di Antar Mohamed Marincola*, Carlo Costa**,
Lorenzo Teodonio*** e Wu Ming 2
Nella notte di giovedì 18 giugno, la Rete Restiamo Umani di Roma ha compiuto un’azione di guerriglia odonomastica in alcuni luoghi della città che celebrano gli orrori del colonialismo italiano in Africa. In particolare sono stati colpiti la via e il largo «dell’Amba Aradam», insieme alla futura stazione «Amba Aradam/Ipponio» sulla linea C della metropolitana.
Le targhe stradali sono state modificate per diventare «via George Floyd e Bilal Ben Messaud», mentre lungo le barriere che delimitano il cantiere della nuova fermata sotterranea sono comparsi grandi manifesti con scritto: «Nessuna stazione abbia il nome dell’oppressione». Prosegui la lettura ›