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Appennino

Seconda Scarpinata Letteraria, 21 giugno 2020: traversata di Monte Sole

Il percorso del 21 giugno. Clicca per vederlo su OpenStreetMap.

[ AGGIORNAMENTO DEL 18/06/2020: nuovo percorso e nuova logistica! ]

Per la 2ª Scarpinata Letteraria a cura di Wu Ming e BaLotta Continua abbiamo scelto una data evocativa e rituale: il solstizio d’estate, il giorno più lungo dell’anno, l’inizio della stagione del raccolto, il matrimonio del sole con la luna, del fuoco e dell’acqua.

Per scegliere il luogo di questo secondo appuntamento, siamo partiti dall’idea di lasciare a casa l’automobile. Complice anche la data del solstizio, il pensiero è andato subito a Monte Sole, che abbiamo ammirato dalle rupi del Contrafforte Pliocenico, durante la scarpinata del 30 maggio. L’acrocoro è piazzato in mezzo tra la Val di Reno e la Val di Setta, con le loro storiche linee ferroviarie, la Direttissima e la Porrettana, il che permette di attraversarlo in una giornata di cammino, dalla stazione di Vado/Monzuno a quella di Pian di Venola. Prosegui la lettura ›

Scarpinata letteraria sul Contrafforte pliocenico, Appennino bolognese, 30 maggio 2020

Clicca per ingrandire l’itinerario su OpenStreetMap.

Dopo aver festeggiato il 21 Aprile – la Liberazione di Bologna dal nazifascismo – e il Primo Maggio con letture itineranti attraverso luoghi significativi della nostra città, sabato 30 maggio finalmente torniamo sull’Appennino. Faremo una scarpinata letteraria su un sentiero che compare in (almeno) due nostri lavori: la Via degli Dei.

Abbiamo organizzato questa giornata insieme ai membri della BaLotta Continua, band che ormai da 13 anni propone vecchie e meno vecchie canzoni di lotta riadattate in chiave ska-punk. Con noi camminerà anche il Bhutan Clan, quartetto «che fa entrambi i generi: finto folk e gotico tropicale».

Per chi volesse seguirci – ovviamente nel rispetto delle norme che vietano assembramenti – ci ritroveremo alle ore 9:30 al parcheggio dei Prati di Mugnano (BO). Servono scarpe comode (preferibilmente “da trekking”), cibo per il pranzo al sacco e almeno un litro d’acqua nella borraccia, oltre alla mascherina nel caso dovesse servire. Prosegui la lettura ›

I diciotto di Cortecchio e la Lupa Verde. Storie di Resistenza e scarpinate sull’Appennino.

Partigiane e partigiani della 36ª Brigata Garibaldi al comando di Ca’ di Gostino (RA)

Lunedì 24 febbraio avevamo in programma un doppio incontro in quel di Vercelli: la mattina, all’Università del Piemonte Orientale, con le studentesse e gli studenti del corso di Letteratura Italiana, tenuto dalla professoressa Stefania Sini e quest’anno dedicato ai nostri romanzi; il pomeriggio, nella biblioteca comunale, in collaborazione con l’ANPI, per un appuntamento intitolato «Resistere raccontando, raccontare la Resistenza. La lotta partigiana nei libri del collettivo Wu Ming».

Entrambi sono saltati, letteralmente dall’oggi al domani, per l’irrompere dell’emergenza Coronavirus. Prosegui la lettura ›

5 ottobre 2019: trekking partigiano sull’Appennino tra #Bologna e #Firenze

Clicca per ingrandire.

Resistenze in Cirenaica torna dopo la pausa estiva con un trekking organizzato in collaborazione con Grüne Linie.

Vi diamo appuntamento il 5 ottobre 2019 alle 9.30 nei pressi del Passo della Sambuca, per una giornata di trekking sulle orme della 36^ Brigata Bianconcini Garibaldi.

Insieme a Giancarlo Barzagli, autore con Wu Ming 2 di Grüne Linie, opera che attraverso la  fotografia e la narrazione riscopre i luoghi della Resistenza tosco-imolese a ridosso della Linea Gotica, ci siamo ripromessi di riportare simbolicamente i partigiani su quelle montagne, allestendo una mostra fotografica nei ruderi che li ospitarono nell’estate del ’44. Prosegui la lettura ›

Sarnano ’44. Storia e leggenda di «quella partita di calcio tra partigiani e nazisti»

[Anche una storia vera, se raccontata omettendone il contesto, si trasforma in narrazione tossica. Ce lo dimostrano Matteo Petracci (storico, tra le altre cose membro del gruppo Nicoletta Bourbaki) e Simone Vecchioni (grande conoscitore e narratore dell’Appennino marchigiano, membro di Alpinismo Molotov). In questo articolo, i nostri guest blogger ci offrono un primo resoconto della loro ricerca pluriennale su un episodio “minore” dell’occupazione nazista delle Marche: una partita di calcio «tra soldati tedeschi e partigiani», che però… Non vi anticipiamo nulla. Buona lettura. WM]

di Matteo Petracci & Simone Vecchioni

Un pallone, due squadre, undici giocatori in divisa, undici civili. Una partita che è stata
raccontata – e fatta – a pezzi per 75 anni e della quale ancora non si conosce il risultato
finale. Una storia sconosciuta ai più, ricostruita allargando lo sguardo e smontando
parte delle cronache che da anni circolano sul suo conto.

Una cosa è certa: non è possibile raccontare questa partita senza inserirla nel contesto
in cui è stata disputata, e anche in questo caso la storia cambierà in base al punto dal
quale decideremo di raccontarla. Prosegui la lettura ›

Grüne Linie. Un progetto fotonarrativo di Giancarlo Barzagli e Wu Ming 2.

Mirco Zappi, che solo per l’anagrafe si chiamava Graziano.
Orlando Rampolli, nome di battaglia Teo.
Luigi Tinti, l’inesauribile comandante Bob.
Tre partigiani – degli oltre 1500 – che vissero l’epopea della 36ª Brigata Garibaldi, attiva sull’Appennino tosco-romagnolo, tra le province di Firenze, Ravenna e Bologna, quando per quei crinali passava la Grüne Linie, l’ultima fortificazione nazista a sud della Pianura Padana. Prosegui la lettura ›

Di chi sono i beni comuni? + Da oggi scaricabile «Il sentiero degli dei» #notav

Il 27 giugno scorso, mentre dalle parti di Chiomonte, in Val di Susa, l’odore dei lacrimogeni era ancora pungente, centinaia di chilometri più a sud, in un’aula di tribunale, la corte d’appello di Firenze mandava assolti i dirigenti del consorzio Cavet, condannati in primo grado per l’inquinamento e lo smaltimento illecito di rifiuti, durante lo scavo delle gallerie per l’Alta Velocità nella zona del Mugello. Di fronte a un tempismo così perfetto, bisogna ammettere che sarebbe stato quantomeno schizofrenico imporre un’opera con il manganello e nello stesso tempo condannarla con il codice penale. Prosegui la lettura ›