Due notti fa la libreria Alegre di Roma, sede dell’omonima casa editrice e “luogo del cuore” della Wu Ming Foundation, ha subito un grave furto che ha l’aria di un’azione mirata. Un’intrusione pianificata, eseguita da ignoti che conoscevano la libreria, avevano le chiavi dello stabile e hanno spaccato la “cipolla” della serranda agendo dalla cantina.
I ladri hanno svuotato la cassa e rubato tutti i computer e un hard disk esterno. Un hard disk esterno non lo rubi per rivenderlo, perché non ci tiri su niente. Lo rubi per creare problemi a chi lo usava per lavoro e, già che ci sei, per vedere cosa c’è dentro. Gli stessi computer hanno scarso valore di scambio, ma avevano un enorme valore d’uso per le compagne e i compagni di Alegre, perché contenevano i software di catalogazione dei titoli e quelli per l’impaginazione dei libri e della rivista Jacobin. Per fortuna gli impaginati dei libri erano anche su un server on line. Prosegui la lettura ›