«In apparenza la battaglia è persa». Valerio Evangelisti e l’immaginario secondo noi

Il 25 maggio 2023, nella sala Stabat Mater della Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna, abbiamo tenuto una conferenza in ricordo del collega e compagno Valerio Evangelisti (1952-2022). Con noi c’era l’attore Marco Manfredi, che ha letto alcuni brani scelti ad hoc.

Il focus era sugli scritti di critica letteraria e culturale di Valerio, raccolti una ventina d’anni fa nella Trilogia di Alphaville. La casa editrice Odoya ne ha da poco riproposto un’ampia selezione curata da Alberto Sebastiani e intitolata Le strade di Alphaville. Conflitto, immaginario e stili nella paraletteratura.

Ci siamo concentrati su quel che pensava Valerio della cosiddetta «letteratura di genere» o – termine coniato per sminuire ma che negli scritti “alphavilliani” è rovesciato e riconnotato –  «paraletteratura».

Naturalmente, non potevano non esserci riferimenti a quel che stava accadendo negli immediati dintorni: le alluvioni, le devastazioni, le manifestazioni più eclatanti della crisi climatica in corso. Prosegui la lettura ›

Fanghi velenosi e narrazioni tossiche: sulle alluvioni in Emilia-Romagna

Provincia di Ravenna, 2 maggio 2023. In un punto tra Conselice e Massa Lombarda, il Sillaro rompe l’argine. In tutte le immagini, quest’ultimo appare pulitissimo, disboscato e sfalciato (cfr. il paragrafo 4 di questo articolo).

di Wu Ming

INDICE

1. Cementificazione: negare l’evidenza
2. Dare la colpa ad «ambientalisti» e «animalisti»
3. Vivere su una terra di cui non si sa niente
4. Denudare gli argini: l’eccidio della flora ripariale in Emilia-Romagna
5. Paradosso di una «ciclovia»: eliminare il verde per essere green
6. Le trappole dell’eccezionalismo
7. Bona lé tirare in ballo il terremoto del 2012
8. Il suprematismo emiliano-romagnolo ha rotto i maroni
9. Der Kommissar

«Le acque stan via anni e mesi, poi tornano ai loro paesi.»
«L’acqua rosica anche il ferro.»
(Proverbi delle terre del Delta padano)

Prosegui la lettura ›

Non è «maltempo», è malterritorio. Le colpe del disastro in Emilia-Romagna

Aggiornamento 29/05/2023: dopo quest’articolo scritto a caldo, mentre ancora pioveva,
 qui una nostra prima inchiesta su post-alluvione e crisi climatica.


malterritorio romagnolo

La narrazione che imperversa sulle alluvioni in Emilia-Romagna è  tossica e nasconde le responsabilità reali. Responsabilità che non sono del «meteo». E nemmeno, genericamente, del «clima», termine usato da amministratori e giornalisti più o meno come sinonimo di «sfiga».

Le piogge di questi giorni stupiscono, sembrano più eccezionali di quanto non siano, perché arrivano dopo un inverno e un inizio di primavera segnati da una protratta, inquietante siccità. E di per sé non sarebbero affatto «maltempo», concetto fuorviante, deresponsabilizzante e dannoso. Come diceva John Ruskin, «non esiste maltempo, solo diversi tipi di buontempo». A essere mala è la situazione che il tempo trova.

Veniamo da lunghi mesi a becco asciutto: montagne senza neve, torrenti e fiumi tragicamente in secca, vegetazione e fauna in grave sofferenza, contadini disperati, prospettive cupe per l’estate prossima ventura (già quella scorsa è stata durissima)… In teoria, le piogge dovremmo accoglierle con giubilo. Prosegui la lettura ›

«Se vi va bene bene se no seghe», l’autobiografia di Valerio Minnella in libreria dal 12 maggio 2023

Se vi va bene bene se no seghe: il trailer

Se vi va bene bene se no seghe: il trailer


Radio Alice – per chi le vuol bene, solo «Alice» – è sgomberata dai Biechi Blu la sera del 12 marzo 1977. C’è chi fugge sopra i tetti, passando accanto a un’antenna da carro armato, ma qualcuno rimane, perché non si abbandona la nave, pardon, la tecnologia, all’orda nemica. Il resto è storia: «Sono entrati… Abbiamo le mani alzate… Stanno strappando il microfono…» Prosegui la lettura ›

Ufo 78, Speciale n. 13 | L’ospedale di Como, Tolkien e noi, fantastico e diserzione, concerti non-identificati

La mostra «Squarci di copertina» al Nassau, in via de’ Griffoni 5/2, Bologna. Qui negli ultimi momenti dell’allestimento. Sulla parete ovest, tutte le opzioni alternative per la veste di Ufo 78. La mostra è visitabile nelle serate di apertura, date e orari fino al 21/05 qui.

A sette mesi dall’uscita in libreria, Ufo 78 prosegue il suo viaggio, lo presentiamo ancora in giro per l’Italia, lettori e lettrici continuano a discuterlo, escono nuove recensioni, e nei prossimi mesi sarà pubblicato in tedesco da Assoziation A, in greco da Οι Εκδόσεις των Συναδέλφων, in catalano da Radical Books Coop e in castigliano da Anagrama.

Il materiale seguita ad accumularsi, ecco dunque un nuovo speciale dedicato al libro, alla sua ricezione e alle sue “ricadute” transmediali.

Riguardo a queste ultime, lo speciale n.13 include due melologhi costruiti sull’improvvisazione, eseguiti dal vivo senza aver mai provato, confidando nella risposta immediata della musica agli stimoli provenienti dalla voce che legge e viceversa.

Cogliamo l’occasione anche per affrontare – speriamo semel pro semper – una piccola questione. Si tratta di un intruso presente nel romanzo. Prosegui la lettura ›

«Umberto Bizzoccoli». Quarto racconto in musica estratto da Veglione rosso

Umberto Bizzoccoli fu il più giovane dei morti correggesi uccisi dai fascisti tra il 1920 e lo scoppio della Seconda guerra mondiale. Aveva diciott’anni quando fu stroncato dalla tubercolosi, contratta in seguito a una terribile bastonatura. Vi offriamo la sua storia in una versione per voce e fisarmonica, pubblicandola il giorno dopo la festa della Liberazione, perché l’antifascismo riprende le gesta di ieri, combatte oggi e mira al domani.

La musica del brano è composta da Antonio Macaretti, di Ensemble Concordanze, che la esegue da solo, accompagnato dalla voce di Wu Ming 2. Il mixaggio è di Mattia Cipolli. Il testo, sempre di Wu Ming 2, è preso da Veglione rosso. L’illustrazione qui sopra, in apertura, è di Carlotta Artioli. Prosegui la lettura ›