Mentre nel PD bolognese «volano gli stracci» proprio sul Passante (il giorno dopo la sconfitta al referendum*, guarda un po’ la coincidenza), noi andiamo avanti con il nostro reportage su questa Grande Opera Dannosa, Inutile e Imposta.
Come promesso, nella seconda puntata raccontiamo nei dettagli il cosiddetto «processo partecipativo», spiegando che ruolo ha giocato nella partita il gruppo di «facilitatori» di Avventura Urbana. In incognito, siamo andati agli incontri con la cittadinanza. Abbiamo visto, poi abbiamo approfondito. Su Internazionale. Buona lettura.
* A Bologna ha vinto il Sì, ma con il 52%, e grazie al voto dei quartieri-bene (Santo Stefano e Savena). Nei quartieri storici del consenso granitico al Partito – Navile e San Donato – il Sì ha vinto con il 50,5% e un distacco di soli 300 voti. A livello regionale, il Sì ha vinto con il 50,4%. Per gli standard dell’Emilia-Romagna è una sconfitta, già annunciata dal clamoroso «sciopero del voto» alle Regionali di due anni fa. Ma il sindaco Merola ha detto: «Il PD deve ripartire da Bologna, dove il Sì ha vinto!» Diritti contro un muro. Bene così.