Recuperare un «fattaccio» di cronaca nera, un cold case davvero molto cold, blocco di ghiaccio nascosto sottoterra, che a toccarlo raggela le dita.
Ritessere una storia sfilacciata dal tempo, una saga perduta di bambini uccisi chissà come e colpevoli a buon mercato, ambientata all’estremo margine di un lembo di provincia italiana, nel decennio più maudit del secolo scorso: gli anni Settanta.
Raccontare una storia che giunge a noi trasfigurata in un film, un classico del thriller all’italiana, Non si sevizia un paperino di Lucio Fulci. Partire da lì e andare a ritroso. Prosegui la lettura ›
Luca Abbà, o della semilibertà. La criminalizzazione dei #notav e le nuove lotte ambientali
[In questo «Friday for Future», vogliamo ricordare che in Italia c’è una lotta ambientale, quella No Tav, che ha pagato – e sta pagando – la propria coerenza e radicalità con quasi duemila indagati, valanghe di arresti e misure restrittive (ad esempio i fogli di via) e centinaia di anni di carcere irrogati in decine e decine di processi.
Processi, va sempre fatto notare, istruiti e giunti a sentenza in pochi mesi, mentre i procedimenti aperti per le violenze delle forze dell’ordine si perdevano in un porto delle nebbie, come si vede nel documentario Archiviato narrato da Elio Germano.
L’ultimissimo, paradigmatico sviluppo in ordine di tempo: l’attivista Luca Abbà, raggiunto da una condanna per un episodio di poco conto risalente a dieci anni prima, è stato preso dai carabinieri e portato al carcere torinese delle Vallette. La richiesta di affidamento ai servizi sociali è stata respinta con motivazioni scritte che “scansionano” e giudicano il suo stile di vita, le sue idee politiche, le sue frequentazioni.
Xenia Chiaramonte si occupa di diritto e criminologia e studia da anni l’impatto tra movimenti sociali e macchina giudiziaria. Al caso No Tav ha appena dedicato un libro importante, Governare il conflitto (Meltemi, 2019). La sua tesi, corroborata da un’enorme mole di materiale documentario, è che con la repressione della lotta in Valsusa si sia imposto un nuovo modello di criminalizzazione tramite il diritto penale. Un modello che lei chiama «neopositivistico», perché risuona con teorie d’antan come quelle, famigerate ma mai davvero cadute in disuso, di Cesare Lombroso.
Con questo meccanismo potrebbero presto dover fare i conti i nuovi movimenti che agiscono dentro la crisi climatica. Anche per questo è importante capire come funziona. Abbiamo dunque chiesto a Xenia di commentare per Giap quel che sta accadendo a Luca. Buona lettura. WM] Prosegui la lettura ›
5 ottobre 2019: trekking partigiano sull’Appennino tra #Bologna e #Firenze
Resistenze in Cirenaica torna dopo la pausa estiva con un trekking organizzato in collaborazione con Grüne Linie.
Vi diamo appuntamento il 5 ottobre 2019 alle 9.30 nei pressi del Passo della Sambuca, per una giornata di trekking sulle orme della 36^ Brigata Bianconcini Garibaldi.
Insieme a Giancarlo Barzagli, autore con Wu Ming 2 di Grüne Linie, opera che attraverso la fotografia e la narrazione riscopre i luoghi della Resistenza tosco-imolese a ridosso della Linea Gotica, ci siamo ripromessi di riportare simbolicamente i partigiani su quelle montagne, allestendo una mostra fotografica nei ruderi che li ospitarono nell’estate del ’44. Prosegui la lettura ›
Ecco a chi giova il Jova Beach Party. Nuovo greenwashing e «Grandi Eventi» nell’era della crisi climatica
di Alpinismo Molotov*
INDICE
Introduzione. Il sacchetto dell’umido
1. La funzione Jovanotti
2. Il tour si è fatto perché «c’è il WWF»
3. Il nuovo greenwashing: da narrazione diversiva a condicio sine qua non dell’estrazione di valore
4. Il Grande Evento come Grande Opera “green”
5. Non c’è «scienza ambientale» che tenga senza il conflitto
Postilla. E non hai ancora visto niente
Calendario di Wu Ming, autunno 2019. Presentazioni, reading, conferenze, performances
20-21 settembre
BERLINO
Wu Ming 1 al Disruption Network Lab.
«Ghosts In The Woods and Uncanny Entities:
On How to Cover the Italian No Tav Movement»
h.16:40, Studio 1 · Kunstquartier Bethanien · Mariannenplatz 2.
Abstract dell’intervento qui.
21 settembre
VILLASANTA (MB)
Wu Ming 4 presenta Cantalamappa e il ritorno dei Cantalamappa
h.18:30, Villa Camperio, via Confalonieri 55
Nell’ambito del Festival delle geografie.
24 settembre
BOLOGNA
Come un incendio d’estate secca e ventosa
La mostra sul ventennale di Q in tour nei quartieri
Visita “virtuale” insieme ai curatori Michele Righini e Marcello Fini
h. 17:30, Biblioteca Lame Cesare Malservisi, via Marco Polo 21/13.
26 settembre
FIRENZE
Wu Ming 1 presenta La macchina del vento
con Alberto Prunetti.
h 18:00, Libreria Marabuk,via Maragliano 29/E.
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Il Varco. Un film di Federico Ferrone e Michele Manzolini, scritto insieme a Wu Ming 2.
Giovedì 7 settembre, centinaia di attiviste e attivisti da tutta Europa si sono aperti un varco nei controlli di sicurezza e hanno occupato il red carpet della Mostra del Cinema di Venezia, per chiedere giustizia climatica e sociale. Quattro giorni prima, un altro varco si era spalancato pochi metri più in là, davanti alle poltrone della Sala Giardino, dove quasi seicento persone avevano assistito alla prima del nuovo film di Federico Ferrone e Michele Manzolini, scritto iniseme a Wu Ming 2 e intitolato appunto Il Varco. Un lungometraggio di finzione, costruito con materiale d’archivio, per mettere in comunicazione passato e presente, storia e racconto, mito e realtà. Un oggetto narrativo non identificato che arricchisce la ricognizione di Wu Ming 2 ai confini tra cinema, immagini di repertorio e pellicole amatoriali. La terza tappa di un percorso iniziato con 51 – episodio del film collettivo Formato Ridotto – e proseguito con la sceneggiatura de L’Uomo con la Lanterna, di Francesca Lixi.
«Un progetto ambizioso solo a considerare la portata del lavoro di documentazione, di ricerca, di mixaggio e montaggio di centinaia di ore di materiale video. Il tutto per raccontare “solo” una storia nuova. La storia di un soldato italiano, nato da madre russa, spedito verso la patria materna perché ne parla la lingua.»
(Andrea Giovalé su La rivista del cinematografo) Prosegui la lettura ›
Speciale #Lamacchinadelvento | Live in #Catania, 31 agosto 2019 + altre musiche, recensioni, controversie
Durante l’estate La macchina del vento ha continuato il suo viaggio, mentre il flusso di reazioni, commenti, recensioni non accennava a rallentare. Il romanzo ha avuto quattro edizioni in quattro mesi, e in certi ambienti ha suscitato un dibattito acceso.
Soprattutto, ha provocato forti reazioni in ambiente europeista/federalista. Ce ne occuperemo coi nostri tempi in un prossimo speciale dedicato al libro, a flusso almeno un poco rallentato. Due cose, però, vale la pena anticiparle, prima di dedicare questo post all’incontro tra parole e musica. Prosegui la lettura ›