la realtà esterna svanisce e tu sei completamente risucchiato nell’universo della finzione; poi magari chiudi il libro, e finisce lì. I libri del secondo tipo sono quelli che mentre li leggi, sì bello, ma magari ti puoi pure distrarre, te ne puoi pure staccare senza tanta pena; però poi, mentre sei lì che vai al lavoro, o che carichi la lavastoviglie, ti sorprendi a pensare: chissà che starà facendo tizia, chissà come va a finire quell’incontro di caio. E ti accorgi che pensi ai personaggi del libro come a delle persone vere, peggio, come a degli amici. (DDM) Prosegui la lettura ›

«Su due piedi» di Giuliano Santoro – Prefazione di Wu Ming 2

Su due piedi - copertina con fascetta
[Che bel libro! Al contempo riflessione autobiografica/esistenziale, reportage in presa diretta e indagine “passoscopica” sul territorio, Su due piedi di Giuliano Santoro – aka @amicoFaralla su Twitter e @Jimmyjazz su Identica e Giap – sorprende, smuove e qualche volta commuove. Non solo:  è anche un bell’oggetto, di quelli che fa piacere tenere in mano, e ha un prezzo intelligente (€ 7,90), non scemo come certi che si vedono in giro (*)
Su due piedi è anche un blog che consigliamo di seguire. Anzi, era già un blog prima di diventare un libro. Leggendo, capirete.
Eccovi la prefazione scritta da Wu Ming 2. In questo testo, prosegue il rimuginare avviato in un’altra prefazione, quella al libro di Luca Gianotti L’arte del camminare. Consigli per partire con il piede giusto (Ediciclo, 2011).]

L’autore di questo libro ha impiegato un mese della sua vita a percorrere le strade e i sentieri della Calabria, con l’obiettivo di raccontarla, di penetrarne lo spirito, di “rompere i pregiudizi di chi non conosce un luogo e la pigrizia mentale di chi pensa di conoscerlo fin troppo bene”.
Ha scelto di farlo “su due piedi”, a passo d’uomo, eppure nessuno dei paesi che ha visitato era inaccessibile con altri mezzi: poteva usare il treno, l’auto, il pullman, l’elicottero, la bicicletta… Nessun indovino gli aveva predetto la morte su uno di questi veicoli, né aveva scommesso con gli amici sulla riuscita dell’impresa. Dunque perché proprio le gambe e lo zaino in spalla? Perché la fatica fisica del viandante, in aggiunta a quella mentale del narratore? Prosegui la lettura ›