Ufo 78, speciale n.5 | Uno scritto dell’ufologo Paolo Fiorino (CISU) e altre recensioni, pillole mesmeriche, segnalazioni varie

[Come suol dirsi, «riceviamo e volentieri pubblichiamo». Altrettanto volentieri, segnaliamo un testo apparso sul blog La bottega del Barbieri. Gli autori dei due pezzi, il torinese Paolo Fiorino e il milanese Giuliano Spagnul, sono molto diversi tra loro, e certamente hanno scritto l’uno all’insaputa dell’altro. Li accomuna il fatto di essere evocati in –  e per molti versi convocati daUfo 78 in quanto protagonisti del mondo a cui il romanzo rende omaggio, animatori delle sottoculture dell’epoca. Quelle legate all’ufologia (ma non solo), nel caso di Fiorino; quelle legate alla fantascienza (ma non solo!) nel caso di Spagnul. Senza le loro attività di allora, e soprattutto senza tutte le indagini e riflessioni fatte da allora, Ufo 78 non esisterebbe. Siamo dunque felici che abbiano deciso di intervenire, dedicando tempo, sinapsi, memorie e sensibilità al nostro libro. A seguire i loro interventi, altre recensioni, un intervento a Radio 1 e una «pillola» video realizzata da Mariano Tomatis. Buona lettura (e ascolto, e visione). WM ]

di Paolo Fiorino*

Lo ammetto: da tempo ero in attesa di questo romanzo del collettivo Wu Ming, nella consapevolezza che nel mio piccolo in parte vi avevo “partecipato” – si veda l’Umberto Ravarino ovvero «Berto Musinè», nominativo rappresentante nient’altro che un simpatico omaggio al nostro esserci incontrati – e proprio per questo, ma non solo, ero curioso di conoscere cosa ne era venuto fuori. Una volta partorito, dopo una lunga gestazione e diverse rivisitazioni susseguitesi nel tempo, l’attesa era tale che lo stesso giorno dell’uscita nelle librerie mi sono fiondato ad acquistarlo divorandolo praticamente nel giro di due giorni, per poi replicarne subito la lettura. Prosegui la lettura ›

Ufo 78, speciale n. 4 | Fahrenheit, tranelli, bric-à-brac, una camminata sul Musinè e un francobollo sugli Ufo

Macerata, 29 ottobre 2022. Il centro sociale autogestito Sisma di Macerata poco prima della presentazione di Ufo 78. La registrazione audio dell’evento sarà presto disponibile.

Il materiale si accumula rapido ed è tempo di un nuovo speciale su Ufo 78. Ringraziamo tutte e tutti coloro che ci stanno scrivendo o che, incontrandoci di persona, ci raccontano la loro reazione al romanzo, ci comunicano i sentimenti o i ricordi che la lettura ha smosso, ci forniscono preziosi spunti, fanno collegamenti a cui nemmeno noi avevamo pensato.

■ Com’è prassi, partiamo da ciò che si può audire. Memento audire semper. Il 3 novembre scorso WM1 e WM2 sono stati ospiti di Loredana Lipperini alla trasmissione Fahrenheit di Radio 3.

La chiacchierata su Ufo 78, compressa in una ventina di minuti densi e intensi, ci sembra molto ben riuscita e perciò ve la proponiamo all’ascolto. È qui.

Passiamo alle nuove recensioni, ché negli ultimi giorni ne sono uscite svariate.

