Archives for 

Marc Bloch

(Nessuna) Pietà per la nazione che crede alle bufale su #Pasolini

Pietà per la nazione

Una poesia di Lawrence Ferlinghetti, per giunta scritta trentadue anni dopo la morte di Pasolini, prima viene attribuita a quest’ultimo, poi viene usata come pezza d’appoggio per sostenere che era… cosa? Nazionalista? «Sovranista»? Non l’hanno nemmeno letta: plausibilmente, qualcuno ha visto la parola «nazione» e si è eccitato all’istante.

di Wu Ming 1
(con la collaborazione di Yàdad de Guerre e Nicoletta Bourbaki)

INDICE
1. Pietà per la nazione?
2. Ancora il tormentone del «Caro Alberto»
3. Chi ha fabbricato il meme del «Caro Alberto»
4. Due parole in più su questo “network”
5. Scritti corsari fa ormai più danni delle cavallette
6. Ma sempre Pasolini? Come mai?

Lo psichiatra di destra e personaggio televisivo Alessandro Meluzzi è solo uno dei tanti diffusori del meme che vedete qui sopra.

È composto da una delle più celebri foto di Pier Paolo Pasolini e da una traduzione italiana di Pity The Nation, componimento di Lawrence Ferlinghetti, 99 anni, poeta e scrittore, libraio ed editore, esponente di spicco e mentore della Beat Generation, pilastro della letteratura e della controcultura americana del XX secolo. Un libertario che si è sempre espresso contro ogni nazionalismo, bigottismo, razzismo e ha scritto: «I am waiting for the final withering away of all governments» [Attendo la scomparsa definitiva di ogni governo].

Nel meme, la poesia è però firmata «P. P. P.». Meluzzi, poi, l’introduce con una balzana domanda retorica: «Anche Pasolini era fascista?»

Il senso sembra essere: voi che chiamate “fascista” chi ama la propria nazione, beccatevi questa poesia di Pasolini contro chi non la ama!

Vale a dire: se hanno letto la poesia (cosa di cui dubito), l’hanno capita esattamente al contrario.

Diamole un’occhiata. Prosegui la lettura ›

#Wikipedia e la storia: che fare? Tavola rotonda sulla rivista Diacronie, a partire dalle inchieste apparse su Giap

di Tommaso Baldo *

Nell’ottobre 2015 ho pubblicato su Giap, in collaborazione con il gruppo di lavoro Nicoletta Bourbaki, un post intitolato I «45 cavalieri» di Wikipedia. Da chi e cosa è libera l’enciclopedia libera?, nel quale analizzavo la voce Storia del Trentino di it.Wiki. Il testo rientrava tra le inchieste di Nicoletta Bourbaki volte ad analizzare criticamente i meccanismi, i rapporti di potere e le narrazioni presenti all’interno de «l’Enciclopedia libera».

Alcuni mesi dopo Jacopo Bassi e Matteo Tomasoni della redazione della rivista storica Diacronie – che doverosamente ringrazio – mi hanno proposto di partecipare ad una tavola rotonda dedicata all’analisi di Wikipedia dandogli l’avvio con un mio testo intitolato Riflessioni sulla narrazione storica nelle voci di Wikipedia, nel quale, in collaborazione con tutto il collettivo Nicoletta Bourbaki, ho cercato di condensare e in una certa misura sistematizzare quanto emerso dalle ormai numerose inchieste che abbiamo svolto.

La tavola rotonda si è articolata attorno ad alcuni interrogativi elencati nell’abstract:

«Quale rapporto si sta costruendo fra le scienze storiche e Wikipedia? Come bisogna porsi di fronte alle voci di Wikipedia che trattano di storia? Quale potrà essere il ruolo della futura “enciclopedia libera” per lo studio e l’insegnamento della storia?» Prosegui la lettura ›

La storia fatta coi piedi (mozzati), ovvero: 7 errori di metodo nella ricerca delle «nuove #foibe»

Marc Bloch

Marc Bloch (1886 – 1944)

[Un piccolo vademecum per affrontare polemiche e campagne mediatiche a tema storico. Questo “eptalogo” è stato letto e distribuito oggi a Udine, durante la conferenza stampa di Resistenza Storica sulla presunta «foiba o fossa comune di Rosazzo» (l’ormai famigerata «foiba volante del Friuli orientale»). Sette punti che riteniamo utili anche al di là del caso specifico. Buona lettura.]

di Wu Ming

Tutti quelli che negli ultimi due mesi, nel territorio tra Udine e Gorizia, si sono riempiti la bocca con l’espressione «verità storica» o – peggio ancora – con «verità» senza aggettivi, dovrebbero leggere un libro, un saggio breve e di agile lettura considerato una pietra miliare della riflessione sulla ricerca storica. Si intitola Apologia della storia o Mestiere di storico, lo scrisse uno dei più grandi studiosi del Novecento, Marc Bloch.

Bloch era membro della Resistenza francese. Fu arrestato dalla Gestapo nella primavera del 1944, torturato e infine fucilato insieme ad altri 26 partigiani.  Apologia della storia uscì postumo, nel 1949. In quel libro, Bloch parla del metodo critico, di come maneggiare i documenti storici e di come nascano i falsi e gli errori.

Tra i primi insegnamenti che si possono trarre leggendo Bloch, ci sono questi:
Prosegui la lettura ›

I «45 cavalieri» di Wikipedia. Da chi e cosa è libera l’enciclopedia libera?

cavallo-di-Bastoni

È possibile usare Wikipedia a scuola, in modo critico e utile? Quali sono le trappole da evitare? Può aiutarci a capirlo la voce «Storia del Trentino».

di Tommaso Baldo (*)
con la collaborazione del gruppo Nicoletta Bourbaki (*)

0. Premessa
1. La voce Storia del Trentino su it.wiki sino al 26.9.2015
2. Le modifiche del 26.9.2015 alla voce Storia del Trentino
2b. La citazione di Monzali sulla “snazionalizzazione” degli italiani d’Austria
2c. Prendere per buono un testo irredentista del 1914
2d. La «questione nazionale trentina»
2e. Sempre colpa dell’Austria
3. Alcune “trappole” ricorrenti su Wikipedia
3b. La fonte c’è ma…
3c. Attenzione a certe “dimenticanze”
3d. Una narrazione conservatrice
4. L’«Enciclopedia libera» va presa sul serio
Prosegui la lettura ›