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Libri

L’aspra stagione: storie di Carlo Rivolta

L'aspra stagione

[WM1:] L’aspra stagione – d’ora in avanti LAS – è un libro scritto a quattro mani da Tommaso De Lorenzis (nome ben noto alla comunità di Giap) e dal giornalista Mauro Favale.
Né romanzo né saggio né biografia (autentico “oggetto narrativo non-identificato”), LAS racconta di Carlo Rivolta, giornalista d’inchiesta, cronista d’assalto, uomo di sinistra, compagno di strada dei movimenti degli anni Settanta.
Rivolta morì nel 1982, poco più che trentenne, ghermito dal drago dell’eroina. Morì a Roma, città che aveva raccontato in tanti articoli apparsi su “Paese sera”, “Repubblica” e “Lotta continua”, sempre tenendo il culo in strada, per quasi dieci anni vissuti pericolosamente, incrociando i percorsi dei movimenti, narrando ascesa e implosione del lottarmatismo, mappando lo spaccio di eroina, descrivendo in anticipo mutazioni che molti “nomi che contano” avrebbero inquadrato soltanto anni dopo. Prosegui la lettura ›

Il risveglio di Anatrino – #Occupy Anatropoli! #AaAM

#Occupy deposito di Anatrone

by Carlo Odorici, 2001

Domenica 11 marzo 2012 il Wu Ming Nabat Ensemble (stessa formazione del Live at Bartleby’s) si è esibito al Palazzo dei principi di Correggio (RE). L’occasione era la presentazione della Rete Spartaco. La scaletta differiva in parte da quella del Live at Bartleby’s. Sempre racconti da Anatra all’arancia meccanica, ma con due aggiunte: «La ballata del Corazza» e, soprattutto, «Il risveglio di Anatrino», ovvero i primi due capitoli del racconto lungo che dà il titolo all’antologia, «Canard à l’orange mécanique».

Ascolta/scarica «Il risveglio di Anatrino» – Mp3 192k, 25 mega, 18 minuti

Wu Ming 2 – voce
Yu Guerra (già chitarrista e seconda voce dei Nabat) – chitarre
Riccardo Pedrini (Nabat) – chitarre
Wu Ming 5 – chitarre
N.B. Gli ultimi due da dodici anni occupano la stessa massa corporea.

Sul (non) tradurre (più) #Stephenking (o chi per lui) – di Wu Ming 1

Dettaglio della galleria presente su Lilja's Library

Dettaglio della galleria di copertine presente su Lilja’s Library

Credo sia giunto il momento di riportare qui su Giap e spiegare al maggior numero possibile di lettori una decisione che finora avevo solo annunciato a spizzichi e bocconi sul gruppo “STEPHEN KING: lettori italiani” di Anobii e in una puntata della trasmissione “Tabula rasa” su Radio Onda Rossa.
Voglio spiegare la decisione, e al tempo stesso “portarla un po’ più in là”, alla sua logica conseguenza. Prosegui la lettura ›

Timira. Un romanzo meticcio e nove anni di parto – Preludio n.1

In uno dei capolavori del neorealismo, Riso Amaro di Giuseppe De Santis, oltre a Silvana Mangano in hot pants, compare una strana mondina dalla pelle scura. Dice poche battute, poi scompare.
Alcuni mesi dopo, ricompare come schiava africana in Fabiola, un peplum di Alessandro Blasetti datato 1949.
In quello stesso anno, la compagnia teatrale di Tatiana Pavlova, porta in tournée il dramma Lunga notte di Medea di Corrado Alvaro. Nel ruolo di Layalé, la schiava nera di Medea, recita la stessa attrice: Isabella Assan.
Ma Assan non è il suo vero cognome. E’ il nome di sua madre, Ashkiro Hassan, una donna somala del clan degli Habr Ghidir. Isabella non la vede da quando aveva due anni.
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