Oggi sul blog Poetarum Silva compare una bella recensione de L’invisibile ovunque scritta dal collega Gianni Montieri, e sul blog La Balena Bianca si può leggere una lunga intervista a noialtri, a cura di Fabio Disingrini, intitolata «I Wu Ming alla Grande guerra» (qualcosa del genere, insomma). Ecco il terzo botta-e-risposta e il link per leggere tutto lo scambio. A seguire, il calendario delle prossime presentazioni. N.B. Ribadiamo che il calendario è già chiuso, fatta eccezione per il reading/concerto Schegge di Shrapnel, a cura del Wu Ming Contingent.
L’Invisibile ovunque ci sembra legato a L’armata dei sonnambuli da molti fili conduttori malgrado una diversa impalcatura: la centralità dell’ospedale di Bicêtre riflessa nelle cliniche psichiatriche e militari, il magnetismo che diventa psicanalisi, la scelta della forma saggio per l’ultimo racconto come nell’atto quinto del romanzo. Ci sono anche qui una rivolta del pane di marca “femminile”, il vostro amore culturale per Parigi, manca quella squisita traccia ironica perché qui c’è poco da sorridere, ma si conserva intatta l’attenzione per gli eventi schivati dalla storiografia ufficiale del “pensiero unico”. Dicevate che L’Armata dei sonnambuli è stato il vostro congedo dal romanzo storico: sicuri invece di non sentirne già la mancanza? Prosegui la lettura ›