[Dopo il contributo di Giaime Alonge pubblicato il 9 ottobre scorso, prosegue e si conclude il racconto di quando, una manciata di anni fa, due sceneggiatori adattarono Q per un film poi rimasto nel cassetto.]
di Alessandro Scippa *
È stata un’opportunità straordinaria quella di poter lavorare all’adattamento di un romanzo di culto come Q. Io e Giaime sapevamo sin dall’inizio che non sarebbe stata un’impresa da prendere sottogamba: per le attese che da subito abbiamo sentito sulle spalle, per la difficoltà di adattare un romanzo fiume e ridurlo in un film di un paio d’ore, come ha già ben raccontato da Giaime, lavorando per di più senza un regista accanto, come invece eravamo abituati.
Quello che non sapevamo era che il film non si sarebbe fatto e il nostro sarebbe stato l’ennesimo tentativo non andato in porto, sulla scia di quanto raccontato dai Wu Ming in Benvenuti a ‘sti frocioni 3 [Scarica il racconto in pdf]. Prosegui la lettura ›