Un anno fa, nei giorni dopo Natale, al teatro “G. Spontini” di Maiolati Spontini (AN), andava in scena – senza tante fanfare – un primo assaggio di Uomo Calamita 1945, spettacolo di letteratura, musica e circo, ideato da Giacomo Costantini e Wu Ming 2.
Non si trattava però di un vero e proprio debutto e nemmeno di una “anteprima”, se vogliamo attenerci al gergo dei palcoscenici. Il nome giusto sarebbe “work in progress”, oppure “studio”, cioè trenta minuti con un capo e una coda, ma ancora incompleti, sotto forma di appunti, tentativi, messe in scena e numeri che potrebbero cambiare o sparire nella versione definitiva.
Non era la prima volta che Wu Ming Foundation e Circo El Grito incrociavano i loro sentieri nel tentativo di distillare un oggetto narrativo non identificato che contaminasse il linguaggio della pista e quello della carta, i funambolismi del corpo e quelli della lingua, le note di uno spartito con le frasi di un racconto con i gesti di un giocoliere. Prosegui la lettura ›