5 ottobre 2019: trekking partigiano sull’Appennino tra #Bologna e #Firenze

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Resistenze in Cirenaica torna dopo la pausa estiva con un trekking organizzato in collaborazione con Grüne Linie.

Vi diamo appuntamento il 5 ottobre 2019 alle 9.30 nei pressi del Passo della Sambuca, per una giornata di trekking sulle orme della 36^ Brigata Bianconcini Garibaldi.

Insieme a Giancarlo Barzagli, autore con Wu Ming 2 di Grüne Linie, opera che attraverso la  fotografia e la narrazione riscopre i luoghi della Resistenza tosco-imolese a ridosso della Linea Gotica, ci siamo ripromessi di riportare simbolicamente i partigiani su quelle montagne, allestendo una mostra fotografica nei ruderi che li ospitarono nell’estate del ’44. Prosegui la lettura ›

Ecco a chi giova il Jova Beach Party. Nuovo greenwashing e «Grandi Eventi» nell’era della crisi climatica

Jova Beach Party a Pian de Corones.

Questo è il mondo dell’ombelico.

di Alpinismo Molotov*

INDICE
Introduzione. Il sacchetto dell’umido
1. La funzione Jovanotti
2. Il tour si è fatto perché «c’è il WWF»
3. Il nuovo greenwashing: da narrazione diversiva a condicio sine qua non dell’estrazione di valore
4. Il Grande Evento come Grande Opera “green”
5. Non c’è «scienza ambientale» che tenga senza il conflitto
Postilla. E non hai ancora visto niente

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Calendario di Wu Ming, autunno 2019. Presentazioni, reading, conferenze, performances

20-21 settembre
BERLINO
Wu Ming 1 al Disruption Network Lab.
«Ghosts In The Woods and Uncanny Entities:
On How to Cover the Italian No Tav Movement»
h.16:40, Studio 1 · Kunstquartier Bethanien · Mariannenplatz 2.
Abstract dell’intervento qui.

21 settembre
VILLASANTA (MB)
Wu Ming 4 presenta Cantalamappa e il ritorno dei Cantalamappa
h.18:30, Villa Camperio, via Confalonieri 55
Nell’ambito del Festival delle geografie.

24 settembre
BOLOGNA
Come un incendio d’estate secca e ventosa
La mostra sul ventennale di Q in tour nei quartieri
Visita “virtuale” insieme ai curatori Michele Righini e Marcello Fini
h. 17:30, Biblioteca Lame Cesare Malservisi, via Marco Polo 21/13.

26 settembre
FIRENZE
Wu Ming 1 presenta La macchina del vento
con Alberto Prunetti.
h 18:00, Libreria Marabuk,via Maragliano 29/E.
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Il Varco. Un film di Federico Ferrone e Michele Manzolini, scritto insieme a Wu Ming 2.

Giovedì 7 settembre, centinaia di attiviste e attivisti da tutta Europa si sono aperti un varco nei controlli di sicurezza e hanno occupato il red carpet della Mostra del Cinema di Venezia, per chiedere giustizia climatica e sociale. Quattro giorni prima, un altro varco si era spalancato pochi metri più in là, davanti alle poltrone della Sala Giardino, dove quasi seicento persone avevano assistito alla prima del nuovo film di Federico Ferrone e Michele Manzolini, scritto iniseme a Wu Ming 2 e intitolato appunto Il Varco. Un lungometraggio di finzione, costruito con materiale d’archivio, per mettere in comunicazione passato e presente, storia e racconto, mito e realtà. Un oggetto narrativo non identificato che arricchisce la ricognizione di Wu Ming 2 ai confini tra cinema, immagini di repertorio e pellicole amatoriali. La terza tappa di un percorso iniziato con 51 – episodio del film collettivo Formato Ridotto – e proseguito con la sceneggiatura de L’Uomo con la Lanterna, di Francesca Lixi.

«Un progetto ambizioso solo a considerare la portata del lavoro di documentazione, di ricerca, di mixaggio e montaggio di centinaia di ore di materiale video. Il tutto per raccontare “solo” una storia nuova. La storia di un soldato italiano, nato da madre russa, spedito verso la patria materna  perché ne parla la lingua.»
(Andrea Giovalé su La rivista del cinematografo) Prosegui la lettura ›

Speciale #Lamacchinadelvento | Live in #Catania, 31 agosto 2019 + altre musiche, recensioni, controversie

Piazza Federico di Svevia, Catania, 31 agosto 2019.

Durante l’estate La macchina del vento ha continuato il suo viaggio, mentre il flusso di reazioni, commenti, recensioni non accennava a rallentare. Il romanzo ha avuto quattro edizioni in quattro mesi, e in certi ambienti ha suscitato un dibattito acceso.

Soprattutto, ha provocato forti reazioni in ambiente europeista/federalista. Ce ne occuperemo coi nostri tempi in un prossimo speciale dedicato al libro, a flusso almeno un poco rallentato. Due cose, però, vale la pena anticiparle, prima di dedicare questo post all’incontro tra parole e musica. Prosegui la lettura ›

Dal fronte della guerra del «decoro»: un aggiornamento sulla vicenda di #Monfalcone

La guerra del decoro a Monfalcone
[N.B. ➝ Il riassunto delle puntate precedenti è qui.]

La presentazione de La buona educazione degli oppressi si è fatta. Più di un centinaio di persone hanno risposto alla chiamata di Monfalcone Meticcia. Visto che mancavano le panche, abbiamo dato vita a una sorta di sit-in, ovvero a quello che amministratori decorosi chiamano «bivacco». E già questo possiamo considerarlo un successo.

Cliccando sull’immagine sopra potete leggere il resoconto uscito sul Piccolo il 31 agosto, a firma di Elena Placitelli.

Durante l’iniziativa sono comparsi – trattenendosi almeno un quarto d’ora – due poliziotti in divisa; sul finire anche la vigilanza privata ingaggiata dalla sindaca Cisint. Nello stato di polizia in cui ci troviamo, quindi, si ritiene che anche la presentazione di un libro debba essere occhiutamente controllata. Il che, se da un lato fa rabbrividire, dall’altro dimostra che alcuni libri servono anche a fornire occasione per addensare l’opposizione al decoro, al neoliberismo e alla fascistizzazione delle città. Prosegui la lettura ›

A proposito di narrativa scritta in gruppo: il New Yorker racconta Wu Ming e altri due collettivi letterari

Clicca per leggere «Can You Write A Novel As A Group?» di Ceridwen Dovey.

Il New Yorker si occupa di scrittura d’ensemble, dedicando un profilo light e scanzonato a noi e ai collettivi di autrici Alice Campion (Australia) e Helena S. Paige (Sudafrica).

Rimbalzando fra i metodi di lavoro di tre band diversissime e sparse in tre continenti, l’autrice Ceridwen Dovey getta sul tema uno sguardo, per quanto sommario, inusuale e non privo di interesse.

Per chi ci segue da tempo, le parti che ci riguardano compongono una sorta di bignamino, ma sono animate da alcuni guizzi – Dovey dice che scriviamo «come farebbe Dan Brown in acido» – e dalla scelta dei virgolettati giusti. Lo ha fatto notare Mariano Tomatis, al quale l’articolo a un certo punto allude.

L’articolo si intitola «Can You Write A Novel As A Group?», e → si trova qui. Buona lettura.