■  Sul sito Striscia Rossa, il giornalista e scrittore Andrea Aloi – lo ricordiamo, tra le altre cose, come ultimo direttore di Cuore – ne firma una molto divertita, intitolata «Moro, alieni e scout, i deliziosi tranelli di Wu Ming tra vero, falso e simili». Divertita e acrobatica, perché riesce a raccontare molto senza rovinare nemmeno una sorpresa. Ne riportiamo qui uno stralcio: Prosegui la lettura ›

Black Elf Power: il lato chiaro e quello oscuro degli Anelli del Potere

di Wu Ming 4

1.  «Io odio l’elfo nero»

La serie tv Amazon Gli Anelli del Potere, tratta dalle appendici del Signore degli Anelli, ha deluso parecchi fan tolkieniani e non solo loro. Pur mostrando il suo punto di forza nella resa immaginifica di panorami e skyline, nelle prove di alcuni attori e nella ricerca per così dire etnografica sui popoli della Terra di Mezzo, è parsa incredibilmente carente sul piano della scrittura, cioè per quanto riguarda la costruzione della trama e dei personaggi. [Qui un’estesa recensione/riflessione con spoiler]

Prima ancora dei giudizi trancianti sulle falle narrative però, la serie tv ha suscitato una quantità di polemiche e dibattiti sulla canonicità della rappresentazione, e sulle intenzioni politiche della produzione stessa. Amazon Prime è stata accusata di strumentalizzare le storie di Tolkien, reclutando un cast multietnico e presentando personaggi femminili clamorosamente più forti rispetto a quelli maschili, in ossequio ai dettami del politicamente corretto made in USA. Nei mesi scorsi, in giro per la rete e per i social media, sono state lanciate invettive per la presenza di un elfo, una regina numenoreana, una principessa nanica e alcuni hobbit interpretati da attori e attrici nere. La loro presenza non sarebbe filologicamente corretta – ha protestato certo fandom -, perché nelle storie di Tolkien le suddette razze non comprendono individui non bianchi, dunque inserirli sarebbe una forzatura strumentale, un «fare politica usando Tolkien» (in Italia ne sappiamo qualcosa, anche se più spesso si è trattato di una politica di segno opposto, ma tant’è).  Prosegui la lettura ›

Ufo 78, speciale n. 3 | «Colpire un Ufo per educarne 78», podcast, interviste, recensioni

La presentazione multimediale di Ufo 78

Panoramica della presentazione “cantastoriesca” allestita per la prima volta al Centro sociale della pace, Bologna, il 20 ottobre 2022. Replicabile anche in altre occasioni, basta un proiettore con attacco HDMI.

Ecco una nuova raccolta di materiali riguardanti il nostro romanzo Ufo 78, che nel frattempo abbiamo cominciato a presentare in giro per l’Italia.

Il Flap 22 – come abbiamo chiamato lo spezzone autunnale del nuovo tour – è cominciato col botto*. A detta di chiunque, alla presentazione bolognese del 20 ottobre c’erano più di duecento persone. Per rimetterci in strada non potevamo ricevere spinta migliore, grazie davvero a tutte e tutti.

Come già scritto, il tour durerà un anno, fino all’ottobre 2023. Conterà non meno di cento date. Al momento, tra già fissate e ancora “orbitanti”, siamo intorno alla settantina, stiamo già concordando quelle di marzo. A chi ci inviterà d’ora in avanti potrà sembrare strano sentirsi dire: «Grazie, ok, veniamo tra sei mesi»… Ma è proprio che prima non riusciamo.

Tornando al Flap 22: tra le date che “orbitavano” su novembre e da poco hanno avuto conferma, ci fa piacere rimarcarne una: mercoledì 23 novembre presenteremo Ufo 78 all’ex-GKN occupata di Campi Bisenzio (Firenze), nell’ambito delle iniziative di «convergenza culturale» organizzate dal Collettivo di fabbrica. Prosegui la lettura ›

Nella collana Quinto Tipo La vita umana sul pianeta Terra, di Giuseppe Genna. Meditate allucinazioni su Breivik, la strage di Utøya e noi

Copertina di La vita umana sul pianeta Terra

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Ringerike, contea di Buskerud, Norvegia. Lì sorge un carcere. Dal marzo 2022 vi è rinchiuso Anders Behring Breivik. È l’ultima tappa del suo viaggio da detenuto. Regime Shs, Særlig Høy Sikkerhet, alta sicurezza.

