Testo di plv, foto di Michele Lapini
Solo poche settimane fa in questo blog si scriveva che la lotta per la casa è uno dei movimenti che sta letteralmente gettando nel panico le amministrazioni locali e il governo nazionale. Avevamo parlato della lunga giornata di resistenza dell’Ex-Telecom occupata, quando una comunità di quasi 200 persone era stata sgomberata dopo più di 12 ore di assedio, da parte di un contingente di forze di polizia impressionante. Tra il 7 e l’8 dicembre sono nate nuove occupazioni sul territorio italiano, a Bologna, Firenze e Roma. Occupazioni dai numeri altissimi e meticce: una boccata d’aria in un momento in cui la terza guerra mondiale viene mascherata da guerra di religione.
Se però la situazione a Roma e Firenze sembra stabile, lo stesso non si può dire per Bologna, in cui negli ultimi tempi si rovesciano le tensioni presenti nella politica nazionale. Si sperava che il sacrificio dell’Ex-Telecom rappresentasse la fine di una stagione di sgomberi. Macché. Il 7 dicembre in 180 (68 famiglie, 74 minori) occupano una palazzina delle Poste Italiane vuota da 10 anni, situata nella periferia della città. Protagonista dell’azione è ancora una volta il collettivo di Social Log che grazie al suo lavoro contro gli sfratti entra in contatto con molte persone toccate dall’emergenza abitativa. Neanche il tempo di esultare che la polizia, mandata dal questore Ignazio Coccia, arriva per effettuare un nuovo sgombero con conseguenti scene di tensione all’esterno. Prosegui la lettura ›