In attesa di Schegge di Shrapnel, secondo album del Wu Ming Contingent, date un’o(re)cchiata a questa versione alternativa di La Rivoluzione (non verrà trasmessa su You Tube), con le quattro voci del collettivo al completo (Wu Ming Foundation Mix).
Il video è un regalo di Paolo Campana, regista di Vinylmania.
Buona visione e buon ascolto.
L’#Invisibileovunque, prime recensioni e interviste
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La prima settimana in libreria de L’Invisibile ovunque è stata bella e convulsa: quattro presentazioni affollatissime a Vittorio Veneto, Pavia, Belluno e Milano, interviste sulla stampa, interviste alla radio, recensioni… In attesa delle prossime presentazioni (imminenti quelle di Ravenna, Bologna e Imola) vi proponiamo una selezione dei materiali usciti e disponibili in rete. Come sempre, buona lettura e buon ascolto.
Simone Pieranni recensisce il libro sul manifesto del 24/11/2015
N.B. Azzardiamo che Pieranni non sia autore del titolo, scritto nel nominalstil da pagine culturali del manifesto e ancor più impreziosito da un avverbio. Come ha spiegato in maniera molto chiara Benedetto Vecchi, «der Nominalstil ist in wissenschaftlichen, behördlichen und fachsprachlichen Texten weit verbreitet». Prosegui la lettura ›
«Schegge di Shrapnel», secondo album per Wu Ming Contingent
Ultima giornata di registrazioni, oggi al Vacuum studio di Bologna, per Schegge di Shrapnel, il nuovo album del Wu Ming Contingent che uscirà prima di Natale per Woodworm.
Dice: – Ma come? Non avevate detto che stavate dietro a Bioscop 2, il disco sulla ribellione al femminile? Ho pure sentito un paio di pezzi dal vivo, com’erano?, quello sulla tipa che ha sparato e Mussolini e poi la partigiana Laila… Prosegui la lettura ›
Da oggi in libreria, L’Invisibile ovunque
Eccolo, finalmente, e speriamo vi sorprenda.
A questo giro, come avete visto, abbiamo dato pochissime anticipazioni, disseminato pochi “teaser”, al massimo qualche indovinello via Twitter, e anche per oggi non andremo oltre quel che ha detto WM1 in fondo alla discussione apparsa ieri su Dinamo Press.
Quelle elencate sotto sono le prime 7 presentazioni. Ne faremo una trentina da qui alla primavera, e sono già tutte fissate o comunque “orbitanti”.
«Ma come, solo una trentina?»
Ebbene sì. Stavolta un’offensiva su larga scala come il RévolutiontouR – centoventi presentazioni de L’Armata dei Sonnambuli dalla primavera 2014 alla primavera 2015 – non saremmo in grado di portarla avanti. Quello era il nostro tour di addio al romanzo storico, andava fatto a ogni costo, ed è stato bello ma sfiancante. Con L’invisibile ovunque faremo una guerriglia intensiva e limitata nel tempo. Ragion per cui, il calendario è già chiuso.
Non proprio, in realtà. Fanno eccezione le date del reading/concerto Schegge di Shrapnel, che il Wu Ming Contingent ha tratto dai materiali di lavoro del libro. Ne parleremo su Giap a stretto giro di post. L’album uscirà ai primi di febbraio 2016, ma lo spettacolo gira già, e sarà a Milano sabato 28 novembre, i dettagli sono qui in calce. Chi ha curiosità e voglia di farlo girare, ci scriva. Buona lettura e buon tutto. Prosegui la lettura ›
#Daesh, le nostre città, la guerra dei cent’anni. Conversazione tra Wu Ming 1, Valerio Renzi e Giuliano Santoro
Una discussione iniziata via email il 18 novembre e proseguita fino al 23 (stanotte). La trovate su Dinamo Press. Ci siamo confrontati nei giorni immediatamente successivi alle stragi di Parigi, muovendoci all’incrocio dei temi e degli spunti contenuti in quattro libri – Cent’anni a Nordest di Wu Ming 1, L’invisibile Ovunque di Wu Ming, La politica della Ruspa di Valerio Renzi, Al Palo della Morte di Giuliano Santoro – e in mezzo al succedersi quotidiano di eventi collegati allo stato d’emergenza e alle reazioni militari innescate dall’azione dei terroristi.Di seguito, un po’ delle questioni che abbiamo toccato, per farsi un’idea.
Lo stato d’emergenza e il circolo vizioso tra guerra e terrorismo. Chi è il nemico? Chi lo ha generato?
In cambio di cosa entreremo in guerra questa volta?
Le armi dell’Italia, l’influenza delle forze armate sulla società italiana, la figura della ministra Roberta Pinotti.
Cosa ci dice delle guerre – e dei guerrafondai – di oggi il centenario della prima guerra mondiale?
La tirannia della “visione frontale”. Perché è utile «prenderla da Nordest».
Due sassolini dalle scarpe sullo storico Mario Isnenghi.
Roma come città coloniale e i “pali della morte”. Ancora: chi è il nemico?
Difendere le nostre città. Difenderle dagli spettri fondamentalisti ma anche dai wannabe “salvatori della patria”.
Il fascismo italiano prima e dopo il Fascismo.
Il mito di Vladimir Putin. Salvini e Putin. Putin e il rossobrunismo.
«Putin è l’uomo che ci vuole e le sue politiche sono efficaci contro il terrorismo» – VERO □ FALSO ☑
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Ci vediamo «Al Palo della Morte». Giuliano Santoro nella collana #QuintoTipo
Roma, nella testa di molti abitanti del centro, finisce al Pigneto. Per questo capita di sentire domande come: «Per andare a Tor Pignattara faccio il Raccordo?». Tanti romani non hanno idea di dove sia Tor Pignattara, non sanno che si trova proprio a due passi dal Pigneto e dai suoi aperitivi. Ogni quartiere col nome di una torre è già al Palo della morte. Prosegui la lettura ›
NRL2: nuovi nazionalismi, fascismi e razzismi
Uscirà ai primi di dicembre il nuovo numero di NRL, interamente dedicato ai “nuovi” nazionalismi, razzismi e fascismi che brulicano in Europa (e non solo).
Al solito, la cadenza semestrale esenta dall’inseguire la cronaca, fa risparmiare ossigeno, permette di coltivare un “frattempo” e poi, quando il numero è pronto, ci si ritrova pienamente nello zeitgeist. Proprio in questi giorni l’Unione Europea ripristina le proprie frontiere interne, misura di dubbia utilità contro il terrorismo ma utilissima alle destre scioviniste del continente. Quelle destre che, prendendosela coi migranti e seminando odio per chiunque sia musulmano o abbia un aspetto “straniero”, sono le migliori alleate di Daesh. Perché la dialettica malata che descriviamo nell’editoriale, quella tra globalizzazione liberista e nazionalismi, tra il problema e la sua falsa soluzione, è la stessa dialettica che rende complementari gli Al-Baghdadi e i Salvini, gli attentati e i riflessi condizionati, il pericolo reale e i falsi allarmi, il nocciolo della questione e i diversivi. Prosegui la lettura ›