Il Varco è un film di finzione costruito con immagini d’archivio. In un certo senso, è il contrario di quel che si fa di solito nell’ibridazione cinematografica tra fiction e realtà, dove a farla da padrone sono le storie vere raccontate con attori, riprese in esterni, set ricostruiti in studio ed effetti speciali.
Qui invece c’è una storia inventata – quella di un soldato fascista che va a combattere in Russia con lo CSIR, nell’estate del ’41 – raccontata attraverso un montaggio di pellicole amatoriali e cinegiornali.
Wu Ming 2 ha contribuito alla sceneggiatura e alla scrittura della voce off, anch’essa frutto, in buona parte, di un remix da diari di protagonisti di quella spedizione. Proprio per questa sua natura, tutta basata sull’assemblaggio di filmati e parole, siamo lieti che il film abbia vinto il premio per il montaggio della European Film Academy – i cosiddetti “Oscar europei”, il riconoscimento continentale più prestigioso. Tra l’altro, come ha detto Marion Döring alla cerimonia di premiazione on line, è la prima volta che il premio va a un “documentario” – anche se Il Varco non è affatto un documentario. Prosegui la lettura ›