A pochi chilometri, la riva occidentale del Tyrifjorden, uno dei più grandi laghi del paese. Verso la riva opposta si erge un’isola boscosa, di proprietà dell’Auf, l’organizzazione giovanile del partito laburista.

Si chiama Utøya.

Su quell’isola Breivik attaccò un campo estivo dell’Auf e uccise con proiettili avvelenati sessantanove persone, in gran parte adolescenti. Era il 22 luglio 2011. Il primo colpo fu sparato alle 17:22.

Meno di due ore prima, a Oslo, Breivik aveva ucciso altre otto persone, piazzando un’autobomba davanti all’ufficio del primo ministro Jens Stoltenberg, uscito illeso dall’attentato.

Nel 2014 Stoltenberg sarebbe diventato segretario generale della Nato. Prosegui la lettura ›

Ufo 78, speciale n. 2 | Genesi e colonna sonora del romanzo, ascolti, eventi, recensioni

Clicca per leggere «Genesi (e genealogia) di Ufo 78».

«Ufo 78: diario di una genesi durata sedici anni»

Così avevamo chiamato il testo richiestoci da Tuttolibri come puntata della rubrica «Diario di scrittura». Ben sapevamo, naturalmente, che i giornali intitolano i pezzi seguendo altri criteri.

Il testo è uscito a tutta pagina il 15 ottobre 2022, illustrato da una celebre foto di Peter Kolosimo sorridente e a pugno chiuso.

Tra le persone che lo hanno letto, diverse ci han detto che merita di essere diffuso anche oltre TTL, per la luce che getta sul metodo di lavoro a lungo termine di Wu Ming e sulla poetica nostra e non solo nostra, dati i riferimenti a varie collaborazioni e progetti.

Per questo motivo lo hanno ripreso sui loro siti i colleghi Mariano Tomatis, col titolo Genesi (e genealogia) di Ufo 78, e Giuseppe Genna, che ha usato il titolo originale e scritto un cappello introduttivo ad hoc, al solito urgentemente criptico. Prosegui la lettura ›

La morte, la fanciulla e l’orco rosso, di Nicoletta Bourbaki. Finalmente in libreria l’inchiesta storica sul “caso Giuseppina Ghersi”

Copertina di La morte, la fanciulla e l'orco rosso

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Arriva oggi in libreria il saggio d’inchiesta storica del collettivo Nicoletta Bourbaki La morte, la fanciulla e l’orco rosso. Il caso Ghersi: come si inventa una leggenda antipartigiana (Edizioni Alegre).

Il testo che segue non è una recensione, ma è più di una semplice segnalazione. Potremmo definirlo un «invito ragionato alla lettura».

Nel settembre 2017 l’improvviso clamore mediatico-politico suscitato dalla storia “riemersa” della giovane Giuseppina Ghersi – uccisa a Savona nell’aprile 1945 – lasciò perplessi noi Wu Ming e soprattutto insospettì Nicoletta Bourbaki, il gruppo di lavoro sulle falsificazioni e manipolazioni storiche nato su Giap.

Da allora Nicoletta ha condotto ricerche approfondite, ricostruendo la genesi – o per meglio dire, la fabbricazione – di quella storia.

La morte, la fanciulla e l’orco rosso è il risultato di un’inchiesta durata cinque anni. Con questo libro, Nicoletta sottrae un episodio della guerra di liberazione allo sciacallaggio, restituendolo alla storiografia.

Il libro ha due citazioni in esergo. Una ve la lasciamo scoprire; l’altra è di Primo Levi, tratta dal racconto «Ferro», in Il sistema periodico (Einaudi, 1975):

«Fu ucciso, con una scarica di mitra alla nuca, da un mostruoso carnefice‑bambino, uno di quegli sciagurati sgherri di quindici anni che la repubblica di Salò aveva arruolato nei riformatori.»

Qui Levi ricorda la morte dell’amico Sandro Delmastro, partigiano di Giustizia e Libertà in Val Pellice e nel cuneese.

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