Vik Arrigoni e #Wikipedia, una storia di «buon senso» e conflitto

Vittorio Arrigoni

di Nicoletta Bourbaki (guest blogger)

Senza prenderla troppo alla larga, possiamo affermare che il ruolo di Wikipedia nella società contemporanea sia paragonabile a quello di una bussola, o di una stella a cui fare riferimento prima di mettersi in cammino.
Dalle sue pagine partiamo alla ricerca di qualcosa, deriviamo le prime impressioni, ci orientiamo e conosciamo nuovi percorsi. Si tratta di una constatazione forse banale, ma di certo non lo sarebbe stata dieci anni fa, o forse meno.
Seppur con eccessiva lentezza, si sta cominciando a studiare l’impatto dell’enciclopedia libera anche sul modus operandi di giornalisti e ricercatori.
La cosa interessante del progetto è senza dubbio la sua capacità olistica, il suo svilupparsi radicalmente al di là della somma delle parti grazie a discussioni e ragionamenti frutto di uno sforzo collettivo. Eppure non lo si può isolare dal resto della società, rappresentarlo come un congegno estraneo alle dinamiche e alle relazioni “off-line”, o in “real life”. Allo stesso modo, sarebbe superficiale e limitante osservarne gli aspetti puramente formali: il rischio sarebbe quello di idealizzare Wikipedia come un meccanismo autoimmune e perfetto in quanto eternamente perfettibile.
Non si può prescindere da queste considerazioni prima di muovere i primi passi dentro una vicenda emblematica come quella relativa alla voce su Vittorio Arrigoni – attivista, blogger e giornalista impegnato per anni a raccontare cosa succedeva a Gaza e dintorni, fino al tragico epilogo della sua vita –, una vicenda risalente a qualche anno fa ma che offre spunti di riflessione importanti e che non abbiamo dimenticato, così come il ricordo di Vik e della sua determinazione è ancora forte e vivido. Prosegui la lettura ›

Vox plebis, nego deum! Nuovo florilegio di commenti su L’#ArmatadeiSonnambuli

Andrea Alberti, copertina alternativa per «L'Armata dei Sonnambuli», 2014. Sullo sfondo, l'ospedale di Bicetre.

Andrea Alberti, copertina alternativa per «L’Armata dei Sonnambuli», 2014. Sullo sfondo, l’ospedale di Bicêtre.

[È trascorso esattamente un mese dall’ultimo florilegio. Noi siamo ancora in tour e ci rimarremo per un bel pezzo (fino alla primavera 2015). La discussione prosegue fitta nello «Spoiler Thread». Nel frattempo sono uscite molte recensioni, alcune egregie. Qui sotto riportiamo alcuni estratti, con link ai testi completi, più immagini, interviste, link e lo Spirito di Marat. Buona lettura.]

«L’armata dei sonnambuli è, certamente, l’oggetto del grande complotto del misterioso mesmerista di fede realista che intende combattere il governo rivoluzionario con la sua stessa arma: le masse. Ma sonnambuli sono anche i protagonisti del periodo rivoluzionario. D’altronde Victor Hugo, modello letterario dei Wu Ming per questo romanzo, non definì Napoleone, il figlio della Rivoluzione, “il potente sonnambulo di un sogno che si è dileguato”? Il sogno iniziato con la presa della Bastiglia, che convince le masse popolari della possibilità di diventare finalmente attori della Storia, non solo agenti passivi delle scelte prese a Versailles. Tant’è che poi il popolo di Parigi andrà a prendere la famiglia reale nella loro sfarzosa reggia e la trascinerà nella capitale, prigioniera della volontà della maggioranza. Prosegui la lettura ›

Termodinamica della Fantasia. 14 e 15 giugno a Cupramontana (AN).

Faldoni ed etichette all'archivio di Oaxaca

Tra una presentazione dell’Armata, un reading e un concerto del Wu Ming Contingent, continua l’avventura del Wu Ming Lab.
Partita a febbraio con tre laboratori in quel di Bologna, la sezione “formativa” della Wu Ming Foundation ha fatto tappa in aprile sulla Francigena Cimina, in provincia di Viterbo, e ora è pronta a sbarcare a Cupramontana (AN) per un week-end di cantarchivistica applicata condotto da Wu Ming 2.
Come sempre, il laboratorio è a numero chiuso, ma i posti non sono ancora esauriti: ci si può iscrivere ai contatti che segnaliamo in fondo al post.

Cosa faremo in questi due giorni, battezzati col nome di Fantarchivio? Prosegui la lettura ›

Sull’uso politico dei reati di diffamazione e ingiuria

macigno

di Luca Casarotti (guest blogger)

Questo articolo prende le mosse da uno spaccato di esperienza personale. Un convergere di circostanze mi ha portato, nell’ultimo anno, a seguire da vicino alcuni procedimenti per diffamazione nei quali sono stati coinvolti a diverso titolo compagni e amici.
È accaduto nel mio lavoro insieme al collettivo Senza Slot, sfociato nella scrittura a più mani del libro Vivere Senza Slot. Storie sul gioco d’azzardo tra ossessione e resistenza; è accaduto seguendo la campagna #Zittimai, connessa alla vicenda giudiziaria occorsa a Mauro Vanetti e terminata con la sua assoluzione.
Per tacere delle molte discussioni in cui qualcuno, rimasto a corto di argomenti o in preda alla rabbia, finisce col minacciare di querelare l’interlocutore o gli interlocutori. È successo anche qui su Giap, due volte. Prosegui la lettura ›

Tolkien, la fine degli dèi e L’Armata dei Sonnambuli

ragnarok

Wu Ming 4

 

1. Il Ragnarök e la Terra di Mezzo

Su L’Indice dei Libri del mese di maggio è uscita una doppia recensione scritta da Fulvio Ferrari, germanista e scandinavista, insieme al quale l’anno scorso ho partecipato a una bella conferenza, all’Università di Trento, sul riuso del mito nordico.
Ferrari recensisce l’ultimo libro di A.S. Byatt, Ragnarök – La fine degli dèi, insieme a Difendere la Terra di Mezzo. Prosegui la lettura ›

Te lo si cAnta noi! Florilegio di commenti su #Bioscop.

Bioscop è in volo da poco più di mese, il RévolutiontouR del Wu Ming Contingent procede di pari passo con L’Armata dei sonnambuli, la band wuminga sarà in concerto il 22 maggio al Blah Blah di Torino e il 24 al festival Fuori chi legge di Luino (VA). Nel frattempo, sono uscite numerose recensioni del disco e la nostra presenza sulla scena musicale diventa il pretesto per gettare uno sguardo obliquo su quel mondo, come facciamo da una quindicina d’anni con quello delle patrie lettere. Prosegui la lettura ›

L’accusa di «terrorismo»? Caduta. L’aggressione all’autista? Sbugiardata. Oggi è una bella giornata #NoTav!

Buone notizie NoTav

È stato un grande inizio di giornata.

[Abbiamo chiesto al comitato NoTav Spinta dal Bass un commento sulle buone notizie giunte nelle ultime ore. Eccolo.]

Ieri sera la Cassazione ha annullato con rinvio l’ordinanza del Riesame di Torino che confermava i pesantissimi capi di imputazione (attentato con finalità terroristiche e di eversione) con cui la procura di Torino accusava quattro NoTav: Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò. Prosegui la lettura ›