di Tuco
Due anni fa abbiamo raccontato della lugubre parata che Casa Pound inscenò a Gorizia in occasione del centesimo anniversario dell’entrata in guerra dell’Italia.
Abbiamo raccontato della contromanifestazione antifascista e antimilitarista transnazionale organizzata dai movimenti del territorio, e dell’indifferenza con cui il mondo politico di centrosinistra liquidò il tutto come contrapposizione tra vecchi estremismi.
Al termine di quella giornata, la frase che ci ronzava in testa era: «È successo qualcosa».
Quel qualcosa era lo sdoganamento definitivo del discorso neofascista proprio in queste terre di confine – già devastate durante la grande guerra -, in cui la resistenza al nazifascismo assunse un carattere marcatamente di classe e internazionalista, e pagò un altissimo prezzo di sangue per la liberazione. La provincia di Gorizia fu quella col maggior numero di deportati nei campi di concentramento nazisti.
La sottovalutazione del ritorno di fiamma neofascista nei mesi scorsi ha prodotto la disfatta elettorale del centrosinistra a Monfalcone, città simbolo di quella resistenza. Prosegui la lettura ›