Abbiamo la data: Gli uomini pesce uscirà il 15 ottobre. E da oggi si può preordinare nelle librerie online.
Della vittoria al parco don Bosco + Anticipazioni sulla rentrée di settembre: Gli uomini pesce, Wu Ming a Berlino, FantastikA e altro
INDICE
1. Necessaria e lieta premessa
2. Rottura delle righe e rentrée
3. Gli uomini pesce
4. Wu Ming a Berlino con Ufo 78
5. La vera storia della banda Hood
6. FantastikA 2024
Necessaria e lieta premessa
Stavamo impostando quest’articolo quando abbiamo ricevuto la buona novella: la giunta comunale di Bologna ha fatto dietrofront, non abbatterà più decine di alberi del parco don Bosco per portare avanti un progetto di edilizia scolastica da più parti ritenuto insensato.
Le tante persone che da mesi presidiano il parco hanno vinto. È la dimostrazione che i cantieri si possono fermare, che il suolo si può difendere, che il motto operaio «resistere un minuto più del padrone» è ancora valido e ben si adatta alle vertenze di oggi. La partecipazione reale dal basso può sconfiggere quella simulata e pilotata dall’alto. Il futuro non è scritto e la lotta paga. Prosegui la lettura ›
La Banda Hood: quattro recensioni e un’intervista
La vera storia della Banda Hood è in ristampa. Alle seimila copie tirate in prima battuta se ne aggiungono duemilacinquecento per coprire le attuali richieste. Quindi se doveste fare fatica a trovarlo si tratta solo di aspettare qualche giorno (auspicabilmente). Buon segno, comunque, significa che la risposta di lettori e lettrici c’è stata anche stavolta. La rassegna stampa non è molto nutrita, ma quanto uscito finora è lusinghiero.
La recensione cartacea più bella – nonché l’unica – è quella di Edoardo Rialti, apparsa sull’inserto “TuttoLibri” de La Stampa, il 25 maggio scorso. Rialti coglie gli elementi portanti della storia e tante tematiche sottese, oltre ai riferimenti o riusi della tradizione letteraria (Tolkien incluso). Il pezzo – leggibile integralmente qui – si intitola Robin Hood non esiste e la leggenda si fa cronaca. Prosegui la lettura ›
I componenti della Banda Hood… e la prima presentazione a Bologna
Forse con la sola eccezione della novella illustrata di Wu Ming 2 e Giuseppe Palumbo La battaglia della merda (2020), ricostruzione romanzata e romanzesca di un fatto di storia locale bolognese, dall’officina Wu Ming non era mai uscita una storia ambientata prima dell’evo moderno. Il nostro romanzo d’esordio Q raccontava proprio dell’inizio della modernità, con la Riforma protestante che ispirava il primo tentativo di rivoluzione in Germania. Da lì ci si è spinti sempre in avanti, spaziando tra gli ultimi cinque secoli, e quasi mai all’indietro.
La vera storia della Banda Hood si ambienta in Inghilterra, per la precisione tra Yorkshire e Nottinghamshire, sul finire del XII secolo e racconta la nascita della più celebre leggenda del Medioevo, giunta fino a noi. Probabilmente non è un caso che questa fuga all’indietro sia stata intrapresa da Wu Ming 4, reduce dallo studio dell’opera di J.R.R. Tolkien e dalla ricerca delle sue fonti d’ispirazione. Prosegui la lettura ›
La banda Hood, le cariche e le ruspe
Oggi La vera storia della Banda Hood esce nelle librerie… e noi ci ritroviamo a subire le cariche con cui polizia e carabinieri tentano di sgomberare il presidio del comitato Besta in difesa di 42 alberi al parco Don Bosco di Bologna. Dal primo mattino, sul nostro canale Telegram, abbiamo reso conto degli eventi man mano che si svolgevano di fronte a noi. Prosegui la lettura ›
La vera storia della banda Hood: ecco il booktrailer
Quella di Robin Hood è senz’altro una delle leggende più longeve di ogni tempo. È intramontabile, perché la sua figura richiama subito la riparazione dei torti sociali, la vendetta di classe, la ridistribuzione della ricchezza, la reazione dei poveracci al dominio dei potenti, la creazione di una microsocietà autarchica, basata su regole proprie.
Robin Hood non è un eroe aristocratico come quelli dei poemi classici (Achille, Odisseo, Enea, ecc.), e non è nemmeno un cavaliere come i paladini di Francia della Chanson de Geste o i cavalieri della Tavola Rotonda nel ciclo arturiano. Tant’è che la tradizione moderna, dal Rinascimento in poi, ha voluto recuperare e ripulire la sua figura, facendone un nobile decaduto, il celeberrimo Robin di Locksley conte di Huntington, ripresa poi da romanzieri come Scott e Dumas e in tanti film. Ma nelle ballate medievali non c’è niente di tutto questo: Robin Hood è un uomo del popolo, uno yeoman, la cui arma prediletta è l’arco, un’arma leggera, da fantaccino. Ed è un bandito assai poco gentiluomo, che non si fa scrupolo di taglieggiare o uccidere i rappresentanti del potere costituito, anche con una certa spietatezza. Prosegui la lettura ›
«La vera storia della Banda Hood», in libreria ad Aprile 2024
Nell’anno 1187, il generale curdo Ṣalāḥ al-Dīn sconfisse l’esercito cristiano alla battaglia di Hattin. Successivamente mise sotto assedio Gerusalemme e la riconquistò al mondo islamico, impossessandosi anche del transetto della Vera Croce. Su spinta del papa Gregorio VIII venne bandita una crociata – la terza – per riconquistare la città santa e la santa reliquia, alla quale aderirono i principali stati cristiani.
Per finanziare la partecipazione inglese al pellegrinaggio armato, il nuovo re d’Inghilterra Riccardo I emise una tassa straordinaria sui beni immobili dei suoi sudditi, mise in vendita le cariche politiche ai nobili che erano interessati, e quelli già in carica furono costretti a pagare ingenti somme per mantenere il loro posto. Raccolta la cifra necessaria, nel marzo del 1190 attraversò la Manica e partì per la Terra Santa.
Durante la sua assenza, il fratello minore Giovanni Senzaterra congiurò con alcuni grandi nobili inglesi e con il re di Francia per destituire Riccardo e sostituirlo sul trono.
Questo il background di La vera storia della Banda Hood (Bompiani 2024, €16, in libreria il 3 aprile 2024), romanzo solista di Wu Ming 4 che ha un antefatto ambientato nel 1190 e si svolge nel biennio 1192-93, per concludersi con un epilogo nel 1194. Prosegui la lettura ›