Dopo due anni di scritture, prove, esibizioni e aggiustamenti,
dopo la presentazione della storia in forma di kamishibai alla 3ª edizione del festival Ratatà di Macerata nell’aprile 2016,
dopo il primo “studio” presentato a Maiolati Spontini a fine dicembre 2017,
dopo la pubblicazione del libro omonimo, con le illustrazioni di Marie Cécile,
dopo l’anteprima del 25 aprile scorso al Teatro «Laura Betti» di Casalecchio di Reno,
dopo il tutto esaurito di quest’estate a Pesaro, Pisogne, Firenze,
finalmente siamo giunti al debutto. E non è che l’inizio…
Il 12, 13, 14 e 15 dicembre, L’Uomo Calamita arriva al Teatro Vascello di Roma nella sua versione definitiva. Prosegui la lettura ›
Una Liberazione degna di Houdini. L’Uomo Calamita in anteprima al teatro «Laura Betti»
Dopo una fase di “studio” che dura dall’autunno del 2017, siamo finalmente pronti per presentare in anteprima L’Uomo Calamita, uno spettacolo di circo, musica e letteratura, scritto e interpretato da Giacomo Costantini, Fabrizio “Cloyne” Baioni e Wu Ming 2.
La vicenda si svolge a Corniolo, un paese che forse non esiste, al confine tra la pianura e le montagne, proprio come Casalecchio di Reno (BO), dove i vostri saltimbanchi saliranno sul palco del Teatro “Laura Betti” (un tempo Casa del Fascio…), mercoledì 24 Aprile, alle ore 21. Prosegui la lettura ›
L’Uomo Calamita. Letteratura sotto il tendone, acrobazie sulla parola.
Un anno fa, nei giorni dopo Natale, al teatro “G. Spontini” di Maiolati Spontini (AN), andava in scena – senza tante fanfare – un primo assaggio di Uomo Calamita 1945, spettacolo di letteratura, musica e circo, ideato da Giacomo Costantini e Wu Ming 2.
Non si trattava però di un vero e proprio debutto e nemmeno di una “anteprima”, se vogliamo attenerci al gergo dei palcoscenici. Il nome giusto sarebbe “work in progress”, oppure “studio”, cioè trenta minuti con un capo e una coda, ma ancora incompleti, sotto forma di appunti, tentativi, messe in scena e numeri che potrebbero cambiare o sparire nella versione definitiva.
Non era la prima volta che Wu Ming Foundation e Circo El Grito incrociavano i loro sentieri nel tentativo di distillare un oggetto narrativo non identificato che contaminasse il linguaggio della pista e quello della carta, i funambolismi del corpo e quelli della lingua, le note di uno spartito con le frasi di un racconto con i gesti di un giocoliere. Prosegui la lettura ›