di Wolf Bukowski *
Sulla pizzeria Alce Nero Berberè di via Petroni a Bologna si concentra, inevitabilmente, una notevole attenzione. Il locale si trova infatti al centro della zona universitaria su cui gravano progetti di gentrificazione, e, come abbiamo visto nella prima parte, altrettanto al centro di una luminosa costellazione di zie, coinquilini e cooperatori-che-contano.
A marzo 2017 Lucio Cavazzoni di Alce Nero minaccia di lasciare via Petroni perché non è ben frequentata:«la sera perfino io ho paura a girare in questa zona» e «la vocazione della strada non possono essere i cicchetti a un euro e mezzo», dice, invocando più «riqualificazione». Scopriamo così che si può usare il ‘77 studentesco come brand e allo stesso tempo lamentarsi delle bevute low cost degli studenti squattrinati: miracoli del marketing.
Il sindaco Virginio Merola risponde ad Alce Nero col piglio del colonnello: nella guerra contro il degrado «la diserzione non è ammessa». Poi, concesso il riposo, continua con tono cameratesco: Prosegui la lettura ›