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#QAnon, la teoria del complotto che fa impazzire la destra USA. Una beffa ispirata al nostro romanzo Q?

QAnon

In short, one could say that Luther Blissett’s pranks were against stupidity whereas QAnon fosters and escalates stupidity.» (Florian Cramer)

Da mesi nella destra americana – Alt-Right, trumpisti, suprematisti bianchi ecc. – tiene banco una teoria cospirazionista – ramificatissima e sempre più delirante – incentrata sui dispacci spediti da un presunta talpa molto interna agli affari di stato.

Fino a pochi giorni fa il fenomeno, partito da 4chan e Reddit, era confinato in alcune frange, ma poi è arrivato fisicamente ai comizi di Trump con magliette, cartelli e slogan, e così hanno cominciato a scriverne il Washington Post e il New York Times, ne ha parlato la BBC ecc.

Da settimane noi Wu Ming riceviamo segnalazioni e link su questa vicenda da parte di persone che ci chiedono di commentarla. Perché?

Perché quei dispacci sono firmati «Q». E nella narrazione che veicolano spiccano elementi plausibilmente ispirati sia al nostro omonimo romanzo, sia alle attività del Luther Blissett Project negli anni Novanta.
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Nella tempesta di merda. Franco Berardi “Bifo” su «Kill All Normies» di Angela Nagle e la cultura dei meme di destra

Kill All Normies


[Bifo ci ha inviato questa recensione/riflessione su un libro che abbiamo letto alcuni mesi fa, ma del quale non eravamo ancora riusciti a scrivere. È una buona occasione per parlarne, e volentieri pubblichiamo il pezzo. Bifo mette in fila spunti da discutere e sviluppare, su temi che da anni affrontiamo anche noi, seppure lungo diverse linee di ragionamento e spesso con diverse conclusioni. Buona lettura. WM]

di Franco Berardi “Bifo” *

Kill All Normies, il libro di Angela Nagle che molti stanno leggendo, non è una pietra miliare del pensiero filosofico, ma un utile resoconto di una vasta massa di messaggi che circolano online, riferibili in vario modo alla galassia dell’alt-right americana. Un continente emerso negli ultimi anni senza che ce ne rendessimo conto: un continente di caos mentale, di immiserimento sociale e diffusa sofferenza psichica che ha eroso ogni spazio di azione politica e di governo razionale, mentre i legami di solidarietà si disgregavano.

La minima base di consenso etico e linguistico necessaria per il consenso – e per il dissenso – politico è stata distrutta per effetto dell’aggressione info-nervosa alla mente sociale, e per effetto dell’umiliazione sociale. Al posto dell’egemonia che nasce dal consenso razionale è montata un’onda di nazionalismo e di razzismo che nasce dalla frustrata rivendicazione dei diritti sociali.

Quel che emerge dal continente del risentimento è un mix di vero nazionalismo e falso socialismo: un film che abbiamo già visto un secolo fa, ma dobbiamo prepararci a viverlo in versione postmodern. Prosegui la lettura ›