[Con questa terza e ultima tranche, si conclude la pubblicazione su Giap del saggio La salvezza di Euridice. La prima puntata è qui, la seconda qui.
La salvezza di Euridice, scritto da WM2, è il saggio che conclude il nostro libro New Italian Epic. Narrazioni, sguardi obliqui, ritorni al futuro (Einaudi, gennaio 2009). Al suo apparire, diversi recensori e commentatori del libro lo hanno ignorato. Quasi tutti i recensori lo hanno ignorato. Zero riferimenti, come se nel libro non ci fosse. Perché? Noi abbiamo un sospetto: che quei recensori il libro non lo abbiano proprio letto, e forse non lo abbiano nemmeno sfogliato. Troppo facile pensare che fosse soltanto una versione cartacea del “memorandum” sul NIE scaricabile on line, e quindi non accorgersi che:
1. Il memorandum,nel tragitto dalla rete al libro, era diventato tutt’altra cosa: la “versione 3.0”, composta da due testi distinti (New Italian Epic e Sentimiento nuevo);
2. c’era un lungo saggio finale – che da solo costituiva un terzo del libro – su cosa sono le narrazioni, quale può essere oggi l’etica di un narratore, quali convinzioni stanno alla base del lavoro in rete di molti scrittori etc.
Nel marzo 2009 leggemmo su un quotidiano una recensione di New Italian Epic in cui si rimproverava al libro l’assenza di riflessioni sulla “mitopoiesi”. Strana critica, visto che il saggio più lungo non parlava d’altro. Perplessi, chiedemmo al recensore, via e-mail, come mai avesse ignorato La salvezza di Euridice. Rispose parlando d’altro. Ripetemmo la domanda: come mai aveva ignorato La salvezza di Euridice? Rispose così: in quel saggio “non [c’era] approfondimento teorico” ma solo un “ragionare spezzettato” che a lui non interessava. Ci parve una di quelle risposte che si improvvisano quando ci si trova alle strette, e lasciammo perdere. In fondo, non era la prima recensione di un libro non letto, né sarebbe stata l’ultima. Si tratta, anzi, di un sottogenere letterario che alcuni critici praticano in modo sistematico.
Ad ogni modo, ora il testo è a disposizione di chiunque, anche senza acquistare il libro. Buona lettura.] Prosegui la lettura ›
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