Archives for 

Bono Vox

Radio Giap Rebelde | Ascolti per la piovosa estate 2014

Momento clou, Mariano mesmerizza la folla

Momento clou dell’Esercizio I, 9 maggio 2014, VAG61 (Bologna)

[Proponiamo in un unico post di Giap le audio-novità degli ultimi due-tre mesi, finora sparse tra blog e audioteca/podcast. Per scaricare un file, clicca sulla freccia verticale a destra del mini-player. Ricordiamo che il feed di Radio Giap Rebelde è qui. Ci arrivi anche da iTunes. Buoni ascolti! *]

Intervista a Wu Ming 1: come funziona Giap? Chi è un giapster?
Vo Nguyen GiapIntervista a Wu Ming 1: come funziona Giap? Chi è un giapster?
Giuseppe «Nexus» Gatti intervista Wu Ming 1 su: comunicazione e velocità; saper rallentare il flusso per produrre senso e sabotare l’«andazzo» che costringe tutta la realtà in un metadiscorso; il funzionamento di Giap; come intendiamo i commenti al blog; come opera la comunità dei giapsters, e ancora: la transmedialità, la rete, il nostro uso di Twitter, la nostra poetica del non apparire in foto e video, le resistenze al capitalismo, la «mediazione al rialzo», non c’è «dentro»/«fuori» ecc.
Registrata la sera del 6 giugno 2014 alla Festa di Letteraria, Communia Occupato, San Lorenzo, Roma. Durata: 25’54” Prosegui la lettura ›

Pensi che Bono sia buono? Apriti la mente, leggi «The Frontman»

frontman_cover

Grazie alle Edizioni Alegre e agli sforzi di Wu Ming 1 e Alberto Prunetti, dal 26 febbraio sarà in libreria The Frontman. Bono (Nel nome del potere).

Il libro di Harry Browne è un’approfondita e spietata inchiesta sui progetti filantropici di Bono Vox, sulle sue connection nella politica e nella finanza mondiale, sull’impero affaristico degli U2.
Bono è un caso emblematico, è l’esempio perfetto. Descrivere la sua parabola serve a smontare e analizzare il mito dei nababbi buoni, di quei milionari che ci mostrano il proprio cuore palpitante per i derelitti e i bambini che muoiono di fame, e al contempo promuovono e difendono le politiche di sfruttamento e depredazione che producono derelitti e affamano quei bambini.
Più in generale, il bersaglio è l’ipocrisia fatta sistema che permette a certi riccastri di presentarsi come difensori della “gente”, dei vessati, degli impoveriti.

Uscito in Irlanda, Gran Bretagna e Stati Uniti nel 2013, The Frontman ha fatto incazzare un sacco di gente, a partire dallo stesso Paul Hewson in arte Bono. Prosegui la lettura ›

P. T. Barnum, pioniere di quasi tutto

[La notizia è fresca fresca: Marc Zuckerberg, proprietario e padre-padrone di Facebook, è stato convinto da Bill Gates a dare in beneficenza una grossa porzione delle sue ricchezze. E’ sempre più ripugnante lo spettacolo dei nababbi che fanno la carità sotto i riflettori. Lo è per tanti motivi. Alcuni li ha spiegati molto bene, in varie occasioni, Slavoj Žižek:
«La beneficenza è come cioccolata con dentro un lassativo (la cioccolata genera costipazione): il veleno diventa la propria cura. Ecco la funzione della beneficenza oggi: nascondere l’origine del problema… Grazie alla beneficenza il capitalismo  si può autoassolvere. La beneficenza è parte integrante del sistema.» Qui un’animazione dedicata alle posizioni di Žižek sul tema.
Guarda la casualità, sul numero di GQ appena giunto in edicola c’è un nostro ricordo di “nonno” Barnum nel cui finale tocchiamo, seppure velocemente, questo tema. Eccolo qui.]
.

.Il 25 giugno 2010 l’America ha celebrato il bicentenario della nascita di Phineas Taylor Barnum, «the greatest showman on earth», esponente-chiave della generazione-chiave degli USA del XIX secolo. La generazione di Abraham Lincoln, Walt Whitman, Edgar Allan Poe, Henry David Thoreau. Prosegui la lettura ›